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Sabato 11 novembre, a Monte Porzio Catone in provincia di Roma, un gatto nero è rimasto impigliato in una trappola per cinghiali che era stata agganciata ad un cancello di una proprietà privata in via Fontana Candida.
Sul posto sono intervenute le Forze dell’Ordine e un medico veterinario dell’Asl Roma 6, per il recupero del felino che versava in condizioni disperate e a cui purtroppo è stata amputata una zampa, durante un delicato intervento a cui è stato sottoposto nella giornata di ieri, martedì 14 novembre.
La foto del povero gatto, che sembrava quasi crocifisso, con una zampa incastrata all’interno della trappola, è stata pubblicata da un utente su un gruppo Facebook: come sempre su Kodami abbiamo deciso di non pubblicarla perché nulla aggiunge rispetto a quanto detto e per non ledere la dignità dell’animale.
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«In via Fontana Calda prima dell’ingresso dell’omonima cantina, c’è un bellissimo gatto nero impigliato in un laccio, non sono riuscito a liberarlo in quanto non si fa avvicinare… denunciate quel’assassino che ha architettato la trappola…», aveva scritto così la persona su Facebook, chiedendo aiuto ai concittadini su Facebook.
Tanti sono stati i commenti di indignazione e rabbia sotto il post che è stato poi aggiornato sempre dallo stesso utente, il quale ha informato i concittadini dell’arrivo sul posto delle Forze dell’Ordine, da lui immediatamente allertate: «Problema in fase di risoluzione, sono dovuti intervenire oltre al servizio veterinario anche i Vigili del Fuoco che hanno tagliato il cavo d’acciaio… e naturalmente le Forze dell’Ordine per la denuncia…».
Nel pomeriggio di ieri l’animale, a causa delle gravi ferite riportate, è stato sottoposto ad una delicata operazione condotta dall’equipe medica del Servizio Veterinario della Asl Roma 6, all’interno del gattile sanitario di Ariccia, dove rimarrà per il periodo di degenza. Durante l'intervento, purtroppo, i veterinari hanno dovuto procedere con l'amputazione della zampina che era rimasta bloccata nel laccio metallico della trappola.
Non si hanno ancora certezze su chi abbia potuto agganciare la trappola al cancello ma ora saranno gli inquirenti ad indagare e a risalire ai responsabili.
L'utilizzo di trappole, che sottopongono gli animali a sofferenze atroci, conducendoli alla morte dopo molte ore di agonia, è un reato. L'attuale legislazione vigente in materia di tutela degli animali, infatti, vieta ai sensi della Legge 157/92, "Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio", la detenzione, la vendita e l'uso di trappole per la fauna selvatica, marchingegni dalla crudeltà assurda che, oltretutto, mettono sì in pericolo gli animali selvatici, ma sono pericolosissimi anche per cani, gatti e per gli stessi esseri umani.
