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Kodami Call
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22 Settembre 2023
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Giornata Mondiale del Rinoceronte: anche il cambiamento climatico comincia a fare vittime

Dati ancora allarmanti: nel 2022 uccisi 87 rinoceronti solo in Namibia per i loro corni. Ma il WWF denuncia che siccità e carenza idrica ne mettono ulteriormente a rischio la sopravvivenza. Ad agosto trasferiti dal Sudafrica al Mozambico altri 10 esemplari, neri e bianchi, che hanno già cominciato a procreare.

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Compie 13 anni la Giornata Mondiale del Rinoceronte e, malgrado gli sforzi a livello mondiale, il peggio non sembra essere passato. Le cinque specie di rinoceronti viventi, 2 africane e 3 asiatiche, non sono sicuramente in salvo e le stime parlano di meno di un centinaio di esemplari di rinoceronti di Giava e di rinoceronti di Sumatra, le due specie maggiormente a rischio. Ma anche tra le specie africane, con l’attuale momento di stasi nel progetto di riproduzione assistita del rinoceronte bianco del Nord (a luglio sono stati prodotti altri cinque embrioni), la situazione più critica è quella che coinvolge i rinoceronti neri di cui si calcola la presenza di 6.000 esemplari rimasti in natura in tutto il mondo.

rinoceronte

Meno drammatica la situazione del rinoceronte bianco del Sud, il più grande fra tutti, corpo massiccio e testa allungata dal tipico labbro superiore squadrato adatto a pascolare l’erba. Si calcola infatti che sia la specie meno minacciata con circa 16.000 esemplari allo stato selvatico, di cui il 93% in Sud Africa. Secondo i dati forniti dal Ministero dell’Ambiente, delle Foreste e del Turismo (MEFT), «il bracconaggio minaccia ancora tutte e cinque le specie di rinoceronte ed è in aumento in diverse regioni. In Namibia, che ospita il maggior numero di rinoceronti neri al mondo, si è registrato un devastante aumento del bracconaggio. Nel 2022, 87 rinoceronti sono stati uccisi in Namibia per i loro corni (61 appartenevano alla specie più rara, il rinoceronte nero), un sorprendente aumento del 93% rispetto alla cifra del 2021, quando ne furono uccisi 45».

La situazione dei rinoceronti africani

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Secondo il WWF «dei rinoceronti uccisi nel 2022, 46 si trovavano nel famoso Etosha National Park, che vanta la presenza di squadre antibracconaggio finanziate dal governo. Dopo il 2015, anno record in cui ne furono uccisi 101 esemplari, sembrava che il bracconaggio fosse sotto controllo. Anche il Sudafrica continua a lottare contro le devastanti perdite causate dal bracconaggio ai rinoceronti bianchi, anche all’interno delle riserve». Nemmeno i grandi parchi nazionali africani come il Kruger in Sud Africa sono al sicuro. Sempre secondo i dati che il WWF fornisce proprio in occasione del World Rhino Day «in Sudafrica la popolazione di rinoceronte nero è oggi approssimativamente intorno a circa 2.000 individui, mentre 6.000 sono stimati in tutto il continente (erano circa 100mila all’inizio degli anni ‘60 del 900)». Concentrandosi proprio sulla possibilità di creare le condizioni per la salvaguardia del rinoceronte nero, permettendogli di espandere suo areale, il WWF ha realizzato negli anni scorsi delle vere e proprie traslocazioni, cioè dei trasferimenti di esemplari sani in grado di procreare e garantire la sopravvivenza della specie in altre aree, creando così le condizioni per la nascita di nuove popolazioni vitali. «Dal 2003 sono 234 i rinoceronti neri “traslocati” nei nuovi siti di progetto e 15 le nuove popolazioni create in Sud Africa, su oltre 340.000 ettari. Dal 2019 alcuni individui sono stati spostati trasferiti anche in Malawi, nel Liwonde National Park.

Anche il cambiamento climatico comincia a pesare

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Un momento della traslocazione di 10 rinoceronti da Sudafrica al Mozambico (credits:@PeaceParksFoundation)

Secondo l’ultima valutazione dello “State the Rhino 2023” pubblicato da International Rhino Foundation, il rinoceronte nero e il rinoceronte indiano mostrano un trend positivo, con un aumento del numero di individui anche grazie all’applicazione delle leggi contro i crimini verso la fauna. Il rinoceronte bianco e quello di Sumatra stanno registrando invece un preoccupante calo, a fronte di una popolazione di rinoceronti di Giava che appare stabile seppure ancora in pericolo critico di estinzione.

«Le minacce alla base del declino delle popolazioni di rinoceronti di queste specie sono il bracconaggio per il prezioso corno, ricercato nel mercato nero e la perdita di habitat, ma anche il cambiamento climatico sta mettendo a rischio in modo sempre più pesante il futuro di questi animali. Siccità e carenza d’acqua – sottolinea il WWF – ne mettono a rischio la sopravvivenza, anche per la competizione per le sempre più scarse risorse idriche che si instaura tra i grandi erbivori e le comunità umane. Inoltre, la povertà derivante dalla perdita dei raccolti può portare ad una crescita esponenziale del bracconaggio, come fonte alternativa di reddito».

Secondo il WWF la strada può essere una sola: «Incrementare gli sforzi per il controllo del territorio e dei crimini contro questa specie, garantire ai rinoceronti un habitat integro e lavorare per una pacifica coesistenza tra questi animali e le comunità locali sono le sfide che dobbiamo vincere per non perdere una specie iconica simbolo della biodiversità di Africa e Asia».

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(credits:@PeaceParksFoundation)

Le traslocazioni sono ormai una realtà importante nell’ottica di ripopolamento delle popolazioni di animali in difficoltà. Organizzate in collaborazioni tra più realtà operative sul territorio, anche per il grande sforzo economico che comportano, diventano sempre più frequentemente pratiche di riferimento nel mondo della conservazione. Stanno ad esempio tutti bene i 10 i rinoceronti traslocati con successo dalla Manketti Game Reserve in Sudafrica al Parco Nazione di Zinave in Mozambico. Grazie al progetto nato dalla collaborazione tra l'Amministrazione Nazionale per le Aree di Conservazione (ANAC) del Mozambico, la Peace Parks Foundation con il sostegno del governo del Sudafrica, la Exxaro Resources ha donato i rinoceronti e ha contribuito in modo sostanziale ai costi operativi con ulteriori finanziamenti forniti da Anglo American, De Beers Group, Geos Foundation, German Postcode Lottery, MAVA Foundation e donatori privati.

I cinque rinoceronri bianchi e i cinque neri sono stati trasferiti ad agosto dal Sudafrica al Mozambico, con un viaggio su strada di tre giorni per trasportare i rinoceronti sotto la supervisione di esperti veterinari e di sicurezza. Arrivati e inizialmente liberati all’interno di recinti di adattamento, ora «sono impegnati ad esplorare il loro nuovo habitat a Zinave e si stanno ambientando bene – spiega la Peace Parks Foundation. – Assieme ai 27 trasferiti nelle operazioni dello scorso anno,  ora fanno parte della popolazione fondatrice di rinoceronti africani nel parco di Zinave e si stanno già riproducendo: tre nuovi cuccioli sono già stati avvistati e, molto recentemente, abbiamo ricevuto segnalazioni delle tracce di un quarto».

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Maria Grazia Filippi
Giornalista
Scrivo da sempre, ma scrivere di animali e del loro mondo è la cosa più bella. Sono laureata in lettere, giornalista professionista e fondatrice del progetto La scimmia Viaggiante dedicato a tutti gli animali che vogliamo incontrare e conoscere nei luoghi dove vivono, liberi.
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