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1 Dicembre 2023
18:28

Gelo in Trentino, l’appello: «Aprire i centri accoglienza anche agli animali degli homeless»

Sono pochi i centri di accoglienza che accolgono gli animali di chi vive per strada. Per questo l'Enpa Trentino ha chiesto alle amministrazioni locali di avere un maggiore occhio di riguardo nei confronti di queste persone che, piuttosto di non abbandonare il proprio amico, dormono al freddo e al gelo.

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L’arrivo del freddo e l’ondata di maltempo che sta colpendo l’Italia, soprattutto al Nord, sta mettendo a dura prova le persone che vivono per strada insieme ai loro animali. Sono pochissimi, infatti, i centri di assistenza che le accolgono con i loro amici. Un problema davvero molto grave, perché queste persone piuttosto che lasciare fuori il proprio compagno di vita scelgono di rimanere all’addiaccio e di dormire al gelo con lui.

Un problema molto sentito anche in Trentino dove, insieme al brusco abbassamento delle temperature, è arrivata non solo la pioggia ma anche le neve. Una situazione seria portata all’attenzione della Provincia Autonoma e dei Comuni di Trento e Rovigo dall’Enpa per chiedere maggiore sensibilità e più centri di accoglienza che ospitino umani e animali.

Imporre agli homeless tale divieto, infatti, significa condannarli ad ammalarsi o, peggio, a morire di freddo e condizionare l’offerta di un letto e di una coperta sotto un tetto, o di un pasto caldo, all’abbandono del proprio cane fuori la struttura ovviamente significa mettere a repentaglio anche la vita del cane. Per non dire poi che comunque l’abbandono è punito dal codice penale.

«Vogliamo ricordare queste persone, perché sono sicuramente minoritarie in quanto a numero, ma non in quanto a bisogni e sensibilità – spiegano dall’Enpa – Non hanno una casa e hanno come unica compagnia i propri animali, amici dai quali non vogliono separarsi, anche a costo di non poter accedere ad un posto letto caldo e asciutto. Sono cittadini per bene che non abbandonano i propri animali per un capriccio, per un personale ed esclusivo interesse, nemmeno in condizione di necessità: non sono da escludere, bensì da riconoscere e apprezzare come esempio di buon cuore e senso di responsabilità».

Per questo l’associazione ha scritto alle amministrazioni pubbliche con la richiesta di avere una maggiore attenzione verso le persone senza fissa dimora accompagnate da animali: «Vogliamo solo sottolineare alle amministrazioni pubbliche, cui fanno capo le strutture di accoglienza, l’importanza di ospitare queste persone insieme ai propri animali evitando di costringerli a rinunciare ad un ricovero al caldo».

L’Enpa negli scorsi anni aveva avuto risposte positive dal Comune di Trento e la speranza è che questa disponibilità continui e si estenda ad altre strutture: «Del resto, se le amministrazioni pubbliche, che sono quelle che dovrebbero dare il buon esempio non riescono a farlo, allora cosa facciamo a fare le campagne contro gli abbandoni?».

Kodami ha raccontato la relazione tra persone senza fissa dimora e i loro cani nel video reportage "Clochard e cani, storie di amicizia in strada oltre i pregiudizi".

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Simona Sirianni
Giornalista
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