Il madrileno Marcelo Rodriguez in sella alla sua bicicletta gira da tre anni il mondo in compagnia del gatto Osiris, fino alla tappa di Napoli: qui a mettere a rischio il prosieguo di un'avventura che neanche la Covid era riuscita a fermare ci ha pensato la burocrazia.
Marcelo non ha un codice fiscale italiano e pertanto non riesce fare la seconda dose di vaccino anti Covid, gli continuano a ripetere. Kodami, venuta a conoscenza della sua storia, ha deciso di aiutare Marcelo e Osiris a riprendere la loro pedalata verso nuove mete. Oggi, dopo una settimana di tentativi andati a vuoto in diversi centri vaccinali del capoluogo campano, Marcelo ha ricevuto la seconda dose di vaccino anti Covid presso uno degli hub dell'Asl Napoli 1. E Kodami era lì con lui.
«Ringrazio Kodami che mi ha aiutato e ha reso possibile vaccinarmi – dice Marcelo subito dopo l'iniezione – Grazie a voi ho potuto fare la seconda dose, prima delle indicazioni che mi avete fornito mi sembrava un'impresa impossibile». A Marcelo, infatti, non erano state date le informazioni giuste e noi abbiamo fatto solo in modo che si realizzasse qualcosa di assolutamente normale da fare. Questa mattina Marcelo è stato vaccinato regolarmente come residente straniero appartenente alla Comunità europea, esattamente come era già avvenuto per lui, sempre in Italia, per la prima dose.
Una volta arrivato a Napoli le cose però non erano andate come previsto. Il Centro vaccinale di Capodimonte, l'Ospedale dell'Annunziata, il Consolato, persino i Carabinieri: Marcelo si è rivolto a chiunque, eppure nessuno sapeva come aiutarlo. Il viaggiatore spagnolo è stato vittima di informazioni contrastanti e scarichi di responsabilità, specchio della infodemia che ha caratterizzato la gestione della Covid-19 un po' in tutto il mondo.
Marcelo e Osiris sono partiti dalla Spagna e in soli tre anni hanno attraversato Francia, Austria, Slovenia e Italia. Fino allo stop imposto dalla seconda dose: «Non ho avuto nessun problema a fare la prima, mi è bastato il passaporto. A Napoli per una settimana ho girato a vuoto senza trovare il posto per farlo – commenta con Kodami – Mi sono sentito privato del mio diritto di circolare liberamente in Europa».
Intanto, a Marcelo era anche scaduto il green pass e il duo spagnolo si è ritrovato senza un tetto sotto cui dormire, in una città sconosciuta. Privo del certificato verde, non potevano fermarsi in albergo, né consumare un pasto caldo al bancone di un bar. Ma per i due viaggiatori la posta in gioco era molto più alta: Osiris è il primo gatto ad affrontare un simile viaggio a seguito del suo umano, e questa avventura non poteva arrestarsi per un inghippo burocratico.
«Con Osiris sto facendo un percorso molto particolare e adesso ho ancora più voglia di condividerlo con Kodami», rivela mentre si avvia all'uscita del hub vaccinale con ancora il cerotto sul braccio.
Osiris, avendo completato nel 2018 il Cammino di Santiago al seguito di Marcelo, è ufficialmente il primo gatto ad aver compiuto una simile impresa, e per questo ha ricevuto la "Compostela felina", un riconoscimento unico nel suo genere.
«Ora con il green pass potrò continuare il mio giro per il mondo. Le mie prossime tappe? Chissà, Calabria, Puglia, Sicilia». Non ci sono certezze, tranne che ora la vita da "gatti nomadi" di Marcelo e Osiris può riprendere e che Kodami sarà con loro in questo viaggio libero.