Quando più specie condividono lo stesso habitat devono trovare un modo per dividersi le risorse disponibili. Una possibile strategia è quella di specializzarsi in diversi tipi di prede, così da non sovrapporsi e garantire cibo per tutti. Ma è l'unica modalità possibile? Un team di ricercatori della Murdoch University, del New England Aquarium e del Mote Marine Laboratory ha dimostrato in uno studio pubblicato recentemente su Proceedings of the Royal Society B che alcuni squali fanno diversamente: per evitare di "incontrarsi" durante i pasti, cacciano in momenti diversi della giornata.
Lo studio: gli squali predano in orari differenti
I ricercatori hanno studiato una gilda di grandi squali costieri composta da sei specie diverse: squalo pinna nera minore (Carcharhinus limbatus), squal0 toro (Carcharhinus leucas), squalo grigio (Carcharhinus plumbeus), squalo tigre (Galeocerdo cuvier), squalo martello maggiore (Sphyrna mokarran) e squalo martello smerlato (Sphyrna lewini). Per monitorare le loro attività quotidiane hanno catturato, marcato e dotato di un accellerometro ben 172 individui, per ricevere informazioni spaziali e temporali sui movimenti degli animali. Gli squali sono stati studiati in libertà nelle acque del Golfo del Messico e sono state registrate ben 3766 ore di attività duranti i mesi invernali. Dopo averli analizzati hanno scoperto che le specie predavano a orari diversi, per non sovrapporsi, e non solo all'alba o al tramonto come si pensava in passato.
Come scelgono l'ora in cui predare?
Questo studio rappresenta la prima dimostrazione di divisione temporale delle risorse in una gilda di predatori marini. Ma come "decidono" quali predano nelle ore giornaliere o in quelle notturne? I ricercatori suggeriscono che ci sono due fattori da prendere in considerazione: i vincoli fisiologici e l'ordine gerarchico di predazione all'interno della gilda. I predatori più grandi o più dominanti, hanno più voce in capitolo e si nutrono nelle ore che meglio si adattano alle loro caratteristiche sensoriali. Ad esempio, gli squali martello che nello studio sono risultati più attivi di notte, traggono vantaggio proprio dalla scarsa illuminazione. Al contrario, le specie meno dominanti si devono "adattare" agli orari scelti dagli animali più dominanti e cambiare la loro attività di predazione per evitare di incontrare le specie più grandi e essere individuati. La suddivisione delle risorse basata sulla divisione dei tempi è rara in natura, ma potrebbe essere comune negli ecosistemi marini, ancora troppo poco studiati.