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Un uomo di 31 anni è stato arrestato al confine tra Belgio e Germania per avere trasportato a bordo di un furgone alcune scatole contenenti pipistrelli fritti e quasi una tonnellata di pesce non refrigerato.
Gli animali sono stati scoperti durante un’ispezione condotta dalla polizia federale di Aquisgrana, città tedesca al confine con Belgio e Paesi Bassi. L’uomo, un cittadino ivoriano proveniente dall’Italia, viaggiava senza documenti d’identità e patente. Quando i poliziotti hanno esaminato il furgone, durante un controllo di routine, hanno scoperto il pesce avvolto in fogli di giornale e i pipistrelli nascosti sotto.
Un veterinario dell'ufficio locale per la tutela dei consumatori è arrivato al confine, e ha disposto il sequestro immediato del carico. Il 31enne è stato denunciato perché senza documenti e patente di guida, e per ingresso illegale in Germania, e affronterà un procedimento amministrativo per violazione delle norme sull'igiene alimentare. Ancora da chiarire, invece, la sua posizione in merito al trasporto dei pipistrelli: non è chiaro né da dove sia partito esattamente né quale fosse la destinazione finale, e che cosa avesse intenzione di fare con i chirotteri e con il pesce. Da appurare anche la provenienza degli animali.
Il pipistrello, specie protetta da norme europee
In Italia le norme riguardanti i chirotteri attualmente in vigore sono contenute nella legge quadro in materia di fauna selvatica e attività venatoria (L. 11 febbraio 1992, n. 157: "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio"), in convenzioni e accordi internazionali cui l’Italia ha aderito (in particolare la convenzione di Berna "relativa alla conservazione della vita selvatica e dell’ambiente naturale in Europa", la convenzione di Bonn "sulla conservazione delle specie migratorie appartenenti alla fauna selvatica" e "L’accordo sulla conservazione delle popolazioni di pipistrelli europei", rispettivamente resi esecutivi in Italia dalle Leggi: 5 agosto 1981, n. 503; 25 gennaio 1983, n. 42 e 27 maggio 2005, n. 104) e della direttiva comunitaria 92/43/CEE "relativa alla conservazione delgi habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica" (attuata in via regolamentare col D.P.R. 8 settembre 1997, n. 357, integrato e modificato dal D.P.R. 12 marzo 2003, n. 120).
Ai chirotteri si applicano inoltre le prescrizioni della normativa in materia di danno ambientale. Sono insomma considerati specie protetta, e oltre a esserne vietata l’uccisione, è illegale catturarli, detenerli, disturbarli o distruggere i loro rifugi. L'ufficio responsabile di Aquisgrana sta quindi verificando se l’uomo abbia violato anche la legge sulla protezione delle specie. Nel frattempo è stata disposta la carcerazione preventiva in attesa del rimpatrio in Italia.
