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29 Luglio 2023
11:16

Giornata mondiale della tigre: la storia di Charlota e perché è ancora necessario preservarle

Four Paws ha portato in salvo un cucciolo di tigre bianca dalla Repubblica Ceca al suo santuario in Germania. WWF ha collaborato con il Bhutan in un progetto che ha visto, in 8 anni, un aumento del 27% di esemplari che oggi sono 131 in tutto il paese: 25 in più dal 2015 ad oggi.

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Giornalista
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la tigre Charlota in salvo dalla Repubblica ceca alla Germania (credits:FourPaws)

Un cucciolo di tigre bianca salvato dal commercio illegale di animali selvatici nella Repubblica Ceca trova una nuova casa in Germania e le nuove stime, tutte positive, della crescita del 27% della tigre del Bhutan secondo il National Tiger Survey Report del 2021-2022 sono le buone notizie che celebrano la Giornata mondiale della Tigre che, come ogni anno, si celebra il 29 luglio.

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La tigre Charlota, bianca e bellissima, ieri è arrivata sana e salva al TIERART Wild Animal Sanctuary in Germania. Gestito da Four Paws, il santuario ospita e cura numerosi animali selvatici autoctoni come volpi, tassi, gatti selvatici, lepri o ricci e che nel 2021ha inaugurato il primo rifugio per linci orfane. Per arrivarci ci sono volute dodici ore di viaggio direttamente dalla Repubblica ceca dove era stata confiscata dalle autorità a un privato che aveva pubblicato dei video sui social media. È stata temporaneamente ospitata e curata in uno zoo locale.

Charlota è solo una delle migliaia di grandi felini che ogni anno sono vittime del commercio illegale in Europa. Con la differenza che Charlota è bianca e le tigri bianche sono spesso allevate di proposito perché, sulla bilancia del mercato clandestino di animali esotici e selvatici, valgono molto. Pur appartenendo alla stessa specie di tigri leoni dalla classica colorazione bruna, infatti, le tigri bianche devono la loro pelliccia ad una rara mutazione recessiva e non ad albinismo,  contrariamente a quanto si crede. Rare nei loro habitat naturali, in cattività hanno un valore molto alto e questo spinge gli allevatori a incrociare di proposito gli animali portatori della mutazione recessiva in modo da ottenere una prole sempre più sfruttabile commercialmente.

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«Purtroppo, – spiega Four Paws – questa pratica comporta spesso l'incrocio tra consanguinei, che influisce sulla salute e sul benessere degli animali. Di conseguenza, le tigri bianche e i leoni in cattività soffrono spesso di anomalie di crescita, come gli occhi sbarrati, come nel caso di Charlota».

La tigre bianca é considerata più preziosa per il commercio illegale

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Il trasferimento di Charlota (credits:FourPaws)

Rilassatissima, senza segni evidenti di stress, curiosa e giocherellona. Così il rescue team di Four Paws che l’ha portata in salvo in Germania descrive la giovane tigre. «Quando l'abbiamo liberata nel recinto interno, Charlota non ha perso tempo a esplorare il suo nuovo ambiente, immergendosi nel gioco con gli arricchimenti forniti. In pochi minuti, sembrava aver ridisegnato l'intero recinto, dimostrando la sua eccitazione e soddisfazione. Oggi è stata liberata nel suo bellissimo recinto temporaneo all'aperto, un momento molto speciale per tutti. Non potremmo essere più felici di assistere alla sua gioia e al suo entusiasmo».

L’operazione è stata il frutto di una collaborazione tra l'organizzazione mondiale per la protezione degli animali FOUR PAWS e il Ministero dell'Ambiente ceco. Nel 2022, dopo che il proprietario aveva pubblicato dei video sui social media, le autorità ceche preposte all'applicazione della CITES hanno scoperto la detenzione illegale. Dall’indagine che ne era nata si era arrivati al sequestro del cucciolo di tigre  mentre è ancora in corso un procedimento legale per verificarne la provenienza. Attualmente, infatti, è legale tenere una tigre nella Repubblica Ceca solo con una documentazione adeguata che dimostri l'origine legale e l'acquisizione dell’esemplare.

Charlota è stata quindi trasferita temporaneamente dallo zoo di Hodonín tramite trasporto su strada. Poiché lo zoo era solo una soluzione temporanea per il cucciolo di tigre, le autorità ceche hanno chiesto a FOUR PAWS di prendersi cura dell'animale. Per garantire il suo benessere, un veterinario della fauna selvatica l'ha accompagnata durante il viaggio. «Siamo lieti che Charlota sia arrivata sana e salva nella sua nuova casa in Germania, dove ora riceverà tutte le cure necessarie e crescerà in un ambiente che favorisce i comportamenti naturali delle tigri – commenta Josef Pfabigan, direttore generale di Four Paws. – Gli animali selvatici non appartengono ai cortili o alle case private. Il crudele sfruttamento dei grandi felini deve finire adesso».

La Repubblica Ceca hotspot internazionale del commercio illegale di tigri

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Il monitoraggio delle condizioni di salute di Charlota (credits:FourPaws)

Ancora una volta la Repubblica Ceca si conferma come un punto caldo nel commercio di tigri, che già nel 2018 Four Paws aveva indicato come nodo delle transazioni tra commercianti cechi e trafficanti vietnamiti. La scoperta di tigri morte, pelli sbucciate, artigli e brodi di ossa di tigre in una tenuta ceca nel luglio di cinque anni fa si erano dimostrati infatti solo la punta dell'iceberg. Una ricerca condotta dall'organizzazione internazionale per il benessere degli animali aveva mostrato che il commercio legale e illegale di tigri in via di estinzione e delle loro parti del corpo era fiorente in Europa, coinvolgendo non solo i Paesi dell'Europa dell'Est, ma anche Paesi dell'Unione Europea come Italia, Francia, Germania e Spagna.

Il nodo della questione era chiaro: la mancanza di controlli e registrazioni che rendeva l'Europa un eldorado per i commercianti di fauna selvatica provenienti dall'Asia. Nel 2021, era nato un documento di orientamento dell'UE sulle tigri per vietare questo tipo di commercio nell'Unione Europea. La Repubblica Ceca, insieme alla Slovacchia, ha sostenuto questa iniziativa durante le riunioni degli esperti degli Stati membri dell'UE, che ha portato all'adozione di una Guida da parte della Commissione europea nell'aprile 2023.

«La Guida dell'UE per le tigri, una volta adottata correttamente dagli Stati membri, sarà un passo fondamentale per frenare il commercio di tigri in cattività e fermare il loro uso commerciale, compresa la proprietà privata – afferma Barbara van Genne, direttore del dipartimento Animali selvatici di Four Paws. – Una legislazione incoerente tra i Paesi europei consente un facile acquisto e movimento transfrontaliero delle tigri, contribuendo alla loro presenza sui social media e come animali da compagnia status symbol. Per combattere efficacemente il commercio illegale, è necessario un divieto completo di allevamento e commercio di tigri in Europa e in tutti gli Stati membri per sostenere gli sforzi di applicazione della legge».

Il caso Bhutan: 28 tigri in più dl 2015

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Una tigre del Bhutan immortalata da una fototrappola nel progetto di ricerca a cui ha partecipato anche il WWF (credits:WWF)

Nella Giornata Mondiale della Tigre, istituita nel 2010 a san Pietroburgo con l’obiettivo di favorire la sua salvaguardia, arriva anche la notizia dell’aumento delle tigri in Bhutan dove questi felini hanno raggiunto i 131 esemplari: 28 in più di quelle stimate nel 2015 dalla prima indagine nazionale sistematica condotta sulla specie.

Negli ultimi 8 anni, quindi, le tigri sarebbero cresciute in questo paese del 27%. Un successo di conservazione che viene reso noto proprio oggi da Lyonchhen Dr. Lotay Tshering, a conclusione del monitoraggio nazionale del 2021-22, condotto dal Dipartimento delle Foreste e dei Servizi del Parco con il sostegno di Bhutan for Life, Fondazione Bhutan, Bhutan Trust for Environmental Conservation, UNEP, UNDP e del WWF. Il rapporto indica ancora una volta bracconaggio, perdita di habitat e conflitti tra uomo e fauna selvatica come i pericoli maggiori per la sopravvivenza della specie a medio e lungo termine e stabilisce le priorità delle azioni da realizzare per mitigare le minacce e garantire un futuro alla tigre in Bhutan.

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Un’altra immagine della fototrappola (credits:WWF)

«Questo studio – spiega il WWF partner dell’iniziativa – ha interessato l'85% della superficie del Paese (32.800 chilometri quadrati) e le tigri sono state rilevate in oltre il 15% delle 1.201 fototrappole posizionate nell’area di studio. Dato rilevante è il primo avvistamento di tigri nelle due foreste di Dagana e Pemagatshel. Il Bhutan detiene il record mondiale di avvistamenti di tigri alle quote più elevate, oltre i 4.400 metri, e questa indagine conferma che le tigri si riproducono a diverse altitudini, confermando l'ipotesi che il Bhutan sia un’area “sorgente” per la popolazione, e quindi rappresenti un’area di fondamentale importanza per la conservazione della specie».

Decisivo, per salvaguardare la tigre del Bhutan, continuare a lavorare per mitigare il conflitto uomo-tigre. Il governo reale del Bhutan, con il sostegno di Sua Maestà la Regina Jetsun Pema Wangchuck, ospiterà nel 2024 una Conferenza sul finanziamento sostenibile nei paesaggi delle tigri. Questa conferenza è stata annunciata oggi in occasione di un evento in Bhutan ed è sostenuta dalla Tiger Conservation Coalition che comprende EIA, FFI, IUCN, Panthera, TRAFFIC, UNDP, WCS e WWF.

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(credit:WWF)
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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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