I tanto temuti o amati serpenti possono indossare alcuni degli abiti più colorati e sgargianti dell'intero guardaroba del regno animale. Anche se alcuni di questi eccezionali predatori sembrano cromaticamente monotoni, quando ci imbattiamo improvvisamente in serpenti a strisce gialle e rosse o elegantemente vestiti a righe bianche e nere ci viene da chiederci: ma come mai sono così vistosamente colorati? Non dovrebbero essere mimetici per nascondersi dalle loro prede? Scopriamo quindi insieme quali sono le specie di serpenti più colorate al mondo e perché sono così smaglianti.
Il colore nel mondo animale è una forma di comunicazione molto chiara ed efficace. Alcuni hanno evoluto colorazioni decisamente evidenti e sgargianti come segnale di "allerta" per eventuali predatori. Un modo per dire «Ehi, stai alla larga! Sono tossico e letale!» oppure «Guarda che ho un sapore davvero orribile, non ti conviene mangiarmi!». I naturalisti definiscono questi colori d'avvertimento aposematici e anche se gli animali non lo sanno che si chiamano così, hanno imparato a "sfruttarli" molto bene, perché funzionano quasi sempre.
Alcuni infatti fanno i furbi e anche se non sono tossici o pericolosi fanno finta di esserlo imitando i colori, a volte anche gli stessi comportamenti, di un'altra specie davvero velenosa, così da ottenere lo stesso risultato col minimo sforzo. È il caso per esempio esempio del serpente del latte o falso corallo (Lampropeltis triangulum), una specie totalmente innocua, che possiede però la stessa colorazione del vero corallo velenoso (Micrurus fulvius), tant'è che non è molto facile distinguerli.
Un'altra funzione molto importante del colore è invece il corteggiamento: esibirsi mostrando con fierezza colori vivaci a un potenziale partner può essere un buon modo per convincerlo a stare insieme e a mettere su famiglia. Ma essere così evidentemente colorati quando devi inseguire il tuo pasto (tra l'altro senza nemmeno zampe!) può rappresentare un problema. Proprio per questo la maggior parte dei serpenti più colorati – quando non si camuffano con l'ambiente in cui vivono – preferiscono strategie di caccia basate sull'imboscata e si nascondo alla vista tra le rocce o la vegetazione in attesa della loro prossima preda.
Ma scopriamo ora quali sono e come vivono alcuni dei serpenti più colorati tra tutti.
Il serpente del latte o falso corallo
Il serpente del latte o falso corallo (Lampropeltis triangulum) è uno di quei "imbroglioni" che imitano i colori di avvertimento aposematici di altre specie, in questo caso il vero corallo velenoso (Micrurus fulvius). Vive in un'ampia area che va dal Nord al Sud America ma la sua colorazione ingannevole nasconde un piccolo "errore" di copia. L'alternanza de giallo, del rosso e del nero non segue esattamente la stessa sequenza del vero corallo e per riconoscerlo ed evitare dolorosi incidenti esistono alcune simpatiche filastrocche:
- «Nero su giallo, serpente corallo; Rosso su nero, non è quello vero».
- «Da rosso a nero è libero il sentiero, da rosso a giallo di sicuro è un corallo».
La vipera Atheris hispida
Atheris hispida è una specie di vipera endemica dell'Africa centrale con un aspetto davvero singolare. Le sue squame dorsali carenate sono molto appuntite e gli donano un aspetto "spinoso" inconfondibile. Se a queste aggiungiamo la colorazione di base gialla, gli occhi scuri e profondi e alcune delle "spine" elegantemente tinte di nero, tutto ciò fa di questa vipera velenosa uno dei serpenti più belli e appariscenti di tutti.
Il serpente volante del paradiso
Il serpente volante del paradiso (Chrysopelea paradisi), oltre ad avere un nome bellissimo, è una specie leggermente velenosa che vive nel sud-est asiatico. Il suo colore di base è il nero ma la sua pelle è ricoperta da tanti piccoli punti che possono avere colorazioni diverse: verde, giallo, rosso o tutti e tre insieme. Oltre alla sua splendida livrea, questo serpente possiede anche un altro talento decisamente particolare e facilmente intuibile dal nome: può "volare". È in grado di appiattire il suo corpo come un nastro e planare da un albero all'altro coprendo fino a 10 metri in orizzontale.
Il serpente della vite o serpente liana verde
Il serpente della vite, conosciuto anche come serpente frusta verde (Ahaetulla nasuta), vive insieme ad altre specie simili nelle foreste dell'Asia meridionale. La sua colorazione verde brillante – quasi fluo – lo aiuta a camuffarsi tra le foglie, ma sulla sua pelle sono presenti anche piccole squame bianche e nere che formano un curioso disegno simile a quello di una scacchiera. Un'altra particolarità di questa specie è invece il muso estremamente appuntito, che gli è valso anche il soprannome in inglese di serpente frusta dal naso lungo.
Il serpente giarrettiera
Il serpente giarrettiera (Thamnophis sirtalis) è molto sensibile alle variazioni della temperatura ambientale. La disponibilità di tane è pertanto un elemento fondamentale del suo ambiente. Queste tane si trovano nel terreno in corrispondenza di aperture, ad esempio tra le radici degli alberi, nelle rocce scistose o nelle tane di altri animali. I serpenti scelgono occasionalmente anche altri luoghi umidi e sicuri per trascorre l’inverno, come le cantine e gli scantinati delle persone, i canali sotterranei e le vecchie cisterne. Centinaia, e talvolta migliaia, di serpenti migrano in una stessa tana per trascorrere tutti insieme l'inverno.
Il serpente ad anelli Diadophis punctatus
Il serpente Diadophis punctatus, conosciuto anche come serpente ad anelli o dal collo ad anello, vive in Centro e Nord America. Sono predatori prevalentemente notturni e sotto la colorazione scura del dorso nascondono un ventre rosso-arancio brillante davvero impressionante. Anche il "collare" alla base della testa richiama questa colorazione vistosa e quando si sente minacciato, arriccia la coda mostrando il ventre e tutto il suo splendore.
Il krait testa rossa
Il krait dalla testa rosso (Bungarus flaviceps) è un serpente velenoso diffuso in diverse regioni umide dell'Asia meridionale. La sua colorazione è davvero peculiare: sia la testa che la coda sono rosso brillante, mentre il resto del corpo è grigio-nero o bluastro. Sono notturni e parzialmente acquatici e anche se il loro veleno sembra essere molto tossico, sono rettili piuttosto docili e raramente arrivano a mordere l'uomo.
Serpente gatto dagli anelli gialli
Il serpente gatto dagli anelli gialli o delle mangrovie (Boiga dendrophillia) ricorda molto i colori d'avvertimento delle vespe o dei calabroni: il giallo e il nero. È diffuso in India, Indocina, Filippine e Indonesia e può superare i due metri di lunghezza. Preda abitualmente uccelli, mammiferi e altri serpenti, anche velenosi, che vivono tra le mangrovie e spesso morde anche l'uomo. Non è letale solitamente, ma proprio perché spesso si nasconde tra la fitta vegetazione spesso non vedendolo, gli umani si avvicina troppo finendo per essere morsi.