I maestosi albatros sono gli animali simbolo indiscusso dell'amore eterno e romantico. Imponenti ed eleganti, questi uccelli marini trascorrono la maggior parte della loro esistenza volando in oceano aperto, ma quando arriva il momento di metter su famiglia, ritornano sempre dal proprio amato partner, con cui possono trascorre anche oltre 50 lunghi anni di vita di coppia. Quando poi la femmina depone il suo unico uovo, in media ogni due anni, entrambi i genitori si alternano per covarlo e mentre uno dei due è sul nido l'altro affronta lunghi viaggi in mare aperto alla ricerca di cibo anche per il proprio partner.
Chi resta sul nido affronta perciò lunghi e rischiosi periodi di digiuno e dipende in tutto e per tutto dal ritorno del proprio fedele compagno. Ma secondo un nuovo studio condotto dall'Università di Liverpool, gli albatros urlatori che fanno coppia con partner più anziani riducono la durata delle uscite in mare per far sì che il proprio compagno resti meno tempo senza cibo. I risultati pubblicati sulla rivista Ecology and Evolution, dimostrano quindi che questi uccelli marini sono in grado di valutare le condizioni, le caratteristiche e i limiti del proprio partner, rimodulando di conseguenza la durata dei viaggi in mare aperto.
Per scoprirlo, i ricercatori hanno monitorato il comportamento e le uscite in mare di 71 coppie di albatros urlatore (Diomedea exulans) che nidificano nel remoto arcipelago sub-antartico di Crozet, nel bel mezzo delle fredde acque dell'Oceano Indiano meridionale. Grazie a dei piccoli dispositivi installati sulle zampe degli uccelli, è stato possibile misurare quanto tempo ogni individuo trascorreva in mare, così da poter incrociare questi dati con altre informazioni già note sugli individui come età, personalità o durata della vita di coppia.
Gli albatros urlatori sono infatti tra gli uccelli che possiedo il più lungo periodo di incubazione delle uova, che dura in media ben 78 giorni. E quando uno dei due futuri genitori è in mare per cercare cibo, ci resta mediamente circa 12 giorni, un periodo decisamente lungo che gli individui più anziani che aspettano al nido potrebbero non riuscire a superare facilmente. Ma dall'analisi effettuata dai ricercatori, è però emerso che gli uccelli con partner più in là con gli anni, tornavano al nido molto prima rispetto a chi faceva coppia con esemplari più giovani.
Erano infatti solamente due le variabili che influenzavano significativamente la durata dell'uscite in mare: l'età avanzata del partner e la personalità più audace. I ricercatori studiano questa colonia di albatros urlatori dal 1966 e conoscono molto bene anche le personalità dei singoli individui, che svolgono un ruolo chiave persino nei divorzi: ai maschi timidi succede infatti più spesso. Secondo gli autori, gli uccelli sono quindi in grado di calcolare in qualche modo quanto tempo il proprio partner può resistere senza cibo proprio poiché gli individui più anziani potrebbero avere maggiori difficoltà a sopportare lunghi periodi di digiuno.
Tutto ciò alla fine avvantaggia entrambi i genitori, che fanno affidamento l'uno sull'altro per allevare i loro piccoli e per quando questo comportamento tanto premuroso possa sembrare un atto di puro romanticismo, i ricercatori tendono a smorzare gli entusiasmi. Mantenere in vita e in salute il proprio partner (che può vivere anche oltre 70 anni come Wisdom, l'uccello più anziano del mondo) è l'unico modo per assicurarsi che i propri figli arrivino all'età adulta ed è perciò nel proprio egoistico interesse prendersi cura anche del tuo compagno o della tua compagna.
Questo studio potrebbe rivelarsi molto importante per comprendere ancora meglio le dinamiche di coppia e le capacità di resilienza in questa specie, permettendo così di tutelarla in maniera più efficace. Come altri albatros e uccelli marini, infatti, anche quello urlatore rischia seriamente l'estinzione a causa delle catture accidentali in ami e reti da pesca e dell'inquinamento da plastica. Il alcune specie è stato stimato un declino numerico addirittura di circa il 5-10% ogni anno.