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14 Marzo 2022
14:12

Giornata nazionale del paesaggio a Pompei: conoscere la biodiversità del Parco archeologico

Il 14 marzo in occasione della Giornata nazionale del Paesaggio il Parco archeologico di Pompei presenta due nuovi progetti per le sue aree verdi e la fauna che le abita.

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Bosco Piazza Anfiteatro
Il bosco di Piazza Anfiteatro, Pompei

Il 14 marzo si celebra la Giornata nazionale del Paesaggio istituita dal Ministero della Cultura allo scopo di «sensibilizzare i cittadini sulle tematiche legate al paesaggio». Per lungo tempo, e fino alla recente riforma che ha inserito esplicitamente ambiente e animali in Costituzione, nella valorizzazione del paesaggio erano ricomprese anche attività di tutela della fauna e dell'ecosistema.

Anche se oggi i temi quali animali, ambiente e biodiversità sono destinatari iniziative specifiche, questa ricorrenza conserva la sua originaria vocazione. Lo confermano le attività proposte dai tanti attori istituzionali che hanno scelto di aderire alla celebrazione valorizzando il paesaggio e i suoi abitanti animali. Tra questi c'è il Parco archeologico di Pompei che ha scelto di festeggiare promuovendo due eventi: la rinascita del vivaio della casa di Pansa, e la realizzazione del bosco di Piazza Anfiteatro.

L'importantissimo legame tra Pompei e la sua fauna era stato già valorizzato e raccontato da Kodami in un video reportage esclusivo dedicato alla relazione tra uomini e animali nella società antica. Attraverso i numerosi affreschi e mosaici delle domus romane, infatti, ci sono giunte testimonianze del millenario rapporto con cani, gatti, galline e cavalli, e anche della fascinazione esistente all'epoca per esemplari esotici come leoni e coccodrilli.

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Inoltre, sappiamo che anche in tempi recenti i gatti si sono fatti "custodi" dei tesori emersi durante gli Scavi.

Il bosco della casa di Pansa «offrirà nuovi percorsi, siti di nidificazione e riparo per la fauna selvatica, punti di osservazione. Il tutto, quindi, nel rispetto di regole filologiche della storia e dell’archeologia». Questo legame tra Pompei e i suoi animali prosegue nella contemporaneità e continua a rinsaldarsi attraverso questo nuovo progetto in favore dell'avifauna. Il programma di imboschimento del Parco archeologico, avviato da alcuni mesi consentirà, tra il 2022 e il 2024, di piantare più di 6.000 tra alberi e arbusti in nuove aree boscate nella corona verde che cinge Pompei.

L'intervento è partito dal Bosco di Porta Anfiteatro e con il suo progredire permetterà di creare nuovi punti di nidificazione per gli uccelli, un nuovo tassello chiave del «piano di valorizzazione della biodiversità degli oltre 50 ettari del patrimonio verde al di fuori delle mura della città antica». Protagonisti dell'intervento lecci, platani, tamerici, olmi, querce.

Questo progetto, fa sapere il Parco, è stato reso possibile attraverso la collaborazione pubblico-privata con il supporto di Arbolia, società creata da Snam e Cassa Depositi e Prestiti per sviluppare progetti di riduzione e assorbimento delle emissioni di CO₂.

Vivaio Casa di Pansa, Pompei
Il Vivaio della Casa di Pansa, Pompei

Oltre al bosco, il Parco archeologico presenta in occasione in anteprima il nuovo Vivaio di Pompei, nel giardino della Casa di Pansa, che diventerà un centro di produzione per molte specie della flora pompeiana «difficilmente reperibili in altri vivai, rarità botaniche, specie antiche coltivate secondo le tecniche in uso nell’antica Pompei», fa sapere il Parco.

Con la guida del funzionario Paolo Mighetto e del giardiniere d’arte di Pompei Maurizio Bartolini, i visitatori potranno scoprire le ollae pertusae, fedeli riproduzioni dei vasi che gli antichi utilizzavano per coltivare le piante, le legature di salice dei pali tutori per la collezione di rose antiche, la balaustra in canne di fiume realizzata con la tecnica attestata dai dati di scavo e dalle pitture di giardino, e tanto altro ancora.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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