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18 Gennaio 2024
12:37

Gli ambienti che i cani odiano

L'ambiente può influenzare profondamente il benessere psicologico dei cani. Studi etologici e osservazioni hanno rivelato che alcuni ambienti possono generare stress, ansia o disagio nei cani. Vediamo quali sono.

Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nel mondo complesso delle emozioni e delle percezioni canine è fondamentale comprendere che l'ambiente in cui un cane si trova può influenzare profondamente il suo benessere psicologico. Molte osservazioni e alcuni studi etologici hanno mostrato come alcuni ambienti possano generare stress, ansia o disagio nei cani. La loro capacità di adattarsi a vari contesti non elimina la possibilità che certi luoghi siano per loro fonte di malessere.

Esaminiamo alcuni di questi ambienti, analizzando le ragioni alla base del loro disagio. Premettiamo: un ambiente mal tollerato da un individuo non è detto che lo sia per tutti i cani, cercheremo però qui di comprendere quei contesti che risultano sgradevoli per la maggior parte di loro.

Ambienti rumorosi

I cani hanno un udito molto più sviluppato rispetto a quello umano, rendendoli particolarmente sensibili ai rumori forti e improvvisi. Luoghi come cantieri, aree con traffico intenso o nei quali si tengono eventi particolari con fuochi d'artificio come matrimoni, feste di paese, Capodanno e così via possono causare stress e paura nei cani. Secondo uno studio pubblicato nel 2013 su “ScienceDirect”, l'esposizione a rumori forti può portare a comportamenti di paura anche a lungo termine nei cani.

Ambienti confinati e sovraffollati

Gli spazi ristretti o sovraffollati possono essere fonte di stress per i cani. Questo è particolarmente vero in ambienti in cui non hanno la possibilità di ritirarsi in un luogo tranquillo. La mancanza di spazio individuale può essere fonte, ancora una volta, di ansia e stress.

Per esempio un negozio, un bar, un ascensore, un centro commerciale possono tutti essere ambienti che i cani mal tollerano, anche se con una buona socializzazione possono aver imparato a sopportare certe situazioni sarebbe opportuno evitargli l’esposizione prolungata a determinati contesti, il più possibile, per non abusare della loro capacità di sopportazione e pazienza.

Ambienti con forti odori

I cani hanno un senso dell'olfatto estremamente sviluppato, come ben sappiamo; pertanto, ambienti con odori chimici forti, come negozi di vernici o aree industriali, possono essere molto sgradevoli per loro. Poi ci sono ambienti con aria inquinata da fumi più o meno densi, è sufficiente una stanza chiusa e poco arieggiata dove qualcuno stia fumando una sigaretta.

La stimolazione olfattiva eccessiva può portare a disagio e stress. Solitamente in questi casi il cane emette degli starnuti ripetuti nel tentativo di liberarsi la canna nasale dagli inquinanti e dalle sostanze irritanti. Anche un ambiente dove vi siano diffusi nell’aria profumi a base di alcool, smalto per unghie o lacca per capelli e simili, possono essere parecchio fastidiosi per il nostro cane. Ma anche l’odore di agrumi, che magari a noi piace tanto, per loro può essere parecchio fastidioso.

Pensiamo poi ai fumi di scarico delle automobili, magari nell’ora di punta in una qualunque metropoli, l’aria diviene irrespirabile. Teniamo anche conto che oltre all’olfatto enormemente sviluppato, i cani si trovano proprio all’altezza dei tubi di scappamento delle auto, cosa che certo non li agevola.

Ambienti con elevate temperature

Le alte temperature possono essere particolarmente difficili per i cani, soprattutto per quelli con folto sottopelo o problemi respiratori. Ambienti caldi e umidi possono aumentare il rischio di colpi di calore e disidratazione. Questa eventualità è molto influenzata dalle caratteristiche fisiche e morfologiche del cane, dalla razza o tipo d’appartenenza. Per esempio un Siberian Husky sarà molto meno a suo agio in una calda estate nelle regioni del sud Italia rispetto ad un Cirneco dell’Etna. I cani brachicefali – come Bulldog Francese, Bulldog, Boxer, Carlino – a causa della ridottissima canna nasale e delle labbra ipertrofiche che accumulano molta saliva avranno enormi difficoltà a ventilare favorendo il naturale scambio termico per abbassare la temperatura corporea.

Ma a prescindere dalla razza o dalla morfologia, i cani non possono sopportare che per pochissimi minut l’infernale caldo dell’abitacolo di un’automobile quando ci sono calde giornate estive. In quel caso la morte per asfissia sopraggiunge in pochissimo tempo. C’è poi da considerare la temperatura del suolo: un ambiente potrebbe divenire insopportabile per un cane proprio a causa di questa. Non dimentichiamo ce i nostri compagni poggiano le loro sensibili zampe sull’asfalto che nei giorni più caldi può arrivare a bruciare letteralmente i loro cuscinetti.

Ambienti instabili o in movimento

Alcuni cani possono trovare difficoltà in ambienti instabili o in movimento, come barche o veicoli di altro tipo. Questo disturbo è abbastanza diffuso: prende il nome di cinetosi o chinetosi, in pratica il mal d’auto, ma anche di treno, o mal d’aria. Può causare disorientamento, nausea e uno stato d’ansia e coinvolge gli organi deputati all’equilibrio.

Lo stato di malessere può avere differenti gradi di intensità, alle volte il cane presenta anche solo una lieve scialorrea (accumulo di saliva, in sostanza sbava) o una più abbondante già dopo pochi minuti di viaggio, fino ad arrivare all’affanno e al vomito. Ci sono diversi rimedi per questa condizione che possono alleviarla, se non curarla del tutto, che potrà suggerirvi il medico veterinario di fiducia.

L’ambulatorio veterinario e il toelettatore

Questi due ambienti possano essere fonte di stress: possono richiamare esperienze negative agli occhi del nostro cane, anche quando si sono prese tutte le cautele possibili da parte del medico veterinario e del toelettatore nell’accoglierlo positivamente. Questo può dipendere dai particolari odori rilasciati nell’ambiente da altri cani prima di loro, come per esempio i “feromoni dall’allarme” che possono generare ansia oppure a causa di rumori sconosciuti come quello di un soffiatore ad aria o di un fon.

Anche l’odore di disinfettanti o altre sostanze possono indisporre il nostro cane. A questo si aggiungono le manipolazioni necessarie alle varie pratiche, che per alcuni cani possono risultare particolarmente irritanti, anche quando condotte nel migliore dei modi, che sono intrinsecamente legate a quei particolari ambienti.

Ambienti reclusi ed isolati

I cani non amano stare reclusi e non aver la possibilità di muoversi ed esplorare. Per esempio essere rinchiusi in un box in canile o in una gabbia nel giardino di una villa sono luoghi che mal tollerano, soprattutto per periodi prolungati. Come anche lo stare legati ad una catena che ne limita il movimento.

Questa condizione è fonte di stress che poi si può manifestare in vari modi, per esempio con l’aumento della reattività e dell’irritabilità del cane. Dello stress e dei suoi effetti negativi ne abbiamo già parlato varie volte qui su Kodami.

Comprendere gli ambienti che possono causare disagio nei cani è essenziale per garantire il loro benessere. È importante osservare attentamente il comportamento del proprio compagno canino e evitare, quando possibile, situazioni che possono causargli stress o ansia. Un approccio sensibile e informato nei confronti di questo tema legato agli ambienti può contribuire significativamente alla salute emotiva e fisica del nostro compagno nel migliorare la nostra relazione con lui. Prevenire attraverso esperienze positive, aumentare il suo bagaglio di conoscenze e non dare per scontato che se un ambiente particolare non ci infastidisce, o non ha mai infastidito un altro cane di nostra conoscenza, non possa avere effetti negativi sul nostro compagno. Ogni individuo è a sé stante, non dimentichiamolo.

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Luca Spennacchio
Istruttore cinofilo CZ
Ho iniziato come volontario in un canile all’età di 13 anni. Ho studiato i principi dell’approccio cognitivo zooantropologico nel 2002; sono docente presso diverse scuole di formazione e master universitari. Sono autore di diversi saggi.
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