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6 Luglio 2021
14:42

Genova, serpente ucciso a bastonate in una comunità

Era un esemplare di serpente Biacco o carbone, innocuo e non velenoso, è stato portato al Centro recupero animali selvatici dell'Enpa di Campomorone ma è morto poco dopo. La guardia zoofila intervenuta nell'istituto Madonna del monte a San Fruttuoso, un quartiere verde di Genova, lo ha trovato nascosto nel gabbiotto del contatore del gas.

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È stato preso a bastonate ed è morto al Centro recupero animali selvatici (Cras) di Genova.  Un serpente Biacco, uno dei più comuni sul territorio italiano e protetto dalla legge Regionale “Norme per la tutela dei Rettili e degli Anfibi”, non ha fatto in tempo a essere salvato dalla guardia zoofila Lorenzo Termanini chiamato a intervenire nella comunità Madonna del monte a San Fruttuoso, un quartiere verde di Genova.

La vista del serpente, lungo poco più di un metro, ha creato il panico tra i residenti dell'istituto dove si è assistito a fughe spaventate e poi a scene di caccia all’ospite indesiderato che ha poi avuto la peggio. Il serpente, evidentemente disorientato e a sua volta impaurito, per trovare rifugio si è infilato per nascondersi nel gabbiotto del contatore del gas. Ed è stato allora che i più "temerari" si sono dati da fare per impedire la fuga, prendendolo a bastonate.

«In realtà il serpente biacco non è velenoso ed è del tutto innocuo – spiega Davide Rufino dell'Enpa di Campomorone che gestisce il Cras – è però effettivamente molto mordace e aggressivo se attaccato per cui bisogna chiamare qualcuno capace d'intervenire; purtroppo le persone appena vedono qualcosa che striscia lo feriscono e, infatti, gli hanno fatto molto male tanto da ucciderlo. I serpenti vanno rispettati, che siano o non siano vipere, vanno lasciati in vita e non disturbati».

Il serpente biacco o carbone

Anche chiamato carbone, o chiarbon, e conosciuto nel mondo scientifico come Hierophis carbonarius è particolarmente presente nelle regioni adriatiche ed è protetto da leggi nazionali, regionali ed europee. Questa specie si nutri di topi, uccelli e altri serpenti velenosi, il suo nome deriva dal colore caratteriscono della muta che viene raggiunta in fase adulta, generalmente dopo i 3 anni.

I giovani, invece, sono grigi e vengono definiti, insieme ad altre specie di serpenti simili, “lanze” o "frustoni" o semplicemente "bastonèr". In questo periodo è possibile incontrarli in campagna, ma anche in ambienti antropizzati come giardini o parchi pubblici, perché essendo rettili sono eterotermi cioè animali a sangue freddo: la temperatura del corpo è regolata da quella esterna dell'ambiente circostante, quindi si possono trovare in giro da marzo fino a ottobre, poi affrontano una fase di letargo e quiescenza invernale dato che col freddo non riuscirebbero a sopravvivere.

Cosa fare se si incontra un serpente?

I biacchi, come detto, non sono velenosi e sono completamente innocui, ma possono mordere per difendersi per cui è estremante sconsigliata la manipolazione ai non esperti. Questi serpenti sono molto agili e attivi e pur non avendo veleno possono provocare leggere lacerazioni agli aggressori. Se catturato, infatti, il biacco o carbone non esita a lanciarsi con furia verso l'aggressore assestando numerosi morsi. «Staccare l'animale da un eventuale braccio o dito morsicato – conclude Rufino – può anche procurare delle ferite al serpente stesso oltre che all'uomo». In caso d'incontro ravvicinato è opportuno non avvicinarsi, non aggredirlo ma rivolgersi alle autorità o ad esperti riconosciuti sul territorio come, ad esempio, le guardie zoofile locali.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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