Quando Elisabetta ha inviato a Kodami le foto di Greta, seguite da un breve racconto sulla sua amata compagna di vita, abbiamo subito pensato che sarebbe stato bello condividere con i nostri lettori la sua storia a lieto fine, anche se iniziata nel peggiore dei modi.
Greta è una femmina di Cane Corso e ha 7 anni. E' stata abbandonata quando ne aveva tre da una persona che la picchiava e seviziava. È stata trovata da un'amica di Elisabetta a Lentini, in provincia di Siracusa, in una fredda notte di gennaio di quattro anni fa. Greta era in condizioni pietose, coperta di cicatrici. «Ci accorgemmo da subito che le mancava un pezzetto di lingua, un pezzetto di orecchio e il veterinario ci fece poi notare che al posto dei canini superiori aveva due buchi, forse perché le era stata messa in bocca qualche tenaglia per fargliela aprire mentre magari stringeva qualcosa».
Ma non era tutto: al momento del ritrovamento Greta era anche incinta. Purtroppo i cuccioli non sono sopravvissuti: sono morti poco dopo il cesareo a cui la cagna è stata sottoposta a causa di un prolasso della vagina. Non stupisce che Greta abbia manifestato sin da subito una profonda depressione, come spiega Elisabetta: «Non giocava, aveva il terrore di tutto ciò che la circondava. Non è facile d'altronde per un cane che ha subìto violenza, ricominciare a fidarsi di altri umani».
C'è voluto molto tempo, un anno per l'esattezza, e passo dopo passo, con grande pazienza di Elisabetta e del suo compagno, Greta ha iniziato ad acquisire nuovamente fiducia. «Noi siamo rinati con lei − spiega la donna − Ogni giorno che passa la amiamo sempre di più. Non è stata lei fortunata a stare con noi, ma noi a incontrare lei. Non finiremo mai di ringraziarla per quello che è capace di insegnarci tutti i giorni. È con noi da quattro anni. È il nostro amore incondizionato. Grazie Greta».
Fonte | Elisabetta Iaca