È una calda giornata primaverile, siete a passeggio in spiaggia e notate un uccello ferito che saltella a fatica sulla battigia. È un corriere piccolo, un minuscolo trampoliere che depone le uova a terra sulla sabbia. Provate ad avvicinarvi per soccorrerlo e notate che si agita a causa di un'ala spezzata, tuttavia lui riesce ad allontanarsi lo stesso zoppicando. Ci provate di nuovo e lui si spinge ancora più in là. Al terzo tentativo, come se nulla fosse, prende e vola via perfettamente ristabilito, lasciandovi sbalorditi come un pesce lesso.
È la tattica dell'ala spezzata, quella che gli inglesi chiamano broken-wing display, una messa in scena da Oscar che serve ad allontanare i potenziali predatori dal proprio nido. Si tratta di un comportamento ingegnoso molto comune tra gli uccelli costieri che depongono a terra, ma secondo un nuovo studio pubblicato su Proceedings of the Royal Society B, è più diffuso di quanto si pensasse, anche in altri gruppi di uccelli.
Naturalisti e biologi conoscono la tattica dell'ala spezzata praticamente da sempre, ma la sua diffusione tra le varie specie non era mai stata studiata a fondo prima d'ora. Ciò che è sappiamo è che alcuni uccelli fingono di essere feriti quando i predatori si avvicinano alle loro uova o ai piccoli, con la speranza di essere seguiti per poterli allontanare. Una volta raggiunta la distanza di sicurezza si può tornare a volare via come se nulla fosse.
Fa parte di quei comportamenti di difesa ingannevoli conosciuti come distraction displays, diversivi ben recitati in cui molti animali, soprattutto uccelli, fingono di fare cose per attirare l'attenzione su di sé: come mangiare, covare, essere morti, più giovani e inesperti oppure, appunto, feriti. I ricercatori del Max Planck Institute for Ornithology e della California Polytechnic State University hanno provato a capire quanto fosse diffusa questa tecnica analizzato pubblicazioni scientifiche, libri e testi di etologia, e creando per la prima volta un database su tutti gli uccelli.
Hanno così scoperto che questa ingegnosa tattica, conosciuta soprattutto tra i limicoli e gli uccelli costieri che nidificano a terra, è più diffusa di quanto si pensasse in precedenza. Sono state infatti trovate prove e osservazioni in almeno 52 famiglie diverse rappresentative di ben 13 ordini di uccelli, per un totale di quasi 300 specie, per la precisione 282. Fingono l'ala spezzata fagiani, quaglie, anatre e limicoli, ma anche piccoli passeriformi come le parule, gli itteri e i cardinali. Una tattica evidentemente molto efficace e funzionale per difendere il proprio nido.
Secondo gli autori questo comportamento si è quindi evoluto in maniera indipendente molte volte e in svariati gruppi. Hanno perciò provato a scovare quali fossero le caratteristiche ecologiche comuni che ne hanno favorito la comparsa e la selezione, individuando ben otto variabili. In particolare, hanno scoperto che questa tecnica di distrazione era molto più comune tra le specie vivevano lontano dall'equatore, suggerendo quindi che si tratta di un comportamento correlato a periodi con forte stagionalità e con poco tempo a disposizione per mettere su famiglia.
Hanno anche notato che era molto più comune in ambienti dove c'era poca vegetazione per nascondere il nido, dove vi è una forte presenza di predatori e tra le specie in cui è un solo uno dei genitori a covare le uova. Sarebbero quindi queste alcune delle variabili ecologiche che renderebbero particolarmente vantaggioso il broken-wing display. I ricercatori ci tengono però a precisare che il loro studio è stato limitato dalla disponibilità di dati e che è molto probabile che questo comportamento sia utilizzata da molti più uccelli di quanti ne hanno scovati.
Se dovesse quindi capitarvi di essere fregati da un uccello che finge di essere ferito, siatene lusingati e seguitelo. Oltre che ad ammirare uno dei comportamenti più straordinari mai prodotti dall'evoluzione, in questo modo vi allontanereste dal nido o dai piccoli che con tutta probabilità non avete visto, evitando così di mandare in fumo la nidificazione.