«Il cane sta bene ed è a casa sua, non ho intenzione di denunciare nè tanto meno di farlo abbattere, prima dell'incidente il cane era tranquillo ed assicurato». Nonostante ci abbia rimesso un orecchio – poi riattaccato all'ospedale – la prima preoccupazione per il Carabiniere Simone Di Vico, intervenuto per salvare un Golden Retriever dal traffico di Alassio, sono le condizioni del cane: «Era in mezzo alla strada, sull'Aurelia all'altezza di Borgo Coscia, lo abbiamo rincorso per qualche chilometro finchè, ormai stanco, si è infilato in una stradina – racconta il militare del radiomobile di Alassio a Kodami – quando lo abbiamo raggiunto era tranquillo e non mostrava segnali di aggressività».
Poi, come in tutti gli incidenti che non capitano mai senza un motivo ma come reazione a particolari dinamiche, è intervenuta una terza persona: «Una turista straniera si è avvicinata, lo ha preso in braccio e me l'ha passato – continua Simone Di Vico – a quel punto il cane deve essersi sentito in trappola e mi ha graffiato il volto scavalcandomi sulle spalle e, per evitare che con le zampe posteriore mi cavasse via un occhio, l'ho tenuto e lui mi ha morsicato staccandomi l'orecchio».
La donna è intervenuta nell'intento di aiutare ma, nella realtà, ha peggiorato e di molto la situazione. Sarebbe bastata la lettura del microchip del Golden oppure tramite la medaglietta risalire all'identità e al recapito telefonico dei pet mate per invitarli a venire a riprendersi l'animale. Invece, quell'idea di sollevarlo da terra ha fatto precipitare gli eventi portandolo a mordere.
La bocca e il morso sono per il cane uno strumento comunicativo ed esplorativo che utilizza anche quando ha paura. In una situazione di vulnerabilità, come in questo caso stretto in un abbraccio forzato, il Golden si è probabilmente sentito in pericolo e ha reagito mordendo. Il Carabiniere ferito è stato trasportato all'ospedale Santa Corona di Pietra Ligure da un'ambulanza della Croce Bianca dove ad attenderlo c'erano i medici per l'intervento di chirurgia plastica che, fortunatamente, si è concluso per i meglio.
Per quanto riguarda il cane, invece, dai controlli successivi è emerso che era stato preso dal canile quattro giorni prima e probabilmente era scappato per le vie del centro di Alassio trovandosi smarrito nella nuova location e con nuove persone di riferimento. Il carabiniere, come detto, non ha denunciato il fatto e nemmeno contestato la mancata custodia. Per lui una Pasqua di riposo con il pensiero di aver riportato alla sua famiglia un cane in pericolo.