Trovata agonizzante in un terreno agricolo di Cerignola, in Puglia, praticamente immobile e con tutti i sintomi di un avvelenamento: una giovane lupa, circa 8 mesi d’età, che è stata fortunatamente notata in tempo da due agricoltori che hanno attivato la macchina dei soccorsi.
Il ritrovamento risale allo scorso lunedì. Gli agricoltori hanno individuato l’animale riverso sul terreno in contrada Santo Stefano e hanno subito capito che era necessario intervenire per evitare il peggio. Hanno quindi allertato la Polizia Locale, i volontari dell’associazione "Gli amici di Balto" e il veterinario Michele Buttiglione, che hanno trasferito la lupa nei laboratori della Asl per stabilizzarla. L’animale è stato quindi affidato alle cure dell’Osservatorio Faunistico Regionale di Bitetto, centro di recupero di fauna selvatica in cui resterà sino a quando le sue condizioni non saranno sufficientemente buone da poter essere reimmessa in natura.
Resta ora da chiarire che cosa la lupa abbia ingerito: tra le ipotesi c’è che si sia trattato di diserbante, forse mescolato deliberatamente a carne per creare delle polpette killer proprio per prendere di mira i lupi, sempre più presenti nelle campagne intorno a Cerignola anche alla luce dell'alto numero di cinghiali. Non è escluso, però, che possa in qualche modo avere assunto del veleno in modo indiretto, ma saranno le analisi condotte dagli esperti dell’Osservatorio a fare chiarezza.
«Abbiamo avuto l’onore di avvicinarci a questo animale meraviglioso, che si è lasciato manipolare perché impossibilitato a difendersi – hanno detto i volontari dell’associazione Amici di Balto – Probabilmente ha ingerito del veleno, direttamente o indirettamente, per mano di chi abbandona rifiuti o liquami nocivi in giro. Questa volta è toccato alla lupa l’avvelenamento. Ricordiamo che i lupi sono i predatori naturali dei cinghiali. In questo naturale equilibrio sarebbe buona cosa se l’uomo non si intromettesse».