Gli scimpanzé, in maniera molto simile a come avviene in noi umani, utilizzano la comunicazione vocale per coordinare le strategie e le azioni di caccia in gruppo. Prima di dare il via alla caccia, infatti, questi primati lanciano specifici "richiami di caccia" per reclutare altri compagni e rendere così la cattura della preda più gestibile ed efficace. Lo ha scoperto un team di scienziati dell'università di Zurigo, che ha recentemente pubblicato i risultati dello studio sulla rivista Science Advances.
Gli scimpanzé anche se si nutrono prevalentemente di frutta e vegetali non disdegnano affatto la carne, anzi. Spesso pattugliano le foreste muovendosi in grossi gruppo proprio per andare caccia di altri animali, soprattutto altri piccoli primati che vivono tra le chiome degli alberi. Catturare però animali tanto piccoli e agili nella fitta foresta non è certamente un compito semplice, ecco perché c'è bisogno di un efficace lavoro di squadra coordinato e la chiave sta nella comunicazione.
I ricercatori hanno registrato e analizzato oltre 300 eventi diversi di caccia osservati negli ultimi 25 anni in Uganda, all'interno del Parco Nazionale di Kibale. In quest'area vive la comunità di Kanyawara, un gruppo composto da circa 60 individui che pattugliano e controllano un'area di 30 km quadrati. Quando gli scimpanzé di Kanyawara decidono di andare a caccia scelgono quasi sempre di puntare i piccoli colobi rossi dell'Uganda (Piliocolobus tephrosceles), scimmie agilissime che si muovono tra le chiome degli alberi.
Catturarli è però complicato, per cui quando un individuo decide che la caccia è aperta, lancia uno speciale "urlo di caccia" che serve a radunare gli altri membri del gruppo e a invitarli a prendere parte alla missione. Questo, chiaramente, rende molto più efficace la predazione e anche i risultati delle analisi eseguite dai ricercatori lo dimostrano: quando uno scimpanzé lancia il richiamo viene rapidamente raggiunto da uno o più compagni, impiegando così molto meno tempo per catturare la preda rispetto a quando invece agisce da solo.
Secondo gli autori, questi richiami sono quindi inequivocabilmente dei segnali di motivazione comportamentale rivolti ai compagni con l'obiettivo specifico di reclutamento. Tuttavia, non è ancora chiaro il modo esatto in cui funzionano questi richiami e come vengono recepiti dagli altri membri del gruppo. Potrebbe trattarsi di un semplice invito che lascia agli altri scimpanzé la possibilità di rispondere o meno, oppure di un preciso comando dettato dalle dinamiche di gerarchie di gruppo. Questi aspetti dovranno essere approfonditi in studi futuri.
La comunicazione gioca quindi un ruolo chiave nel coordinare i complessi comportamenti di cooperazione, proprio come avviene in noi umani. È ampiamente accettato nella comunità scientifica, infatti, che proprio la comunicazione e la cooperazione siano strettamente collegate e co-evolute negli esseri umani e che abbiano giocato un ruolo importante nel percorso evolutivo della nostra specie. Questo studio dimostra però che il legame tra questi fattori è molto più antico di quanto pensassimo e che risale ad almeno 7 milioni di anni fa, quando umani e scimpanzé si sono separati dal loro antenato comune sul grande albero dell'evoluzione.