Genova, famiglia di cinghiali a spasso nella centrale piazza De Ferrari

Due adulti e otto esemplari giovani scorrazzano nel centro di Genova alle 4 del mattino come testimoniato dal video diffuso in Rete. Intanto la Regione ha autorizzato gli agricoltori con porto d'arma da caccia ad abbattere gli ungulati nei propri terreni.

20 Agosto 2022
16:40
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I cinghiali nel centro di Genova

Una famiglia di cinghiali passeggia in piazza De Ferrari, nel centro di Genova. La camminata notturna è ripresa da una coppia ferma in auto che commenta la scena con stupore ed è stato condiviso migliaia di volte sui social. In realtà la presenza degli ungulati nella città della Lanterna, così come in altri capoluoghi italiani, è sempre più frequente tanto da essere stata definita un'emergenza dall'Istituto superiore ambientale, Ispra.

A Genova i cinghiali sono stati avvistati in spiaggia, in Sopraelevata, vicino alle case, nelle stazioni ferroviarie, mancava – in effetti – la comparsata in pieno centro ma, per chi conosce la città, poco distante dalla fontana centrale (dove potrebbero essere andati ad abbeverarsi, tra l'altro), si trova il parco dell'Acquasola e le vie che in poche curve riportano sulle alture fino al Parco del Peralto.

La presenza di questi animali nel tessuto urbano e nei terreni regionali è però un dato di fatto. E proprio nei giorni scorsi Regione Liguria ha autorizzato il piano di abbattimento del cinghiale, e solo nel territorio savonese, del daino per limitare i danni causati dalla fauna selvatica alle attività agricole e zootecniche. In altre parole gli agricoltori ora possono chiedere l'autorizzazione a sparare agli ungulati (solo se imprenditori in possesso di porto d'armi ad uso caccia), oppure rilasciare il proprio consenso allo svolgimento di attività di controllo faunistico a proprietari di terreni confinanti già in possesso dell'autorizzazione all'autodifesa.

I piani di abbattimento sono realizzati dal Nucleo regionale di vigilanza faunistico-ambientale, che può essere coadiuvato da soggetti diversi, tra i quali i proprietari o i conduttori dei fondi agricoli.

Casi peste suina tra Liguria e Piemonte

Sul fronte peste suina, invece, un nuovo caso di peste suina africana in Liguria è stato accertato giovedì scorso dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta. La carcassa infetta è stata trovata a Campomorone, in provincia di Genova, e si tratta della seconda positività nel Comune da inizio emergenza.

I casi positivi salgono in totale a 181, uno in più rispetto all’aggiornamento precedente: 119 per positività in Piemonte, 62 per positività in Liguria. Ecco, nel dettaglio, tutti i casi riscontrati tra Liguria e Piemonte nei vari Comuni.

  • Piemonte: Arquata Scrivia (12), Bosio (3), Carrosio (1), Casaleggio Boiro (3), Cassinelle (9), Castelletto d'Orba (5), Cremolino (1), Fraconalto (2), Gavi (9), Grondona (2), Lerma (7), Molare (7), Montaldeo (3), Morbello (5), Mornese (1), Novi Ligure (1), Ovada (11), Parodi Ligure (2), Ponzone (4), Prasco (2), Rocca Grimalda (5), Serravalle Scrivia (3), Silvano d'Orba (4), Tagliolo Monferrato (3), Vignole Borbera (5), Voltaggio  (9).
  • Liguria: Busalla (5), Campo Ligure (13), Campomorone (2), Casella (1), Genova (1), Isola del Cantone (5), Masone (1), Mignanego (10), Ronco Scrivia (8), Rossiglione (13), Serra Riccò (3).

La mappa della “zona di protezione II” indica i dati definitivi delle positività riscontrate dal 27 dicembre 2021 al 17 agosto 2022.

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Annissa Defilippi
Giornalista
Racconto storie di umani e animali perché ogni individuo possa sentirsi compreso e inserito nella società di cui fa parte a pieno diritto. Scrivo articoli e realizzo video mettendomi in ascolto dei protagonisti; nascono così relazioni che, grazie a Kodami, possono continuare a vivere.
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