L'ordinanza emessa dal sindaco di Palermo Roberto Lagalla, che regola gli orari e le condizioni in cui i cavalli potranno circolare trainando le loro carrozze anche durante le giornate più calde, ha suscitato disappunto e fastidio negli animalisti di tutta Italia.
In particolare, nella giornata di ieri, le sigle animaliste di Palermo “Associazione Ada Lida Palermo”, “Ridai la vita ad un Rott odv”, “Leal Lega Antivisezionista”, ”Ediga”, “Sos Primo Soccorso cani e gatti onlus”, “I canuzzi di Marzia e Maria Onlus” e le volontarie animaliste Giusy Caldo e Silvana di Fede, hanno chiesto al Sindaco la revisione del provvedimento e si dicono pronte a impugnare l’ordinanza con ricorso al Tar.
L’ordinanza in questione, che prevede il divieto della circolazione dei cavalli soltanto durante le giornate in cui la temperatura raggiunge o supera i 37 gradi e solo nel lasso di tempo compreso tra le ore 13 e le ore 15:30, è stata fortemente contestata anche dalla consigliera Mariangela Di Gangi che, raggiunta da Kodami, aveva spiegato: «Riscontriamo ancora una volta l'assenza di sensibilità per le tematiche che riguardano il benessere degli animali da parte di questa amministrazione. Questo provvedimento non è stato firmato pensando al benessere dei cavalli, ma allo scopo di privilegiare altri interessi».
A seguito della pubblicazione del provvedimento, sono state tantissime le persone, animalisti e non, che in queste ultime ore sul web hanno criticato aspramente l'operato del Primo Cittadino, chiedendo di rivedere una previsione che sembrerebbe legittimare la sofferenza di questi poveri animali. Gli animalisti palermitani soprattutto, indignati dalla mancanza di concrete previsioni a tutela degli animali, hanno richiesto in via ufficiale all’Assessora con delega al Canile municipale e diritti degli animali Rosalia Pennino, un tavolo tecnico urgente per discutere sulla modifica del provvedimento che dalle associazioni è stato definito «un’offesa alla loro intelligenza».
«Abbiamo richiesto all'Assessore Rosalia Pennino un tavolo tecnico urgente dove richiediamo la presenza del Sindaco Lagalla, degli assessori Forzinetti e Carta e la presenza dei vertici Asp – si legge nel comunicato stampa sottoscritto dagli animalisti – Se pur più completa rispetto a quella precedente dello scorso anno questa recita: "il blocco è se ci sono 37 gradi nella fascia oraria tra le 13,00 e le 15,00. Nei giorni di allerta dalle 12,30 alle 16,00". Tecnicamente se ci sono 37 gradi alle 9 del mattino, i cavalli possono circolare. Vogliamo e pretendiamo di capire la differenza dei 37 eventuali gradi alle 9 del mattino ed i 37 delle ore 14. Se non otterremo un incontro immediato ci ritroveremo a protestare al Palazzo di Città. Stiamo valutando una manifestazione nei prossimi giorni».
La soluzione, come già avvenuto in altre città del mondo, è la riconversione delle attività dei vetturini: «Ad ogni modo, riteniamo che la differenza dei gradi di temperatura esposta nell'ordinanza di Palermo sia ben lontana dalle ordinanze di tutta Italia che mantengono lo stop delle carrozze trainate da cavalli intorno ai 30/33 gradi. Palermo, si fa riconoscere sempre ed in peggio, riceviamo commenti da tutti gli animalisti nazionali in cui affermano che la Sicilia non abbia cura e sia crudele nei confronti degli esseri senzienti. Come dargli torto? Nessuno di noi vuole che gli "gnuri" [i vetturini n.d.r.] perdano il lavoro. Sarebbe disumano. Vogliamo e pretendiamo che venga trovato loro un incentivo al fine di convertire le loro licenze in taxi o eventuali ape calesse. Saremo disponibili, se il caso ad impugnare l'ordinanza e chiedere sospensione e modifica al Tar. Siamo nel 2023 e non nell'ottocento! Possiamo sicuramente trovare un modo non crudele e che accontenti tutti senza sofferenza nel tramandare le nostre tradizioni».
Proprio poche settimane fa, all’arrivo del primo caldo di stagione, la Lega Anti Vivisezione aveva divulgato un appello a tutti i turisti in visita nel Bel Paese, chiedendo di lasciare in pace i cavalli che ogni estate vengono utilizzati per trainare le persone sulle carrozze semplicemente per permettergli di conservare il ricordo di una foto o di un giro in città.
Purtroppo non rappresenta una novità né per Palermo né per altri centri italiani, il fatto che puntualmente ad ogni inizio estate molti cavalli, usati per trasportare i turisti, rimangano vittime di gravi incidenti, alcuni anche mortali, causati dal forte caldo a cui sono esposti per lunghe ore e dall'immane fatica a cui sono sottoposti.
Proprio a Palermo pochi giorni fa, in via Cavour, si è registrato il primo incidente: un terribile malore, provocato dallo stress e dall’afa di giugno, aveva quasi stroncato un povero cavallo che, stremato dalla fatica, si era abbattuto tra la folla trascinando con sé la famiglia di turisti che trainava sulla carrozza.