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28 Luglio 2022
9:00

Gli uccelli acquatici, i custodi delle minacciate zone umide

Gli uccelli acquatici sono un vasto gruppo di specie strettamente legate all'acqua, ognuna con le sue caratteristiche. Vediamo quali sono e quanti e quali tipologie di uccelli rientrano in questa definizione.

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Con i loro piumaggi appariscenti, i colli lunghi ed eleganti e i becchi perfettamente adattati, gli uccelli acquatici riempiono di vita, voci e colori lagune, paludi, laghi e fiumi di tutto il mondo. Il termine uccello acquatico è però utilizzato per indicare tantissimi gruppi differenti che si sono adattati in modi molto diversi tra loro a vivere a stretto contatto con l'acqua.

Ci sono uccelli di acqua dolce e quelli che vivono prevalentemente sulla terraferma, chi passa buona parte della vita in mare aperto e chi invece preferisce le paludi salmastre oppure i sinuosi meandri fluviali. Tutti però hanno sviluppato numerose caratteristiche che rendono la vita acquatica molto più agevole. Per esempio un piumaggio impermeabile, che consente di immergersi anche in profondità, senza compromettere le capacità di volo.

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Un gruppo di fischioni, anatre piuttosto comuni anche in Italia

Molti gruppi di uccelli acquatici hanno invece zampe palmate, come anatre, gabbiani e altri uccelli marini, grazie alle quali possono nuotare con maggiore efficacia e propulsione. Ogni gruppo possiede poi un becco perfettamente adattata alla dieta, sia essa piscivora, insettivora o erbivora, mentre altri ancora, come i trampolieri, hanno invece zampe esili e lunghe per potersi muovere anche in acqua alta senza bagnarsi.

Ma gli uccelli acquatici sono anche importanti sentinelle per la tutela delle zone umide, tra gli ambienti più alterati e a rischi di tutto il Pianeta. Proprio per questo esistono numerose convezioni e accordi internazionali per la loro conservazione e studio. Come l'Accordo sulla conservazione degli uccelli acquatici migratori dell'Africa-Eurasia (AEWA).

Oppure come l'International Waterbird Census (IWC), uno dei più lunghi e importanti monitoraggi internazionali degli uccelli acquatici, che è attivo in ben 143 paesi, Italia compresa, e che raccogliere ogni anno informazioni sul numero degli uccelli proprio per tutelare le minacciate zone umide.

I gruppi di uccelli acquatici

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Una berta marina in volo

Tra gli uccelli acquatici ci sono diversi gruppi molto differenti tra loro, proviamo a vederli un po' più da vicino, tenendo presente che alcune specie che vivono a stretto contatto con l'acqua, come alcuni rapaci, non vengono considerate acquatiche:

  • Gli uccelli marini. Tra gli uccelli marini troviamo specie che passano buona parte della loro vita in mare oceano aperto, come i gabbiani, le sterne, le sule, gli albatros, cormorani e pinguini, gli uccelli che meglio di tutti si sono adattati alla vita marina. Sono quasi tutti uccelli coloniali e che tornano sulla terraferma solamente per riprodursi.
  • I limicoli. Chiamati anche trampolieri, sono tutti gli uccelli appartenenti all'ordine dei caradriformi, specie per lo più costiere e che vivono in ambienti paludosi o lagune. Tra questi troviamo piovanelli, chiurli, corrieri, pivieri, piro-piro, avocette e cavalieri. Ogni specie possiede un becco perfettamente adattato a catturare invertebrati in superficie, nel fango o sotto la sabbia.
  • Gli anseriformi. In questo gruppo sono inclusi forse gli uccelli acquatici più famosi: anatre, oche e cigni. Ci sono sia specie marine che d'acqua dolce e molte di queste sono dotate di colli lunghi e becchi larghi e piatti. Passano la maggior parte del tempo in acqua, dove alcune specie possono immergersi anche a profondità elevate.
  • Gli svassi. Formano l'ordine dei Podicipediformes e a differenza di anatre e oche non possiedono zampe palmate ma dita larghe e piatte. Si immergono tutte sott'acqua e alcune specie hanno persino perso la capacità di volare. Tra le specie più comuni troviamo lo svasso maggiore, quello piccolo e il tuffetto.
  • Le strolaghe. Sono un gruppo molto ristretto di uccelli che vivono nei freddi mari e nei grandi laghi del Nord America e dell'Eurasia. Se ne conoscono appena 5 specie in tutto il mondo, tutte appartenenti al genere Gavia.
  • Le cicogne. Slanciate e con becchi e zampe lunghe, le cicogne frequentano soprattutto i prati e le zone umide, anche se possono vivere anche in habitat più aridi. In passato, insieme alle vere cicogne, erano raggruppati anche aironi, ibis e spatole, oggi spostati in un altro ordine.
  • I pelacaniformi. In questo ordine di uccelli troviamo sia i pellicani veri e propri che gli aironi, gli ibis e le spatole. Questi ultimi sono un gruppo molto eterogeneo e adattabile, con diverse specie in forte espansione, anche nelle città nei pressi laghi e fiumi. Come per esempio l'airone cenerino, il guardabuoi, la garzetta o la nitticora.
  • I fenicotteri. Al mondo esistono sei specie di fenicotteri, tra gli uccelli acquatici più famosi e apprezzati di tutti. Vivono soprattutto in lagune salmastre costiere, dove possono trovare più facilmente i crostacei di cui si nutrono.
  • I gruiformi. In questo gruppo troviamo sia le gru vere e proprie che altri uccelli acquatici, come i rallidi: folaghe, ralli e gallinelle d'acqua, tra le specie acquatiche più comuni anche in laghetti e stagni urbani.
  • I martin pescatori. I martin pescatori sono uccelli di piccole o medie dimensioni spesso vistosamente colorati e con becchi enormi. Sono specializzati nella cattura di piccoli pesci e altre creature acquatiche, che afferrano col becco lanciandosi in acqua. In Europa è presente solo il martin pescatore comune.
  • I merli acquaioli. Sono gli unici passeriformi completamente adattati alla vita acquatica. Si immergono e nuotano sott'acqua, prevalentemente lungo torrenti montani e fiumi a scorrimento rapido e ricchi di rocce. In Italia è presente il merlo acquaiolo comune.

Esempi di uccelli acquatici

Ecco alcuni esempi di specie rappresentative dei gruppi di uccelli acquatici appena descritti.

L'albatros sopracciglineri

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Gli albatros sopracciglineri (Thalassarche melanophrys) sono grandi volatori e passano la maggior parte della loro vita in mare aperto. Raggiunta la maturità sessuale le coppie si frequentano per diversi anni prima di scegliersi e anche quando questo accade impiegano molto tempo prima di accoppiarsi, mettendo in scena per anni elaborati rituali rituali nuziali fatti di spettacolari "danze" e movimenti sincronizzati.

Il piovanello pancianera

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Il piovanello pancianera (Calidris alpina) è un limicolo che vive in quasi tutto l'emisfero Nord. Si riproduce, come molti altri limicoli, intorno al circolo polare artico, ma inverno affronta grandi migrazioni verso sud. Frequenta habitat costieri fangosi, dove col suo becco ricurvo riesca catturare vermi e invertebrati nascosti nella sabbia e nel limo.

Il germano reale

germano reale

Il germano reale (Anas platyrhynchos) è la specie di anatra per antonomasia e la più comune e diffusa in Italia. Vive e nidifica nei pressi di fiumi, laghi e canali, ma anche in giardini e parchi pubblici. È una specie che si è adattata bene a vivere a stretto contatto con l'uomo, ed è ormai un abitante fisso dell'ecosistema urbano.

Lo svasso maggiore

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Lo svasso maggiore (Podiceps cristatus) è un uccello dal becco lungo e il corpo snello che non è difficile scorgere negli specchi d’acqua un po’ ovunque. Tra tutti gli uccelli selvatici, è forse quello con la parata di corteggiamentopiù coreografica, al punto di meritarsi l’appellativo di “danza del pinguino”.

La cicogna nera

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La cicogna nera (Ciconia nigra) è una specie molto rara in Italia e ha infatti iniziato a colonizzare stabilmente lo stivale solamente negli ultimi 15 anni. Le coppie che si riproducono nel nostro Paese sono ancora pochissime, anche se in lento ma costante aumento. A differenza della cugina bianca, la Ciconia ciconia, quella nera è però una specie molto più elusiva, schiva e particolarmente sensibile al disturbo antropico.

L'airone cenerino

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L'airone cenerino (Ardea cinerea) è originario dell'Europa temperata e dell'Asia e anche di parti dell'Africa. Può essere visto intorno a laghi, fiumi, stagni, paludi e sulla costa del mare e si nutre principalmente di creature acquatiche che cattura dopo essere rimasto fermo accanto o nell'acqua o inseguendo la sua preda attraverso le secche. Le arpiona grazie al suo collo lungo e al becco robusto che sembra un pugnale.

Il fenicottero rosa

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Il fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) è un grande uccello caratterizzato dal colore rosa del piumaggio e dalle lunghe zampe. Abita le lagune e le paludi del Mediterraneo e si nutre di ciò che il fondale offre: crostacei, alghe e pesci. È proprio all’alimentazione che deve il suo tipico colore. Questo volatile vive in grandi comunità, che si spostano seguendo le stagioni e la piovosità, ma rischia di risentire dei cambiamenti climatici.

La folaga

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La folaga (Fulica atra) è un uccello acquatico stanziale molto comuni lungo canali, fiumi e specchi d'acqua, anche in città. Facilmente riconoscibile per il piumaggio nero e la placca frontale bianca, viene spesso confusa con le anatre. Fa in realtà parte della famiglia dei rallidi e a differenza delle anatre non possiede zampe palmate e becco piatto.

Il martin pescatore

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Il martin pescatore (Alcedo atthis) è un uccello dalle piccole dimensioni il cui nome deriva dal suo "animo da pescatore": si ciba infatti di pesci che cattura immergendosi nell'acqua. Ha un'ampia distribuzione sia in Europa che in Africa e Nord Asia. È un uccello molto territoriale e dal corteggiamento particolare: il maschio insegue la femmina chiamandola di continuo, finché non la raggiunge e le fa un dono alimentare a cui segue, generalmente, l'accoppiamento.

Il merlo acquaiolo

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Il merlo acquaiolo (Cinclus cinclus) è l'unico passeriforme europeo in grado di immergersi e nuotare sott'acqua. Vive soprattutto lungo fiumi e torrenti montani a scorrimento rapido, dove lo si può avvistare appollaiato tra le rocce in attesa di individuare la sua prossima preda. I suoi cibi preferiti sono piccoli invertebrati acquatici, che cattura tuffandosi improvvisamente in acqua, dove è in grado anche di nuotare.

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Salvatore Ferraro
Redattore
Naturalista e ornitologo di formazione, sin da bambino, prima ancora di imparare a leggere e scrivere, il mio più grande sogno è sempre stato quello di conoscere tutto sugli animali e il loro comportamento. Col tempo mi sono specializzato nello studio degli uccelli sul campo e, parallelamente, nell'educazione ambientale. Alla base del mio interesse per le scienze naturali, oltre a una profonda e sincera vocazione, c'è la voglia di mettere a disposizione quello che ho imparato, provando a comunicare e a trasmettere i valori in cui credo e per i quali combatto ogni giorno: la conservazione della natura e la salvaguardia del nostro Pianeta e di chiunque vi abiti.
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