Il regno animale pullula di specie in cui l’unità sociale di base è una famiglia sorretta da una rete di relazioni forti, che non si creano necessariamente solo tra la madre e i suoi piccoli. Negli uccelli e in altri animali, infatti, le famiglie di solito si formano quando la prole matura rinuncia a disperdersi e a riprodursi, scegliendo di rimanere coi genitori. La vita in famiglia pone le basi per lo sviluppo di comportamenti sociali complessi, fondati sulla cooperazione. All’interno del proprio gruppo famigliare, gli individui si impegnano a vario titolo, e in varia misura, a mantenere la coesione, a proteggersi e a collaborare nell’accudimento dei più piccoli.
Il bovino
I bovini sono animali sociali che, in natura, vivono in gruppi strutturati, all’interno dei quali sviluppano rapporti molto affiliativi. Le mandrie sono composte da vacche e giovani, maschi e femmine, legati secondo un modello matriarcale. I tori, invece, vivono da soli o in due o tre, eccetto che nella stagione riproduttiva. All’interno dei gruppi si sviluppano relazioni preferenziali, che portano i bovini più amici a stare vicini, leccarsi frequentemente e bisticciare poco. Gli animali stabiliscono questi legami precocemente, nei primi 6 mesi di vita, e le affinità tendono ad essere più intense se sono insieme fin da piccolissimi.
Il picchio delle ghiande
Tra gli uccelli, la vita in famiglia si realizza più frequentemente nelle specie più longeve. Una di queste è il picchio delle ghiande (Melanerpes formicivorus). Le famiglie di picchio delle ghiande sono composte dai riproduttori e dagli aiutanti, ossia individui diversi dai genitori che collaborano alle attività del gruppo, tra cui lo stoccaggio delle ghiande, l'alimentazione dei nidiacei e la difesa del territorio.
Il lupo
In natura, il gruppo di lupi è una famiglia composta da una coppia monogama di genitori e dai loro piccoli nati da uno a tre anni prima. Talvolta due o tre di queste famiglie vivono insieme. Durante le prime fasi della cura dei cuccioli, la coppia di genitori mostra una netta suddivisione dei compiti, con la femmina che rimane nella tana e allatta i cuccioli e il maschio che va a caccia, lontano dalla tana, e poi porta il cibo al resto della famiglia. I membri non riproduttori scelgono di rimanere con la coppia riproduttiva, invece che disperdersi.
L’elefante
Le femmine di elefante vivono riunite in piccoli gruppi famigliari molto solidi, basati su una coesione sociale fortissima. I maschi, invece, vivono separatamente o in piccoli gruppi poco stabili, scarsamente legati tra loro. La matriarca ha la responsabilità di una famiglia multigenerazionale composta da sei a dodici membri, che include la sua prole, le sorelle e la prole delle sorelle.
Il gallo rosso della giungla
Il gallo rosso della giungla (Gallus gallus) è il progenitore delle attuali galline. È un animale sociale che vive naturalmente in piccoli gruppi stabili, composti da un unico maschio dominante, che difende il territorio da diverse femmine e da altri maschi. Tutti si adoperano nelle svariate attività del gruppo, come il foraggiamento, il riposo e il lisciarsi le penne. Quando sono pronte per deporre le uova, le femmine lasciano il gruppo alla ricerca del luogo più appropriato ove nidificare. A differenza della maggior parte delle galline domestiche, che sono state allevate selettivamente per deporre le uova tutto l'anno, gli uccelli selvatici si riproducono e depongono principalmente in primavera. La femmina di gallo rosso della giungla depone 10-15 uova all'anno, con covate medie di 4- 6 pulcini. Dopo aver deposto le uova, la gallina si siede sul nido giorno e notte per tre settimane, e lo lascia solo una volta al giorno per trovare rapidamente cibo e acqua da bere. Quella è anche la sua unica opportunità per fare il tanto amato bagno di polvere.
Il tursiope
I tursiopi (Tursiops truncatus), cetacei appartenenti alla famiglia dei Delfinidi, vivono in società basate sulla creazione di relazioni flessibili. Tuttavia, molti individui mantengono legami stabili per lungo tempo: si tratta, ad esempio, di coppie di maschi adulti o di femmine adulte, di femmine imparentate o di madri coi propri piccoli, che possono anche rimanere insieme ben oltre il periodo di allattamento di 18-36 mesi.
Il leone
I leoni sono la specie più sociale della famiglia dei Felidi. Vivono in gruppi chiamati pride, composti in media da 15 esemplari: per lo più femmine imparentate, tra le quali non esiste alcuna gerarchia, la loro prole e qualche maschio. Spesso un pride occupa lo stesso territorio per generazioni. Le femmine hanno un ruolo attivo nella caccia e si impegnano nella difesa del territorio contro altre leonesse e i maschi estranei, noti per le tendenze infanticide.
Il cavallo
I cavalli vivono in una società sociale. I branchi sono formati da uno o due maschi, mediamente sei femmine e la prole. Tra i membri si sviluppano relazioni affiliative, volte al mantenimento della stabilità sociale e emotiva del gruppo che vive nello stesso territorio. Sin dai primi mesi di vita, i cavalli tendono a formare legami a due molto stretti: si parla proprio di legami simbiotici. Ogni soggetto del branco ha almeno un “compagno preferito”, che accetta volentieri nel proprio spazio personale e con cui passa la maggior parte del tempo. E poi, in ogni branco che si rispetti, ci sono le zie, cavalle con spiccate attitudini materne, equilibrate, apprensive e attente, che si prendono particolare cura dei puledri delle altre femmine.
Bibliografia
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