La maggior parte dei cani detesta l'odore degli agrumi (arancia, mandarino, limone, pompelmo), ma anche quello della menta, dell'ammoniaca e dell'alcol. Questo perché l'olfatto dei cani funziona diversamente dal nostro e percepisce gli odori in modo molto più intenso.
Attenzione, però, perché alcune delle piante e dei prodotti che danno fastidio ai cani sono in realtà sgradevoli anche per le nostre narici, perché li riconosciamo come possibili tossici. Non insistete quindi con il vostro cane se non vuole avvicinarsi.
Agrumi
Arance, limoni, pompelmi, mandarini, clementine e altri agrumi sono in generale connotati da un profumo pungente, presente come olio essenziale soprattutto nella buccia. In generale, questo odore non ha azione irritante di alcun tipo, ma se vedete che il vostro cane non lo ama, rispettatelo comunque.
Menta
Altro possibile alimento il cui odore non è apprezzato dalla maggior parte dei cani è la menta. Anche in questo caso, sono soprattutto le note pungenti di questa pianta, quelle che noi amiamo perché ci danno la “sensazione di fresco”, a renderla sgradevole ai nostri cani. All’interno di questa stessa classe ricadono anche Eucalipto, Timo e altre piante definite “espettoranti”. Queste piante in generale non sono tossiche per il cane e anzi, alcuni snack per cani le contengono. Come sempre rispettate i gusti del vostro cane.
Aceto
L’aceto è in generale sgradito al cane, tanto che viene da alcune persone utilizzato come deterrente per allontanarli. Questo alimento, per quanto sgradito, non è però tossico per il cane, anzi: l’acido acetico, principale componente dell’aceto, avrebbe potenziali indicazioni terapeutiche per l’intestino. Non tutti i cani lo odiano, è soggettivo.
Acidi (ad esempio frutta acerba)
Come l’aceto, anche altri gusti acidi sono in generale sgraditi ai cani. Abbiamo già nominato gli agrumi, la cui polpa è generalmente acida, ma anche molta frutta acerba ha una maggiore concentrazione di molecole acide ed è questa la ragione per cui in generale è sgradita al cane. Siamo sempre fra gli odori però altamente soggettivi, alcuni cani vanno matti per mele verdi acerbe e dal gusto astringente, oltre che acido!
Oli essenziali e profumi
L’odore della maggior parte degli oli essenziali risulta fortemente sgradevole per i cani. Anche quelli più delicati, come la lavanda, sono probabilmente troppo forti e concentrati per le loro sensibilissime narici. Gli oli essenziali devono essere utilizzati quindi in modo accorto e rispettoso dei gusti del nostro cane.
Per quel che riguarda i profumi invece, presenti nelle nostre case sottoforma di spray, candele o altro, ricordiamoci che l’olfatto sopraffino del nostro cane è un senso che non può essere “spento”: cerchiamo di essere rispettosi, lasciando ad esempio almeno una stanza senza odori chimici invasivi.
Alcol
L’alcol ha un odore pungente e anche un effetto tossico se ingerito dal cane. In questo caso, quindi, l’odore percepito come avverso ha effettivamente una base organica importante. Attenzione, però: mentre quasi tutti i cani scappano di fronte all’odore di un classico alcol per disinfettare, alcuni potrebbero essere attratti dall’odore di frutta in putrefazione, dove l’alcol è presente e potenzialmente dannoso, perché “ingannati” dalle note dolciastre.
Cloro e ammoniaca
La maggior parte dei prodotti che utilizziamo per la pulizia della casa contengono cloro, ammoniaca o altre molecole che possono risultare non solo sgradevoli all’olfatto del nostro cane, ma anche per il nostro. Questo dipende dal fatto che essendo sostanze irritanti, vengono percepite dalle nostre e loro narici, come brucianti, tramite recettori che non sono neanche quelli propri dell’olfatto, ma direttamente sensazioni dolorifiche. Teniamo il nostro cane lontano da queste sostanze tossiche!
Perché i cani odiano alcuni odori?
Il cane è un animale “macrosmatico”, ovvero dall’olfatto superiore rispetto all’essere umano, che è invece definito “microsmatico”. Ciò appare subito logico se pensiamo al fatto che il cane è un carnivoro che discende da un cacciatore, il lupo, per il quale è fondamentale individuare la preda tramite l’olfatto. Nella nostra specie, invece, questo senso ha un’importanza minore rispetto al gusto, molto più utile per individuare cibi di origine vegetale potenzialmente tossici.
Quando molecole chimiche di varia natura, presenti nell’aria, vengono inalate dal nostro cane, percorrono le cavità nasali fino a raggiungere la mucosa olfattiva. Questa mucosa è composta quasi per la metà (40% circa) da cellule particolari, chiamate cellule olfattive, capaci di trasformare uno stimolo chimico in uno elettrico, che tramite i neuroni raggiunge poi il cervello del nostro cane, dove viene decodificato e compreso.
Nel cervello si forma quindi una risposta agli odori, che sia essa positiva o negativa. Specificare questo punto è importante perché la percezione della maggior parte dei sensi è assolutamente soggettiva. Questo vuol dire che nella lista di che abbiamo visto potreste trovare alcuni odori comunemente definiti come “sgradevoli”, che il vostro cane invece ama.