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29 Agosto 2022
11:04

Globicefali avvistati ad Andora a sole 10 miglia dalla costa. La biologa: «Un incontro unico»

I whale watcher della motovane Corsara hanno avvistato dei globicefali a sole 10 miglia dalla costa di Andora. Un evento unico, come ha spiegato la biologa Jessica Picozzi a Kodami: «Di norma i globicefali vivono ad almeno 25 e 30 miglia dalla costa».

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Li stavano aspettando da un anno e finalmente i globicefali si sono fatti vedere. I whale watcher della motovane Corsara, che salpa da Andora, Imperia, Bordighera e Sanremo di proprietà della compagnia Golfo Paradiso, hanno assistito ad un avvistamento eccezionale durante un’escursione lo scorso 24 agosto.

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Il fortunato incontro a sole 10 miglia dalla costa di Andora: «Di norma i globicefali vivono in acque pelagiche ad almeno 25 e 30 miglia dalla costa – spiega la biologa Jessica Picozzi a Kodami – non credevamo, quindi, ai nostri occhi quando da lontano abbiamo avvistato le grandi pinne nere e i tipici testoni tondeggianti. Gli animali erano fermi in superficie e li abbiamo avvicinati lentamente per non disturbarli finché sono stati loro a raggiungerci incuriositi».

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I globicefali (Globicephala melas) sono cetacei odontoceti lunghi fino 6 metri per 2 tonnellate e si riconoscono per le pinne dorsali arcuate all'indietro, tipo l’onda, e il comportamento spiccatamente curioso e socievole.

«L’incontro con i globicefali è unico – continua Picozzi che era bordo con i passeggeri – perché a differenza di altri cetacei come balene e delfini, questi mammiferi marini di giorno restano in superficie a risposare e non hanno alcuna fretta di immergersi in presenza di barche, e anzi restano in compagnia di teleobiettivi e sguardi entusiasti anche per ore».

La Corsara ha avvistato ben tre gruppi differenti di globicefali composti da esemplari maschi, femmine, cuccioli e adulti. «Vengono chiamati anche "pilote whale", il loro nome inglese che si riferisce al comportamento gregario del gruppo di seguire le indicazioni del capofila-pilota. Mentre eravamo attorniati da un gruppo di maschi adulti, femmine e cuccioli che succhiavano il latte dalle madri, il maschio alfa osservava il branco da lontano, pronto a emettere il solo suono di riconoscimento per richiamare i compagni in un attimo in caso di precipito pericolo», conclude la biologa.

I globicefali sono tristemente passati alla cronache per la barbara tradizione in uso alle isole Faroe in Danimarca dove, proprio per la curiosità e la fiducia che questi cetacei mostrano nei confronti dell’uomo, vengono uccisi brutalmente a migliaia. Per fortuna, invece, nel Santuario Pelagos la specie è protetta e anche grazie agli sforzi di conservazione di biologi, enti e associazioni.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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