Piume zebrate, una coda lunga 50 centimetri e una mascherina rossa intorno agli occhi. Non è passato inosservato nei giorni scorsi un esemplare di fagiano argentato (Lophura nycthemera) nei quartieri alti di Genova. Dopo essersi aggirato tra giardini e strade del Righi e di Castelletto, l’uccello è stato portato al Centro recupero animali selvatici (Cras) di Campomorone da una guardia zoofila.
Le ipotesi dei veterinari sono due: che sia stato abbandonato o smarrito da un privato, perché si tratta di una specie esotica, che dovrebbe provenire da un allevamento. Il Cras ha accolto il fagiano, un maschio, ma l’uccello, della famiglia dei Fasianidi e originario del Sud-est asiatico, non potrà rimanere nella struttura perché l’animale non rientra nella lista dei selvatici. Il centro lancia dunque l’appello, in primo luogo, alla persona con cui viveva ma, se non si presentasse, a chiunque possa adottarlo. Come per qualsiasi avviso di smarrimento, ecco di seguito le informazioni di contatto: chi riconosce il fagiano argentato può telefonare tutti i giorni al centro dalle 9 alle 18.
Perché il fagiano argentato non è protetto
«Il fagiano argentato è un animale esotico che non vive dalle nostre parti come animale selvatico ma è originario dell'Asia e non rientra nella convenzione di Washington che regolamenta le specie protette dal protocollo Cites, la vendita è dunque libera, così come l'allevamento e la riproduzione», spiega Davide Rufino, zoologo in forze al Cras – sezione Enpa di Campomorone.
«Il fagiane argentato è paragonabile al pavone comune come gestione – continua il naturalista – quindi un animale esotico che viene fatto riprodurre in cattività come uccello ornamentale. Noi siamo un Cras che ha come target gli animali selvatici autoctoni, gli esotici non li prendiamo; però, al di là del fatto che ci vorrebbe un'autorizzazione per detenerli, è ovvio che possiamo offrire un rifugio in case eccezionali ovvero se c'è un animale come questo esemplare di fagiano che ha bisogno di essere stallato perchè perduto, smarrito o abbandonato; ma, ripeto, noi siamo un centro per animali selvatici autoctoni e non potremmo sostenere anche gli ingressi degli esotici per il benessere di tutti gli animali».
La conferma arriva anche dal dottor Paolo Allasio, veterinario dell'Asl3: « Il Fagiano argentato è una specie esotica ma non è un animale esotico propriamente detto, nel senso che non necessita di autorizzazione Cites cioè non è un animale protetto ed è ormai comune».
Che cos'è Cites
Cites è l’acronimo di "Convention on International Trade in Endangered Species of wild fauna and flora" ovvero Convezione sul commercio internazionale di speci della fauna e della flora in via d’estinzione. Questa Convenzione è stata firmata a Washington nel 1975, da qui il modo più comune di identificarla: "Convenzione di Washington".
È interessante notare che la Convenzione regolamenta il commercio di queste specie e non solo il trasporto. Ciò significa che l’acquisto, la vendita e la detenzione di esemplari protetti, di loro parti (es. avorio, ossa, pelli o pellicce etc.) o di prodotti ottenuti da essi è un reato internazionale punibile in tutti gli stati firmatari della Convenzione.
La Convenzione ha pubblicato alcuni elenchi tra i quali quello delle speci per cui è vietato il commercio e quello in cui sono riportate le specie che è possibile commercializzare sotto il monitoraggio degli organismi internazionali di controllo preposti allo scopo. In questo caso, per commercializzare, lavorare e trasportare specie e prodotti ottenuti, è necessario procurarsi un certificato Cites: che è una vera e propria licenza internazionale. In Italia gli organismi preposti al controllo sono il Corpo Forestale dello Stato, gli uffici doganali e i corpi di polizia. Se la specie o il prodotto oggetto della spedizione non fanno parte degli elenchi predisposti dalla Convenzione è possibile fornire una dichiarazione in auto certificazione, comunemente denominata Dichiarazione di Washington.