Non esiste una definizione precisa di “animali da cortile” ma generalmente intendiamo animali domestici di taglia medio piccola che possono essere lasciati liberi di scorrazzare nei nostri giardini. In tempi storici questi animali erano allevati a scopo alimentare o ornamentale, mentre oggi sono tenuti anche come animali da compagnia. Con “animali da cortile” intendiamo uccelli come polli e anatre o piccoli mammiferi come i conigli.
Le specie di animali da cortile
Noi di Kodami non consideriamo i pavoni animali da cortile in quanto si tratta di una specie non domestica e quindi non adatta a vivere in cattività e, inoltre, non supportiamo lo sfruttamento di questi e altri animali a scopo alimentare. Ecco alcuni tra i più famosi animali da cortile:
polli
Il più famoso e comune tra gli animali da cortile è certamente il pollo (Gallus gallus domesticus), specie domestica derivata dal gallo bankiva (Gallus gallus), diffuso, invece, in natura nel Sud-est asiatico. Tuttavia si ritiene che nella domesticazione del pollo siano avvenuti incroci anche con diverse altre specie selvatiche.
A differenza di quanto molti credono, avere un “cervello di gallina” non è davvero sinonimo di stupidità, anzi, questi animali hanno dimostrato di avere capacità logiche e matematiche oltre che sociali. Infatti questi sono uccelli gregari e vivono in gruppo, stabilendo una gerarchia molto rigida che determina la priorità nell'accesso al cibo e nella scelta del luogo dove nidificare. Le galline possono creare legami e questo le rende buoni animali da compagnia, anche se diverse razze sono scelte solo per la loro estetica come animali ornamentali.
I polli sono onnivori e si nutrono di semi, insetti e altri piccoli animali come lombrichi, lucertole e raramente serpenti di taglia ridotta. Ingeriscono talvolta anche sabbia, piccoli sassi o frammenti di minerali, che favoriscono la formazione del guscio delle loro uova. Inoltre, questi frammenti facilitano la digestione nello stomaco, contribuendo a sminuzzare il cibo in mancanza di denti.
Difficilmente i polli possono scappare dal cortile, anche perché non sono in grado di volare se non per brevi tratti, specialmente quelli più robusti. La vita media di questi uccelli va dai cinque ai tredici anni a seconda della razza.
tacchini
Il tacchino domestico (Meleagris gallopavo domesticus) è un grande uccello lungo anche più di un metro, diretto discendente del tacchino selvatico (Meleagris gallopavo). Oggi, tutte le principali varietà domestiche di tacchino discendono da antenati allevati in Messico e successivamente portati in Europa dagli spagnoli nel XVI secolo. Anche questi uccelli, come i polli, presentano dimorfismo sessuale e i maschi sono più grossi e appariscenti. La caratteristica principale con cui riconoscere un maschio sta nella presenza di bargigli rossi attorno al becco, ma sono ottimi indicatori anche il piumaggio e le dimensioni.
I giovani tacchini amano volare per brevi distanze, ma questo comportamenti diventano meno frequenti man mano che gli uccelli maturano. Tuttavia, anche gli adulti si arrampicano facilmente su oggetti come balle di paglia. I giovani spesso si rincorrono in quello che sembrerebbe essere un vero e proprio gioco, mentre gli individui sessualmente maturi trascorrono molto tempo ad esibirsi per attirare un partner: aprono a ventaglio delle penne della coda, abbassano le ali e arruffano tutte le penne del corpo per sembrare più grossi.
conigli
Il coniglio domestico (Oryctolagus cuniculus domesticus) è un animale da compagnia affettuoso e socievole. Non sono soliti chiedere manifestazioni d'affetto come fanno cani e gatti ma sono aperti al contatto fisico. Se sentono l'esigenza di mangiare è facile vederli chiedere cibo mettendosi su due zampe ai piedi del pet-mate. Tuttavia sono animali molto selettivi per quanto riguarda il cibo e possono sviluppare delle preferenze riguardo determinati alimenti.
Hanno un’indole pacifica e passano molto tempo a riposare distesi o raggomitolati. Difficilmente i conigli recano disturbi e nonostante siano in grado di emettere dei versi sono piuttosto silenziosi. Il coniglio è un animale notoriamente timoroso e a meno che non si senta in un luogo familiare e protetto può spaventarsi anche per il minimo rumore.
oche
Per chi ha la possibilità di costruire un laghetto artificiale anche le oche possono essere u ottimo animale da cortile. Le specie domestiche di Europa e Africa derivano dall'oca selvatica (Anser anser), mentre quelle asiatiche derivano dall'oca cigno (Anser cygnoides). Oggi entrambe le specie sono comunemente allevate insieme e possono ibridarsi tra loro.
Questi uccelli, così come i loro progenitori selvatici, sono molto territoriali e protettivi nei confronti della prole e degli altri membri del gruppo. Possono essere molto aggressive e a volte vengono usate come animali “da guardia” per via dei forti richiami che emettono se avvertono movimenti insoliti o sospetti.
anatre
Similmente alle oche, anche le anatre possono essere un animale da cortile per chi dispone di un laghetto. L'anatra domestica (Anas platyrhynchos domesticus) discende principalmente dal germano reale (Anas platyrhynchos), tuttavia esistono altre specie come l'anatra muta che derivano da altri uccelli selvatici (in questo caso da Cairina moschata).
Le anatre sono state allevate per lunghissimo tempo anche come animale da compagnia o come uccello ornamentale e le numerose razze presentano molte varietà di colore, non solo di piumaggio, ma anche del becco, delle zampe e degli occhi.
Le caratteristiche degli animali da cortile
La definizione di animali da cortile deriva dalla bassacórte, ovvero il cortile di servizio dei castelli, in cui si allevavano questi animali principalmente a scopo alimentare. Possiamo quindi ricondurre questa definizione, in un’ottica più moderna, ad animali domestici da compagnia di piccola taglia che possono abitare i giardini tranquillamente, o anche, per chi ha la possibilità, piccoli laghetti artificiali o stagni. Alcuni di questi animali sono considerati ornamentali e convivono con noi consentendoci di ammirarne la bellezza. In tempi antichi questi animali si sfamavano con ciò offriva la terra dove pascolavano, oggi, invece, esistono mangimi specifici che comprendono ortaggi e cereali biologici.
Le normative sugli animali da cortile
Esistono diverse normative sia a livello nazionale che comunale per chi decide di tenere degli animali da cortile. A livello nazionale queste sono sono molto generali e riguardano per lo più la salute degli animali, a cui vanno garantite condizioni dignitose e non devono essere maltrattati in alcun modo. A livello comunale, invece, potrebbero esserci delle regole specifiche sulla detenzione di animali nelle proprietà. In alcuni centri abitati, inoltre, non sempre è consentito tenere animali di questo tipo.
Se le normative generali riguardano principalmente l’igiene e il benessere degli animali, quelle comunali, invece, riguardano per lo più l’igiene e la sanità pubblica, ma sono comunque ricollegabili alla salute degli animali: se gli animali sono tenuti in cattive condizioni, infatti, la loro sporcizia si propagherà anche al di fuori della proprietà in cui si trovano, creando un ambiente malsano anche per i cittadini.
Esistono poi le regole non scritte di buon vicinato: nel caso in cui la proprietà confinasse con altre persone va tenuto in conto che animali come polli o anatre potrebbero creare problemi o dare fastidio per via degli schiamazzi, al contrario dei conigli che sono degli animali che di natura non fanno quasi per nulla rumore. Un capitolo a parte è, invece, quello che riguarda la quantità di animali che possono essere ospitati: è sempre il comune a decidere in base alle porzioni di terra di proprietà e alla tipologia di animali quanti individui sono concessi.
Come prendersi cura degli animali da cortile
Ci sono delle accortezze generali che si devono tenere in conto se si decide di ospitare degli animali da cortile: alcuni possono essere lasciati totalmente liberi di passeggiare per i giardini, altri, come ad esempio i conigli, sono solitamente tenuti all’interno di un recinto.
Per quanto riguarda le recinzioni è importante che siano adatte alla specie che intendiamo ospitare e che rispettino i parametri per garantire un livello quanto più alto possibile del benessere dell’animale. Possono essere artigianali oppure acquistate da apposite ditte specializzate.
Nel caso in cui, invece, si decida di lasciare liberi gli animali è importante avere la certezza che questi non possano uscire dalla proprietà e che siano al sicuro dai potenziali predatori.