Durante la frasi di rito, tra il «vuoi tu prenderla come legittima sposa» e il canonico «sì», nell'ufficio del municipio di Gravellona Lomellina dove si celebrano i matrimoni può capitare di sentire un miagolio. Accade perché durante i matrimoni è presente Marina, da 11 anni nominata «gatta sindaco» del piccolo paese in provincia di Pavia, tornato proprio in questi giorni all'attenzione dei media per l’iniziativa dell’ex sindaco, Francesco Ratti, ora consigliere comunale, di collocare una sagoma in ferro di un gatto nero alla base di un finto autovelox all'ingresso del paese.
Una trovata che voleva essere divertente e che doveva essere la prima di una serie di nuove installazioni per preparare il borgo alla prossima edizione della Festa dell'Arte, organizzata ormai dal 1996, e che quest'anno è proprio dedicata al gatto.
Qualche cittadino però non ci ha trovato nulla da ridere ritenendo che la sagoma possa indurre gli automobilisti a inchiodare di colpo o a effettuare altre manovre pericolose nel timore di investire il gatto. Qualcuno ne ha chiesto la rimozione, cosa che molto probabilmente non avverrà perché Gravellona Lomellina ha una particolarità: è decisamente molto gattofila.
Non per niente, la gatta nominata "sindaco", Marina, randagia adottata da Massimo Rossi da più di trent’anni dipendente comunale, non è la prima micia alla quale è stata data la fascia tricolore: «Non è il primo gatto che entra in Comune, ma è sicuramente la più longeva – racconta Rossi a Kodami – È entrata in Municipio nel luglio del 2013 e arriva dal gattile di Vigevano. Era stata abbandonata mentre era incinta e dopo aver partorito aveva portato i suoi cuccioli uno per uno vicini a una cascina. Qui i proprietari hanno tenuto i piccoli, ma Martina è stata portata al gattile. Quando mi hanno raccontato la sua storia, da super amante dei gatti, ho deciso di adottarla».
Ed è proprio da quel momento che Marina diventa “inquilina” del palazzo municipale e di casa Rossi: «Ogni giorno entra nel trasportino senza problemi e se ne sta tranquilla lì dentro fino a che arriviamo in Municipio. Una volta entrati, poi, Marina esce fuori, girovaga un po' per gli uffici e poi si accoccola dove più le piace».
Marina, non è la prima gatta a “occupare” il Comune: prima di lei, ci sono stati Ciccetti e Pippi: «Il 2 aprile del 2005 una gattina tigrata con gli occhi verdi è entrata a far parte della mia vita e della vita del Municipio di Gravellona Lomellina. L'avevamo chiamata Ciccetti. Non è stata fortunata, però, perché nel 2009 è volata sul Ponte dell’Arcobaleno. È stato un giorno molto triste per tutti, ma per me era qualcosa di più. Vedendomi così i colleghi mi hanno spedito al Gattile di Vigevano, per adottare una nuova amica».
Ed ecco che il 28 ottobre 2009, negli uffici comunali per la prima volta entra la Pippi: «Tigrata e bianca, è stata lei stata la prima a essere nominata “gatta sindaco” della città. Iniziavano a esserci i social e le persone erano molto incuriosite. Purtroppo, però, anche Pippi è morta troppo presto. Neanche a dirlo, poco dopo avevo adottato Marina che a differenza delle altre due, che di trasportino non ne volevano sentir parlare, vive non solo in Municipio ma anche a casa mia».
E con Marina la popolarità delle "gatte sindaco” di Gravellona Lomellina cresce ancora tanto che Rossi ci scrive anche un libro: «Leggendo il titolo, Le gatte sindaco, si potrebbe pensare a una trovata per farsi pubblicità, ma la storia di queste gattine racconta soprattutto di uno scambio di un amore incondizionato e di un grande rispetto per i sentimenti di umani e animali. Sono sincero, a volte sono così abituato a vedere Marina lì sulla scrivania e ad accarezzarla mentre lavoro, che perdo di vista quanto io sia fortunato. Avere con sé il proprio animale sempre è un privilegio incredibile. Marina ha reso la mia vita molto serena, così come Ciccetti e Pippi prima di lei. Del resto, c'è poco da dire, vivere con un animale vicino non può che farci bene».