«Quello che sta avvenendo nel Casteller nei confronti degli orsi M49 e JJ4 è maltrattamento, le condizioni in cui vivono non sono compatibili con i requisiti minimi di benessere». Lo conferma a Kodami Massimo Vitturi, attivista della Lav che dal principio segue la vicenda degli orsi rinchiusi nel Centro Faunistico alle porte di Trento.
L'associazione è venuta in possesso di sette bollettini medici rilasciati dai veterinari che assistono M49 e JJ4 e che coprono il periodo compreso tra settembre 2023 e marzo 2024. Quello che emerge è una situazione di profondo disagio e stress, dovuto soprattutto agli spazi estremamente ridotti in cui gli orsi, animali selvatici nati liberi, sono confinati da lungo tempo.
«Ogni orso è confinato all’interno di un recinto di dimensioni inferiori a 0,3 ettari, una superficie, cioè, che appare più adatta all’allestimento di un’area sgambamento per cani che alla detenzione a vita degli orsi, come ho potuto constatare durante il mio accesso all’area del Casteller avvenuto sotto scorta di polizia e corpo forestale a giugno 2023», commenta Vitturi.
La stessa Provincia Autonoma di Trento aveva dichiarato che la struttura era stata pensata per l'accoglienza provvisoria di esemplari di orso e non per la captivazione permanente. Eppure i due orsi del Casteller si trovano lì da lungo tempo: oltre un anno JJ4 e quasi 3 anni M49, noto anche come Papillon. Una ben nota relazione degli uffici specializzati Cites dei Carabinieri diffusa nel 2020 a seguito di un'ispezione nel Casteller aveva già evidenziato che «M49 ha smesso di alimentarsi e scarica tutte le sue energie contro la saracinesca della tana».
La Lav ha quindi acquisito i bollettini veterinari più recenti e li ha sottoposti a un proprio consulente. L'esame ha dato esito che secondo Vitturi dimostra «la perdurante inadeguatezza del Casteller». Il consulente della LAV è giunto a conclusioni molto chiare: «Il comportamento di JJ4 presenta stereotipie che dimostrano uno stato di distress o stress cronico originato dall’imposizione di comportamenti insopportabili per le caratteristiche etologiche dell’orsa e causa di grave sofferenza. Anche per M49 la situazione strutturale identica a quella di JJ4 produce ugualmente uno stato negativo per l’animale le cui risposte non sono tuttavia state osservate con modalità utili a esprimere un giudizio corretto. Le condizioni del Casteller sono pertanto punitive e penalizzanti per gli orsi confinati nella struttura».
La Lav suggerisce quindi il trasferimento immediato degli orsi all'interno del Liberarty Bear Sanctuary Zărneşti, un parco situato a Nord di Bucarest, fondato nel 2005 e gestito dall’associazione Millions of Friends. L'autorità romena ha già dato parere favorevole al trasferimento, ma tutto tace dalla Provincia guidata da Maurizio Fugatti. Allo scopo di spingere Fugatti a pronunciarsi, la relazione del consulente è stata affidata ai giudici del Consiglio di Stato dove il 30 maggio si svolgerà l’udienza del procedimento avviato dalla Lav proprio per costringere la Provincia ad avviare le procedure
«La continuazione della captivazione nella struttura del Casteller procura distress e grave sofferenza agli animali», conclude l'associazione.