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22 Novembre 2023
13:21

Gli animali si spaventano sotto il tendone del circo a Padova: paura tra gli spettatori

Durante lo spettacolo pomeridiano del Circo Orfei “Africa" a Padova, una discussione molto animata al botteghino tra il gestore e una famiglia ha spaventato gli animali che hanno cominciato a fuggire incontrollati sulla pista, scatenando il panico tra il pubblico. La LAV torna a chiedere lo stop dei circhi con animali.

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Durante lo spettacolo pomeridiano del Circo Orfei “Africa" attendato a Padova, una discussione molto animata al botteghino tra il gestore e una famiglia che aveva chiesto di assistere senza pagare il biglietto ha spaventato gli animali che hanno cominciato a muoversi in pista, scatenando il panico tra il pubblico fino a quando lo speaker ha invitato tutti ad abbandonare il tendone.

È passata una settimana scarsa da quando il leone Kimba si aggirava spaventato per le vie di Ladispoli ed ecco che un altro incidente, sempre riguardante il mondo del circo, è accaduto a Padova trasformando il pomeriggio di coloro che ancora si divertono ad assistere alla coercizione degli animali in un momento di grande spavento.

Nessuno si è fatto male, per fortuna, ma le immagini di animali in fuga o spaventati, così come quelle di Ladispoli, Padova, L’Aquila, Genova e Formello (solo per citare i casi del 2023) hanno riempito di sdegno e frustrazione le associazioni animaliste e tanti cittadini che non ne possono più.

La LAV, in particolare, ancora una volta ha ribadito la sua assoluta contrarietà rispetto al fatto che i circhi con animali ricevono annualmente milioni di euro in finanziamenti dal cosiddetto FUS, il Fondo unico per lo Spettacolo: per l’anno 2022 pari a oltre otto milioni e nel 2023 a circa sei milioni e mezzo, di cui solo un decimo al circo contemporaneo e sociale senza animali. Una cosa assurda visto che, insiste l’associazione antivivisezione, questi spettacoli eticamente validi «ai quali sempre più persone decidono di assistere» dimostrano che un’alternativa esiste ed è già molto apprezzata.

LAV torna quindi ad appellarsi ai Comuni che ospitano ancora i circhi a seguire l’esempio dei Comuni di Milano, Carrara e Bologna che hanno adottato Regolamenti più virtuosi sugli attendamenti dei circhi. E chiede, ancora una volta, al ministro della Cultura Sangiuliano di considerare l’inascoltata fino a oggi opinione del 76 per cento degli italiani che vede nel circo senza animali una svolta corretta e quindi di fare qualcosa per attuare la legge delega 106/2022, chiusa al momento in un cassetto per la mancanza dell’approvazione del decreto attuativo.

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Simona Sirianni
Giornalista
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