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13 Luglio 2021
8:50

Ghiandole perianali del cane: cura e pulizia

Le ghiandole perianali del cane sono due strutture contenute in delle sacche poste ai lati dell'ano. Se non si svuotano naturalmente durante la defecazione, possono infiammarsi. Vediamo come capire se il cane ha le ghiandole perianali infiammate, come sfiammarle e quando è necessario svuotarle.

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Membro del comitato scientifico di Kodami
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Nella zona perianale del cane ci sono diverse strutture, che possono essere soggette a diversi disturbi. Anche se spesso si sente parlare di svuotamento delle ghiandole perianali, a dare fastidio il più delle volte sono i sacchi anali, che contengono le ghiandole.

Vediamo meglio cosa sono le ghiandole perianali, perché a volte si infiammano e come capire se il cane ha le ghiandole infiammate ma, soprattutto, quando è necessario svuotarle.

Cosa sono le ghiandole perianali del cane

La zona anale e circumanale dei nostri cani è composta di ghiandole anali che sono disposte attorno all’ano e raramente sono sede di patologie. Ci sono poi le ghiandole epatoidi o circumanali che possono essere sede di neoformazioni e infiammazioni dettate di solito dall’influsso ormonale. E infine ci sono le ghiandole dei sacchi anali che sboccano appunto nei sacchi anali e che sono appunto quelli che si “spremono”.

I sacchi sono due strutture sacciformi che, se guardate l’ano del vostro cane come fosse un orologio, sono localizzate ad ore 3 e 9 sullo sbocco, contengono normalmente un fluido che impregna le feci dall’odore caratteristico (in realtà una puzza atroce) e può capitare che questo secreto si addensi per diverse ragioni (infezioni anali, predisposizione di razza, intolleranze alimentari) creando dal semplice fastidio al dolore con difficoltà alla defecazione e fistolizzazione.

Quando svuotare le ghiandole perianali del cane?

Svuotare le ghiandole perianali del cane non è sempre necessario, anzi, questa pratica è spesso deleteria. La sacculite, cioè l’infiammazione dei sacchi che normalmente contengono secreto che occorre al cane per marcare e definire il suo status è talora dovuta a problemi alimentari, come intolleranze o per diete carenti di fibre, poiché l’alterato transito fecale non permette il normale e corretto svuotamento dei sacchi, che di solito avviene in modo naturale durante la defecazione.

In questo modo il fluido si può addensare e/o infettarsi, provocando anche formazione di fistole. Lo svuotamento manuale e periodico, anche senza bisogno, perpetua solo ulteriormente lo stato infiammatorio della zona senza risolvere il problema sottostante. Consiglio dunque lo svuotamento dei sacchi solo se effettivamente danno fastidio al cane, perché magari il fluido a causa dell’infiammazione dei dotti di sbocco si è addensato o è diventato purulento e non riesce a fuoriscire in modo spontaneo. Lo svuotamento deve essere sempre accompagnato da una visita dove si prova a capire quale è stata la causa che ha provocato la sacculite, in modo da risolvere il problema a monte ed evitare fastidiose recidive.

Ma intorno all’ano non esistono solo patologie legate all’infiammazione dei sacchi anali, ci sono anche patologie più gravi e a cui prestare attenzione, come gli adenomi o peggio gli adenocarcinomi delle ghiandole epatoidi. Queste sono delle ghiandole localizzate intorno all’ano che di solito a causa dell’influsso ormonale (in particolare nel cane maschio) possono degenerare in neoformazioni. In parole semplici vedrete come dei bozzetti vicino l’ano, e in questi casi è necessaria non solo una visita ma anche un esame citologico in primis, ed eventuali ulteriori accertamenti. Abbiamo poi delle patologie neoplastiche che interessano le ghiandole dei sacchi anali, e cioè quelle ghiandole che producono il fluido che poi si raccoglie nei sacchi anali; anche in questi casi sono necessari accertamenti più approfonditi!

Una patologia particolare che interessa il Pastore Tedesco è l’idroadenite anale, che si manifesta con una infiammazione di tutta la zona anale e circumanale con formazione di fistole multiple, questa patologia è purtroppo su base autoimmunitaria e di difficile trattamento e risoluzione.

Come capire se il cane ha le ghiandole perianali infiammate?

Probabilmente capire se il cane ha fastidio alla zona anale è tra le cose più semplici, perché possiamo notare atteggiamenti come lo strusciare l’ano per terra o vicino ai muri, leccare spesso la zona, piangere mentre defecano o addirittura evitare di defecare per il dolore (tenesmo). Possiamo inoltre trovare delle goccioline di sangue per terra o dove il cane si siede o del liquido giallino denso. L’importante è che se vedete questi atteggiamenti indaghiate a fondo sulla causa che li ha provocati e soprattutto venga esplorata la zona anale e perianale per evidenziare la presenza di eventuali neoformazioni.

Come sfiammare le ghiandole perianali del cane?

Spesso se non ci sono patologie neoplastiche, ormonali, genetiche, autoimmunitarie la risposta più semplice è nella alimentazione inadeguata, intolleranze o una alimentazione sbilanciata che, per farla breve, crea una alterazione della consistenza delle feci che lungo andare provoca l’infiammazione per l’inadeguato svuotamento dei sacchi, oltre che interessare le ghiandole anali in primis. Per questo motivo sostengo che la “spremitura” dei sacchi è solo un modo temporaneo per agevolare lo svuotamento, soprattutto se il materiale fluido a causa del protrarsi dello stato infiammatorio si è addensato e dunque fatica ad uscire dal dotto in modo spontaneo. Cosa fondamentale è eliminare la causa che ha provocato tale infiammazione.

Pulizia delle ghiandole perianali del cane

La spremitura dei sacchi anali non è proprio semplicissima e se fatta in modo scorretto, oltre che se non necessaria, predispone solo ulteriormente la zona a infiammazione. Effettuare una semplice compressione con due dita delle due “palline” che sentite al lati dell’ano del cane potrebbe comportare uno svuotamento scorretto, anche perché i sacchi si trovano all’interno della mucosa ed il loro sbocco è all’interno del tratto finale del retto. Quindi dovete con le dita appositamente lubrificate, e dopo aver indossato dei guanti, entrare nell’ano e tenendo tra le dita il sacco fare una delicata trazione verso voi, in modo da permettere al fluido di fuoriuscire… ah! Non è una procedura piacevole e se la zona è infiammata risulta anche dolorosa. Inoltre fate attenzione che non vi schizzi addosso… altrimenti dovrete direttamente cambiare i vestiti e tenete pronto un bel profumatore per ambiente!

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
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Eva Fonti
Medico Veterinario
Ho conseguito la laurea specialistica in Medicina Veterinaria nel 2009 presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II con una tesi sperimentale in chirurgia oftalmica, nel 2010 ho conseguito il perfezionamento in Radiologia Veterinaria. Nel 2013 ho inaugurato il mio ambulatorio in Minturno sul lungomare di Scauri.
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