Giornata di microchippatura nell’agrigentino: censiti 70 cani padronali

La giornata di microchippatura, organizzata dalle volontarie della Lav sede di Sciacca, nei comuni di Sambuca e di Santa Margherita di Belice, si è rivelata un successo. Sono stati inoculati, infatti, ben 70 microchip a cani che ne erano sprovvisti.

5 Dicembre 2023
15:41
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Si è conclusa con grande successo la giornata di microchippatura gratuita per cani, organizzata dall’associazione animalista Lav di Sciacca, con il patrocinio dei comuni di Sambuca e di Santa Margherita di Belice, in Sicilia. Durante la mattinata del 3 dicembre, nell’arco di poche ore, sono stati microchippati 70 cani cosiddetti “padronali”, di cui anche alcuni anziani.

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In piazza Vittoria a Sambuca, sono arrivati non solo i pet mate interessati ad usufruire del servizio gratuito per i propri amici a quattro zampe, ma anche cittadini che nonostante non convivessero con animali, hanno presenziato ai banchetti della Lav per conoscere le loro attività sul territorio.

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«La giornata è stata un successo e sinceramente ha anche superato le nostre aspettative – spiega a Kodàmi la presidentessa della sede locale di Lav Sciacca, Iris Pedrazzi – assieme al veterinario, il dottor Armato, abbiamo inoculato ben 70 microchip. I residenti di entrambi i comuni hanno dimostrato sensibilità all’argomento e un grande senso di responsabilità nei confronti dei propri compagni animali».

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Erano presenti, durante le attività di microchippatura, il veterinario Massimiliano Armato, il Sindaco e l’assessore con delega al randagismo di Sambuca, Giuseppe Cacioppo e Salvino Cicero e anche Antonino Santoro, assessore al randagismo della città di Santa Margherita di Belice, ospite della città di Sambuca in occasione dell’importante iniziativa.

«Abbiamo conosciuto tutti i cagnolini, scherzato con i loro i pet mate e discusso tanto di tutela degli animali, soprattutto in territori difficili in cui il fenomeno del randagismo presenta dei dati ancora allarmanti– spiega la volontaria Silvana Fazio – con la giornata di microchippatura è stato compiuto un grande passo verso nuovi progetti che possono consentirci di aiutare maggiormente gli animali».

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Ad ogni pet mate sono state fornite delle mini guide per una corretta convivenza con cani e gatti e sono stati offerti degli inviti alla partecipazione di alcune conferenze, organizzate dalle volontarie Lav, in cui presenzieranno esperti come educatori e veterinari, per far acquisire ai cittadini una maggiore consapevolezza sul mondo degli animali.

«Ricordiamo a tutti che è un obbligo di legge quello di far applicare il microchip al proprio cane – spiega l’assessore Santoro – e poi chi vive con un animale sa quanto può essere utile in caso di smarrimento, perché con l’iscrizione all’anagrafe canina, si risale velocemente ai dati del detentore che viene così avvisato in caso di ritrovamento del cane».

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«Ringraziamo tutti coloro che hanno usufruito del servizio, dimostrando di voler bene al proprio animale, scegliendo per lui una forma di tutela importantissima – continua l’assessore Cicero – i cittadini hanno risposto bene e speriamo di poter continuare, insieme ai volontari, a lavorare energicamente per risolvere il fenomeno del randagismo».

Secondo i dati LAV su fonti pubbliche, nel 2020 64.476 cani sono entrati nei canili sanitari e solo il 42% è stato restituito al detentore: questo indica che la maggior parte dei cani non è stato reclamato da nessuno nè restituito alle famiglie di appartenenza, anche per la difficoltà di risalire ai dati, dovuta alla mancanza dell’iscrizione all’anagrafe canina di riferimento.

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«Un evento importantissimo quello della microchippatura, nato dall'impegno delle volontarie in concerto con entrambi i Comuni – dichiara il Sindaco di Sambuca, Giuseppe Cacioppo – Le microchippature hanno superato quota settanta. La significativa adesione all’iniziativa misura il rispetto per gli animali e il senso di civiltà dei cittadini».

Kodàmi ricorda che il microchip, nel caso in cui si adotti un cucciolo, deve essere applicato entro i primi due mesi di vita, a meno che il cane non ne sia già munito, magari perché è stato adottato da un canile o da un rifugio, in cui appunto per regola gli animali devono uscire già registrati presso l’anagrafe canina di riferimento.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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