Oggi è la Giornata Internazionale per la Diversità Biologica, la prima dopo l'importante accordo siglato alla Conferenza delle Parti delle Nazioni Unite sulla biodiversità di Montreal, la COP15. Seguendo il modello dell'Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici, lo scorso dicembre le nazioni firmatarie hanno infatti approvato l'Accordo Globale per la Biodiversità di Kunming-Montreal (GBF), che tra i suoi principali obiettivi ha quello di conservare almeno il 30% di terra e oceani per arrestare il declino della biodiversità.
La conservazione della biodiversità è vitale per il pianeta e per le future generazioni. Piante, animali e tutti gli altri organismi viventi mantengono gli ecosistemi sani, garantiscono la sicurezza alimentare, regolano il clima e forniscono risorse e servizi indispensabili per sostenere la vita come la consociamo oggi. È perciò di cruciale importanza collaborare per preservarla, mitigare il declino delle specie e, infine, salvare noi stessi. Ne abbiamo parlato con Cristina Cipriano, parte attiva del gruppo di coordinamento italiano di GYBN (Global Youth Biodiversity Network) appena formatosi e giovane ricercatrice presso il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e il National Biodiversity Future Center.
Cipriano si occupa di biodiversità per lavoro, studiando gli impatti dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi terrestri per comprendere le risposte ecologiche e prevedere gli scenari futuri, nonché monitorare, studiare e gestire la biodiversità, la sua organizzazione e le funzioni e i servizi ecosistemici associati in relazione agli impatti naturali e antropici. Ma è anche parte attiva di GYBN, il Global Youth Biodiversity Network, un'organizzazione internazionale impegnata nella conservazione della biodiversità e nel coinvolgimento giovanile per salvaguardare gli ecosistemi del nostro pianeta. Fondato nel 2010, GYBN si è rapidamente affermato come una voce autorevole nel panorama politico e ambientale globale. Riconosciuto e sostenuto dal Segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica dell'ONU, rappresenta la voce dei giovani provenienti da tutto il mondo nei negoziati che si svolgono contestualmente alla Convenzione delle Nazioni Unite sulla Diversità Biologica.
Cipriano, che cos'è GYBN e perché è importante?
GYBN è per certi versi un modo diverso di fare attivismo, perché non si limita a organizzare campagne e marce di sensibilizzazione. La comunità internazionale si sforza davvero di raggiungere il maggior numero di giovani possibile e di coinvolgere le loro opinioni nelle discussioni politiche internazionali e locali, al fine di riuscire ad ottenere potere decisionale in questi importanti negoziati. GYBN è coinvolto in un'ampia gamma di attività che riuniscono individui di ogni tipo, decisori, governi e organismi internazionali. Il fatto che abbiano più di 40 capitoli nazionali e diversi subnazionali dimostra l'enorme portata della comunità GYBN.
A livello nazionale, non esisteva prima d'ora un'organizzazione che raccogliesse la voce delle nuove generazioni nei processi decisionali relativi alla protezione, all'uso, alla gestione e/o al ripristino delle risorse naturali, ma è tangibile il desiderio giovanile collettivo di attivarsi per contribuire alla tutela della biodiversità. Il capitolo nazionale italiano di GYBN porterà quindi le voci delle e dei giovani del Bel Paese alle nostre classi politiche e cariche istituzionali.
Quali sono gli obiettivi di questo collettivo?
L'obiettivo primario è quello di promuovere la consapevolezza e la comprensione dell'importanza della biodiversità, al fine di stimolare azioni concrete per preservarla. GYBN collabora con giovani provenienti da diverse regioni del mondo per favorire un dialogo interculturale e costruire una rete giovanile impegnata nella conservazione. Lavoriamo a stretto contatto con organismi governativi, organizzazioni non governative e altre parti interessate per influenzare le politiche e le decisioni che riguardano la biodiversità.
Così come gli ecosistemi, che per integrarsi al meglio con le attività umane necessitano di reti ecologiche di qualità elevata e che abbiano matrici adeguate con corridoi ben congeniati, così anche l'ecosistema giovanile, per integrarsi con le attuali classi politiche, necessita di un dialogo costruttivo e rigenerativo, che tenga conto dell'urgenza delle misure da adottare. Senza una connessione forte e duratura fra giovani e politici, l'ecosistema della nostra società rischia di diventare fragile e instabile, mettendo a rischio la nostra stessa sopravvivenza.
Perché è importante l'impegno giovanile sui temi legati alla biodiversità?
L'impegno attivo dei giovani nelle politiche e nei processi decisionali è fondamentale perché i giovani e le generazioni future vivranno in un mondo che sta cambiando rapidamente, con crisi ecologiche e climatiche che incombono proprio sulle nostre teste e che sono sotto i nostri occhi. Il cambiamento potrà avvenire solo quando le generazioni che ci hanno preceduto si renderanno conto che il dinamismo e le conoscenze dei giovani sono importanti e creeranno uno spazio di dialogo tra i due gruppi, perché ognuno ha molto da imparare dall'altro. Ciò che le generazioni che ci hanno preceduto possono fare è incoraggiare consapevolmente e attivamente i giovani a esprimere le loro opinioni e a farli sedere al tavolo in cui si prendono le decisioni importanti per la loro vita.
Il rifiuto delle opinioni dei giovani a causa della percezione di una mancanza di esperienza è un altro importante fattore in gioco, che deve cambiare, perché molti giovani sono coinvolti in svariate iniziative nazionali e internazionali e hanno quindi molto da apportare a una discussione. Un dialogo aperto e rispettoso, l'inclusione e il riconoscimento in tutti gli spazi decisionali (da quelli regionali a quelli nazionali e internazionali), che non sia simbolico, è il modo migliore per sostenere i gruppi giovanili.
Qual è il futuro più giusto per tutti?
Un futuro giusto implica un approccio basato sui diritti, che tenga conto dell'equità e della giustizia intergenerazionale come premesse, con meccanismi di finanziamento adeguati a consentire ai paesi emarginati di mantenere i loro obiettivi di biodiversità. Superando la soglia critica di perdita del 70% di habitat in sempre più hotspot di biodiversità – che, ricordiamo, sono quelle zone in cui, oltre a esserci numerose specie, tali specie sono anche a rischio (e il bacino Mediterraneo è uno di questi) – ci troveremo di fronte a una catastrofe, e non c'è alcuna esagerazione di terminologie. Gli ecosistemi dipendono dalle piante, dagli animali, dai funghi e dai microrganismi. E noi e la nostra economia dipendiamo dagli ecosistemi.
Tempi urgenti richiedono misure urgenti e GYBN intende adottare strategie non violente per comunicare tale urgenza e dare la necessaria visibilità ai nostri ecosistemi. Nel momento in cui ci si rende conto della gravità della nostra crisi, non si può più tornare indietro. Il potere delle persone è un potere enorme e dobbiamo solo renderci conto di ciò che siamo in grado di fare. Solo allora sorgeranno punti di svolta sociali e nuovi paesaggi politici. La storia ci ha mostrato che i movimenti possono ottenere giustizia e questo è il motore che spinge GYBN ad andare avanti.
GYBN come immagina il nostro paese?
GYBN Italia immagina una società italiana, compresi i decisori politici, sensibile ai valori della natura, in cui gli individui e le organizzazioni che rappresentano i giovani siano attivamente coinvolti, impegnati e adeguatamente rappresentati negli spazi di discussione politica, e in cui le posizioni, i diritti e i ruoli delle generazioni attuali e future che ruotano intorno alla biodiversità siano rispettati e valorizzati.
Proprio perché un punto cardine dell'advocacy giovanile è l'inclusione dei giovani nei processi decisionali, negli scorsi mesi GYBN Italia ha iniziato a lavorare insieme a GYBN Europe per diffondere la posizione dei giovani sul regolamento UE sul ripristino della natura. A sostenere questa posizione sono le ONG rappresentanti più di 20 milioni di giovani europei, nonché Generation Climate Europe (GCE), Youth and Environment Europe (YEE), Biodiversity Action Europe (BAE), European Young Rewilders (EYR), e naturalmente GYBN Europe.
E cosa si sta facendo a livello europeo?
Siamo molto favorevoli alla proposta di un nuovo regolamento europeo sul ripristino della natura e ne apprezziamo l'ambizione generale. La proposta di regolamento sul ripristino della natura, pubblicata dalla Commissione europea il 22 giugno 2022, rappresenta un'importante opportunità per ripristinare i paesaggi terrestri e marini degradati d'Europa, compresi gli ecosistemi forestali, delle zone umide, fluviali, marini, agricoli e urbani. Tuttavia, la proposta di legge non si spinge sufficientemente per includere i giovani e non rispetta il principio di equità intergenerazionale. Pertanto, abbiamo portato avanti tre richieste principali e le conseguenti proposte di emendamento.
La prima richiesta è di riconoscere esplicitamente i giovani come importanti stakeholder; la seconda, che il regolamento garantisca che ai giovani siano offerte opportunità immediate ed efficaci di partecipazione allo sviluppo di piani nazionali per il ripristino della natura; la terza, infine, che il regolamento rispetti il principio dell'equità intergenerazionale garantendo che vengano intraprese azioni significative prima del 2030.
Qual è il messaggio che volete lanciare ai giovani italiani?
Siamo entusiasti di inaugurare questo nuovo capitolo italiano di GYBN e di invitare tutte le persone giovani italiane e/o che vivono in Italia e desiderano impegnarsi attivamente nella conservazione della biodiversità a unirsi a noi, a seguirci e sostenerci. Con la nostra voce, GYBN Italia ha il potere di fare la differenza e di plasmare il futuro della biodiversità nel nostro paese in ottica rigenerativa. Unendosi alla rete globale di GYBN, il nostro capitolo italiano ha l'opportunità di collaborare con giovani provenienti da tutto il mondo, imparare dalle migliori pratiche e condividere le esperienze per garantire un futuro ottimale per la nostra biodiversità italiana e quella globale.