Possono sembrarci animaletti teneri e indifesi ma in realtà certe volte le piccole dimensioni di alcuni mammiferi sono un fondamentale adattamento per la sopravvivenza, a differenza di quello che siamo abituati a pensare.
In natura, d'altronde, sopravvivono i più adatti e non i più forti, ed i nostri antenati proto-mammiferi lo "sapevano" bene: discendiamo da piccoli mammiferi notturni sopravvissuti 65 milioni di anni fa all'estinzione dei giganteschi dinosauri che un tempo dominavano il mondo. Ma chi sono attualmente i mammiferi più piccoli del mondo? Scopriamo insieme le specie più piccole conosciute.
Uistitì pigmei
Partiamo dai nostri parenti più prossimi: qual è la specie di scimmia più piccola al mondo? Questo record è detenuto dall'uistitì pigmeo (Cebuella pygmaea) una scimmia del "Nuovo Mondo" di appena 100 grammi di peso, riuscendo ad entrare nel palmo di una mano.
Diffuse nel nordovest dell'Amazzonia, grazie alla loro taglia estremamente piccola possono raggiungere le punte di rami inaccessibili ad altri animali più grandi e quindi nutrirsi in relativa tranquillità e col minimo rischio di competizione con altre specie per il cibo. Sebbene possano nutrirsi di frutta ed insetti, la loro dieta si basa principalmente su linfa e gommoresina di varie piante che ricavano incidendo la corteccia coi denti incisivi inferiori e leccando gli essudati e a volte catturando eventuali insetti sopraggiunti per nutrirsi anch'essi dello stesso cibo.
Lemuri-topo
Estendendo invece la competizione anche ai lemuri, il premio dei primati più piccoli del mondo passa ai lemuri-topo del Madagascar (genere Microcebus). Nel giro di vent'anni le specie ascritte a questo genere sono passate da 8 a 25.
Il più piccolo lemure topo è il microcebo di Madame Berthe (Microcebus berthae) di appena nove centimetri di lunghezza e sessanta grammi di peso. Purtroppo la specie è a rischio critico d'estinzione: la principale minaccia è la deforestazione e il degrado dell'habitat dovuto all' "agricoltura taglia e brucia", al disboscamento illegale e alla produzione di carbone. L'Area Protetta Menabe-Antimena è stata istituita per proteggere la foresta di Kirindy e le aree circostanti, unico luogo dove è possibile ritrovare la specie.
Gatti rugginosi
Il felino più piccolo del mondo è il gatto rugginoso (Prionailurus rubiginosus), diffuso in India e Sri Lanka. Misura tra i 35 ed i 48 centimetri e può arrivare a pesare 1,6 chili. Pensate per confronto che un gatto domestico pesa in media tra i 2,5 e i 4,5 chili e misura da 46 a 51 centimetri.
Donnole
Per quanto riguarda invece l'ordine dei carnivori, il mammifero carnivoro più piccolo al mondo è la donnola (Mustela nivalis) piccolo mustelide lungo massimo trenta centimetri diffuso in tutto l'emisfero boreale. Nonostante le sue ridottissime dimensioni, si racconta che la donnola potesse uccidere il basilisco, animale leggendario dalle fattezze di una grossa e mostruosa lucertola.
Vaquita
Tra i cetacei, il più piccolo al mondo è la vaquita (Phocoena sinus) o "piccola vacca", piccola focena endemica della Baja California in Messico. Le femmine di questa specie sono solitamente più grandi dei maschi e possono arrivare a 150 centimetri, mentre i loro compagni non superano i 140 centimetri di lunghezza. Sembra che deterrà questo record ancora per poco: secondo i ricercatori rimangono poco più che dieci esemplari in natura.
Traguli del Vietnam
Tra gli erbivori artiodattili, i traguli del Vietnam (Tragulus versicolor) sono dei minuscoli ungulati simili a cervi in miniatura lunghi meno di 50 centimetri, ed infatti in inglese sono chiamati anche mouse-deer cioè "cervi topo", sebbene non siano propriamente dei cervidi.
Il vero cervide più piccolo al mondo è invece il pudu settentrionale (Pudu mephistophiles) lungo in media 65 centimetri, che abita le praterie montane delle Ande tra i 2000 e i 4000 metri di altitudine.
Opossum pigmei
Il genere Cercartetus comprende quattro specie di minuscoli marsupiali noti come opossum pigmei. Questi animaletti sono noti anche come opossum ghiri, poiché sono tra i pochi marsupiali che vanno in letargo e ricordano inoltre i ghiri nella forma generale del corpo. In inverno, gli opossum pigmei si appallottolano, si coprono gli occhi con le orecchie ed entrano in torpore, o letargo temporaneo. Durante questo periodo, la loro temperatura corporea ed il loro metabolismo si riducono in modo da risparmiare preziose energie, consumando le riserve di grasso immagazzinate nella coda.
Come i loro cugini più grandi, gli opossum pigmei sono notturni e usano la coda per appendersi a testa in giù dagli alberi. Si trovano in Australia, Papua Nuova Guinea e Indonesia.
Il rappresentante più piccolo di questo gruppo è l'opossum pigmeo della Tasmania (Cercartetus lepidus) che pesa appena 7-10 grammi, è lungo sette centimetri, con una coda altrettanto "lunga".
Ma di cosa si nutre un animale così piccolo? Gli opossum pigmei della Tasmania sono onnivori, e si nutrono di insetti, ragni, piccole lucertole, nettare e polline, soprattutto di quelli di piante del genere Banksia ed Eucalyptus. La sua capacità di raccogliere il polline senza danneggiare il fiore ospite ne fa un ottimo impollinatore di alcune specie vegetali.
Talpe toporagno
La talpa toporagno americana (Neurotrichus gibbsii) è la specie più piccola di talpa al mondo, diffusa nel nordovest degli Stati Uniti fino al Canada, unico membro vivente del genere Neurotrichus. È anche conosciuta come la talpa toporagno di Gibb, e nonostante il nome comune, non è strettamente imparentato con i toporagni (famiglia Soricidae) anche se li ricorda vagamente. Pesa circa dieci grammi, come due monete da venti centesimi e misura dieci centimetri coda compresa.
Come altre talpe, ha un muso lungo con una punta appiattita e unghie affilate e appuntite sulle zampe, utilissime per scavare. Tuttavia, a differenza dei suoi parenti talpa che trascorrono la maggior parte della loro vita a scavare tunnel sotterranei, la talpa toporagno americana può spesso essere trovata alla ricerca di cibo in superficie ed è anche in grado di arrampicarsi sui cespugli per cacciare gli insetti.
Gerboa pigmei del Baluchistan
Il gerboa pigmeo del Baluchistan (Salpingotulus michaelis) è un roditore della famiglia dei dipodidi endemico del Pakistan. Questo animale è divenuto famoso nel 2010 grazie ad un video caricato su YouTube che ha riscosso un discreto successo. Il gerboa in effetti sembra uno strano incrocio tra un topo e un canguro microscopico. È proprio per questa somiglianza che i membri della sua famiglia sono detti "topi saltatori".
Esclusa la lunga e sottile coda che può misurare anche 9 centimetri, il corpo di questo roditore non supera i cinque centimetri di lunghezza, rendendolo il roditore più piccolo al mondo.
Esistono venticinque specie diverse di gerboa diffuse in Asia centrale e in Cina. Il gerboa dell'Eufrate dalle orecchie lunghe (Allactaga euphratica) è una specie così amata in Afghanistan che il governo ha dedicato un francobollo al roditore nel 1989.
Mustioli
Ed eccoci finalmente ad una specie nostrana, il mustiolo (Suncus etruscus) il cui epiteto specifico è un chiaro riferimento alle sue origini.
Il mustiolo pesa appena due grammi, meno di una moneta da un centesimo di euro. Il suo corpo lungo da 3,6 a 5,2 centimetri è ricoperto di un pelame serico, sottilissimo, di colore tra il grigio e il bruno rossastro, più chiaro sotto al ventre che sul dorso.
Nonostante le dimensioni, questo piccolo toporagno ha un enorme appetito, mangiando regolarmente fino al doppio del proprio peso corporeo ogni giorno (come se un uomo adulto mangiasse 150 chili di cibo). Ha anche una frequenza cardiaca incredibilmente veloce, producendo fino a 25 battiti al secondo o 1.500 battiti al minuto. In confronto, il cuore umano batte in media 72 battiti al minuto. I toporagni etruschi preferiscono vivere in campi umidi ed erbosi e sono diffusi dall'Europa meridionale e dal Nord Africa, attraverso parti del Vicino Oriente e della penisola arabica, dell'Asia centrale e dell'Asia meridionale.
Pipistrelli calabrone
Ma i mammiferi più piccoli in assoluto sono i pipistrelli calabrone (Craseonycteris thonglongyai) anche noti come pipistrelli farfalla, una specie di minuscoli chirotteri tailandesi, lunghi tra i 29 e i 33 millimetri. In effetti alcuni imenotteri come il maestoso calabrone gigante asiatico (Vespa mandarinia) possono essere di gran lunga più grandi di questi pipistrelli.
Scoperta dallo zoologo thailandese Kitti Thonglongya nel 1974, è anche conosciuto come il pipistrello dal naso di maiale di Kitti per via del suo muso rosa simile a un maiale.