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1 Marzo 2022
16:57

Genova, faina debilitata dalla rogna fa razzia in un pollaio: salvata dall’Enpa

L'intervento a Davagna, nell'entroterra genovese. La faina è entrata in un pollaio e ha ucciso 4 galline, poi vi si è addormentata all'interno. A causare il comportamento la rogna, che l'ha debilitata modificando il suo comportamento.

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faina

Dopo la puzzola recuperata lo scorso 26 gennaio, gli operatori dell’Enpa di Genova sono andati in soccorso di un altro animale che popola i boschi della Liguria e che si è spinto troppo vicino al centro abitato: una faina, trovata all’interno di un pollaio in gravi condizioni di salute.

La chiamata è arrivata da Davagna, nell'entroterra genovese, dove i proprietari di un caseggiato con annesso pollaio hanno segnalato la presenza di un animale che aveva ucciso quattro galline, una faina appunto, che si era poi addormentata dentro il pollaio stesso. L’intenzione, spiega Enpa, era quella di uccidere il piccolo predatore, ma gli operatori si sono precipitati sul posto promettendo di farsene carico.

«Quando siamo arrivati la faina era sgattaiolata fuori dal pollaio: non ci siamo dati per vinti, e dopo una lunga ricerca siamo riusciti a rintracciarla nascosta sotto alcune cataste di legna – raccontano – Dopo averla stanata e acciuffata, abbiamo capito il perché del suo comportamento: ha la rogna, che l'ha indebolita e ha alterato il suo comportamento come sempre accade quando questi animali hanno problemi del genere».

Il generale indebolimento associato alla rogna ha reso infatti la faina molto meno diffidente e prudente rispetto al normale, spingendola a uscire per la ricerca di cibo in pieno giorno e a predare in surplus correndo anche gravi rischi: «Era disperata, praticamente alla canna del gas. E dopo aver fatto di tutto per sfuggirci, è ormai allo stremo delle forze», hanno detto gli operatori Enpa.

La faina è infatti un piccolo carnivoro della famiglia dei mustelidi, che si ciba però anche di materiale vegetale, soprattutto durante l'inverno, come mele e pere. È un animale notturno, che di giorno si rifugia in cavità naturali o anfratti riparati in ruderi, stalle, fienili o cataste di legna in attesa del tramonto, orario in cui solitamente abbandonato il riparo per cercare cibo.

È raro, ma accade, che quando riesce a introdursi nei pollai, in luoghi cioè dove le sue prede sono più vulnerabili e abbondanti, ne uccida più di quanto effettivamente è il suo fabbisogno: è il fenomeno della cosiddetta “predazione in eccesso”, comportamento comune a diversi predatori. La faina in questione, debilitata dalla rogna, in forte stato di malessere e stress, in modo ancora più inusuale è rimasta all’interno del pollaio dopo avere attaccato le galline, fuggendo solo quando si è vista costretta.

Una volta recuperata dall’Enpa, l’animale è stato trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici di Campomorone: «Abbiamo tempestivamente iniziato tutte le cure del caso, e adesso incrociamo le dita per questa piccola guerriera – hanno fatto sapere gli operatori – I primi giorni ci diranno se potrà farcela o meno, le staremo accanto pronti a fare di tutto».

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Andrea Barsanti
Giornalista
Sono nata in Liguria nel 1984, da qualche anno vivo a Roma. Giornalista dal 2012, grazie a Kodami l'amore per gli animali è diventato un lavoro attraverso cui provo a fare la differenza. A ricordarmelo anche Supplì, il gatto con cui condivido la vita. Nel tempo libero tanti libri, qualche viaggio e una continua scoperta di ciò che mi circonda.
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