Giulietta è un'ara gialloblu (Ara ararauna) che vive in libertà nei cieli di Rio de Janeiro, la seconda città più grande del Brasile, e quasi tutti i giorni va a trovare le altre are ospitate al BioParque do Rio, a São Cristóvão. Secondo i guardiani dello zoo lo fa da circa 20 anni, e sono stati proprio loro a chiamarla come la protagonista della tragedia di William Shakespeare. Con tutta probabilità si tratta dell'unico esemplare rimasto libero in città, anche se un tempo i cieli di Rio erano pieni di stormi chiassosi, scomparsi però da un bel po' di tempo. Secondo il biologo Marcelo Rheingantz della Federal University of Rio de Janeiro, gli ultimi avvistamenti accertati nei pressi di Rio risalirebbero addirittura al 1818.
Giulietta quasi tutte le mattine arriva in volo, si posa sulla voliera, e interagisce con gli altri pappagalli attraverso la recinzione. C'è chi crede sia alla ricerca di un compagno per la vita e chi sostiene che invece soffra di solitudine e voglia solo un po' di compagnia. Le are gialloblu, infatti, sono una specie altamente sociale, che vive in gruppi molto numerosi e forma coppie monogame che possono durare per tutta la vita. La solitudine di Giulietta è quindi piuttosto comprensibile, anche se in realtà nessuno conosce davvero il suo sesso. Le are non hanno dimorfismo sessuale, e non è possibile capire se si tratta di un maschio o una femmina semplicemente osservando il piumaggio, solo il test del DNA può stabilirlo con certezza.
A ogni modo la storia d'amore impossibile tra Giulietta e il suo Romeo sta attirando molta l'attenzione sullo stato di conservazione di questi grossi e colorati pappagalli. Anche se hanno una distribuzione piuttosto vasta, che comprende buona parte delle foreste e delle pianure di Centro e Sud America, le popolazioni di are in natura sono in costante calo. La loro bellezza le ha rese da tempo popolari animali da compagnia un po' in tutto il mondo, e questo le rende bersagli piuttosto appetitosi per trafficanti e bracconieri.
Romanticismo a parte non si conosce la reale provenienza di Giulietta. Considerando che le are sono da tempo scomparse da Rio, e che le popolazioni selvatiche più vicine sono distanti centinaia di chilometri, è altamente probabile che sia un esemplare fuggito o liberato dalla cattività. La sua solitudine però non durerà ancora a lungo, è infatti previsto un importante progetto di reintroduzione e ricostruzione degli ecosistemi chiamato Refauna. Le are allevate proprio al BioParque saranno liberate nel vicino parco nazionale della foresta di Tijuca entro la fine del 2022, e così Giulietta e le altre are potranno presto tornare a volare libere e numerose anche a Rio de Janeiro.