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17 Aprile 2023
10:31

Giovane istrice muore investito, l’appello di Enpa: «Guidate piano, non siamo i padroni del bosco»

Un giovane istrice è stato investito da un'auto in Liguria. L'impatto gli ha causato la rottura della colonna vertebrale, con la conseguente sofferta decisione della veterinaria dell'Enpa di Genova di porre fine alle sue sofferenze procedendo con l'eutanasia.

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«Purtroppo non tutte le storie hanno un lieto fine ed è quello che è accaduto a questo giovane istrice recuperato in Val D'Aveto». Inizia così una nota dell'Enpa di Genova pubblicata sui social dopo l'investimento mortale di un giovane d'istrice in Liguria. «Non smetteremo mai di ricordarvi di guidare piano, specialmente la notte – è l'appello dell'ente – perché noi non siamo padroni del bosco ma semplici ospiti come altri esseri viventi».

Il giovane esemplare aveva circa un anno e non ha potuto evitare lo scontro diretto con un'auto. Risultato? Colonna vertebrale spezzata. I volontari del Centro recupero animali selvatici di Campomorone, gestito dall'Enpa di Genova, sono andati a prelevarlo ma le sue condizioni sono apparse subito gravi: le zampe posteriori erano paralizzate e l'animale mostrava segni di grande sofferenza. «Abbiamo fatto tutto il possibile – continuano gli operatori del Cras – ma le lastre radiografiche non hanno lasciato nessuna speranza, paralisi irreversibile».

La veterinaria ha tentato il tutto e per tutto prima di dover prendere la difficile ma necessaria decisione di procedere con l'eutanasia per porre fine al suo dolore: «È stata una scelta difficile perché noi lottiamo sempre fino all'ultimo – concludono dall'Enpa – affinché gli animali loro possano guarire e tornare a vivere sani in libertà. Una giovane vita spezzata solo perché non si capisce che bisogna rispettare il mondo che ci circonda, avere più attenzione per le altre creature. La sofferenza per lui è finita ma facciamo che non accada più: guidate con prudenza».

La popolazione di istrice (Hystrix cristata) in Liguria è in continuo aumento e dal Sud dello stivale si sta spostando nelle zone settentrionali allargando il suo areale fino al confine con la Francia. Come spiega l’IUCN, Unione mondiale per la conservazione della natura, che lo considera a basso rischio estinzione, popola principalmente ecosistemi agro-forestali della regione mediterranea, ma lo si può ritrovare anche nelle grandi aree verdi situate all'interno delle città, proprio perché vicine a zone provviste di abbondante vegetazione. Soprattutto le rive dei corsi d'acqua e le siepi costituiscono importanti corridoi naturali, e sono utilizzati come vie di espansione. A metterne a rischio la sopravvivenza sono principalmente il bracconaggio (la carne di istrice è considerata commestibile) e, come nel caso recente, gli incidenti, e anche la caccia indiscriminata per i danni provocati alle colture.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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