Il 6 luglio si festeggia la Giornata internazionale del bacio, una celebrazione istituita in Inghilterra nel 1990 e poi adottata in diversi paesi del mondo, alcuni dei quali la definiscono la Giornata internazionale del bacio rubato. La data non è univoca per tutti: alcune nazioni lo festeggiano infatti il 13 aprile, in occasione del bacio più lungo della storia, altri il 13 febbraio per la vicinanza con San Valentino. L'origine della data di oggi è sconosciuta, ma in ogni caso è sicuramente una "festa" nata per incentivare questo gesto che, almeno per la nostra specie, simboleggia l'affetto e il "volersi bene". Il bacio può essere infatti amichevole, ma anche romantico, svolgendo un importante ruolo nelle storie d'amore.
Il bacio romantico in Homo sapiens
Una domanda interessante sul bacio è: "Rappresenta un comportamento universale nella nostra specie o è dovuto a fattori culturali?". A tentare di rispondere a questo quesito è una ricerca pubblicata su American Anthropology, che suggerisce che il bacio è presente in molte meno culture di quel che comunemente si pensa, risultando più che altro un tratto "occidentale". I ricercatori hanno a tal proposito analizzato ben 168 culture diverse e si sono focalizzati esclusivamente sul bacio "romantico" di coppia, ossia il vero e proprio toccare le labbra dell'altro. Hanno scoperto che solo il 46% delle culture si bacia in questo modo, rappresentando quindi una piccola minoranza e facendo così crollare l'idea che possa essere un comportamento effettivamente universale. Alcune tribù, come i Mehinku dell'Amazonia, hanno addirittura dichiarato, vedendo degli europei baciarsi, che lo trovavano un comportamento letteralmente disgustoso. I ricercatori suggeriscono che il bacio romantico sia quindi in realtà un'invenzione piuttosto recente della nostra storia evolutiva, anche se non è facile dire quando effettivamente sia comparso. Probabilmente, la sua nascita è coincisa con altri fattori come ad esempio lo sviluppo dell'igiene orale. Infine i ricercatori hanno scoperto che più è complessa la struttura sociale, più è frequente il bacio amoroso. Ma cosa dire invece degli altri animali? Anche loro hanno comportamenti comparabili al bacio umano?
Il cane che ci lecca la bocca: ci sta davvero baciando?
Chi ha sempre pensato che quando un cane ci lecca la bocca ci sta romanticamente baciando, beh… dovrebbe rivalutare l'idea. In realtà il cane non ci sta "dando dei bacini" ma sta prendendo delle informazioni su di noi attraverso uno dei canali più ricchi di segnali olfattivi. Il cane che ci lecca la bocca infatti riesce a capire il nostro stato emotivo, fisico e addirittura il nostro umore. Può anche utilizzare la lingua come segnale calmante per dirci: "Stai tranquillo, non ti preoccupare". Non è da escludere però che leccarci sulla bocca possa essere un comportamento affiliativo e avere lo stesso significato di quando un cane lecca il muso all'altro. Brevi leccate sul muso o sulle labbra rivolte da un cane verso un suo simile esprimono difatti il desiderio di appartenere allo stesso gruppo.
Il bacio di scimpanzé e bonobo
Scimpanzé (Pan troglodytes) e bonobo (Pan paniscus) sono i nostri parenti più stretti e in quanto tali rappresentano un buon modello per studiare l'evoluzione del comportamento umano. Il bacio è presente anche in queste due specie, ma non ha il senso romantico che siamo soliti attribuirgli. Gli scimpanzé ad esempio si baciano sulle labbra per riconciliarsi dopo un conflitto. Questo comportamento è stato descritto per la prima volta dal primatologo olandese Frans de Waal. Durante le sue numerose osservazioni si rese infatti conto che quando due individui litigavano e poi tornavano a fare la pace utilizzavano spesso il "bacio" per favorire la riconciliazione. I bonobo invece, si spingono ancora più oltre: quando si danno un bacio lo devono fare proprio per bene. Sono stati osservati infatti individui che si baciavano non solo toccandosi le labbra ma utilizzando anche la lingua: questo comportamento prende il nome di tongue kissing e fa parte del vastissimo repertorio di contatti erotici di questa specie.
Il "bacio" aggressivo del gurami sbaciucchione
Il gurami sbaciucchione (Helostoma temminckii) è una specie di pesce tropicale d'acqua dolce, la cui particolarità è la presenza di una bocca con "labbra sporgenti" che servono principalmente a ricavare i nutrienti dal substrato e quindi ad alimentarsi. Il gurami sbaciucchione si cimenta in un vero e proprio bacio, da cui deriva il nome "sbaciucchione": due individui avvicinano le loro bocche e le premono l'una contro l'altra per alcuni secondi. Questo comportamento, per quanto possa sembrare affascinante, non ha proprio niente di romantico. Al contrario è considerato un comportamento aggressivo conosciuto anche con il nome di "lotta con la bocca" per la contrazione dei muscoli della mascella durante il contatto. Non è però ancora del tutto certo sia un vero e proprio comportamento agonistico, ma probabilmente è solo una forma ritualizzata di aggressione.
Due individui di Helostoma temminckii che si "baciano"
Il bacio, un comportamento raro nel mondo animale
Il bacio è piuttosto raro nel mondo animale e quel che può a noi sembrare tale ha generalmente una funzione diversa. Spesso infatti tendiamo, pur inconsapevolmente, a proiettare il nostro modo di essere e i nostri atteggiamenti sugli altri animali. O al contrario, a cercare in loro solo quello che già conosciamo e a cui siamo abituati. Osservare il comportamento di una specie diversa dalla nostra richiede invece di liberarci da alcuni preconcetti e aprire la mente a interpretazioni differenti. È proprio questo il fascino: scoprire nuovi modi di vivere e comunicare per cercare di comprendere qualcosa in più su ciò che ci circonda che ci porterà, inevitabilmente, a capire qualcosa in più anche su noi stessi.
Perché si evoluto il bacio nella nostra specie?
Gli animali generalmente, che siano essi mammiferi o insetti, utilizzano spesso i ferormoni per valutare la compatibilità e l'idoneità di un potenziale partner. I loro meccanismi di captazione di queste sostanze però non hanno bisogno di un avvicinamento fisico e permettono loro di valutare il potenziale compagno anche a distanza. Nella nostra specie i ferormoni hanno ancora un ruolo: secondo alcune ricerche anche l'uomo rilascia attraverso il sudore un composto steroideo, l'androstadienone, che può essere rilevato dalle donne e aumentare la loro eccitabilità. L'olfatto della nostra specie non funziona però in maniera eccezionale e questo provoca la necessità di doversi avvicinare per odorare l'altro. Secondo Wlodarski, ricercatore presso l'University di Oxford, il bacio può essere un modo accettabile, dal punto di vista culturale, per avvicinarsi all'altro e annusarsi in modo tale da rilevare i suoi ferormoni.