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21 Dicembre 2023
10:50

Gatto trovato morto con un cacciavite nell’occhio in provincia di Caltanissetta

A Mazzarino, un gatto è stato ritrovato morto con un pezzo di ferro in bocca e un cacciavite conficcato nell'occhio. Il Partito Animalista Italiano ha sporto denuncia.

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Ancora un altro episodio di violenza contro gli animali. Ancora una volta la vittima è un gatto che è stato ritrovato morto con un cacciavite nell’occhio e un pezzo di ferro in bocca, in una zona di campagna di Mazzarino, in provincia di Caltanissetta. Il Partito Animalista Italiano ha dichiarato di aver depositato una denuncia tramite l’avvocato Cristiano Ceriello.

L’episodio risale al 18 dicembre scorso quando alcune associazioni animaliste sono venute a conoscenza del fatto tramite alcune foto che erano state pubblicate dagli utenti sui social, che ritraevano il povero animale morto in una zona di campagna della città di Mazzarino, in Sicilia. Come sempre, non pubblichiamo le immagini cruente su Kodami perché nulla aggiungono rispetto a quanto scritto e soprattutto per non ledere la dignità dell'animale.

La presenza di attrezzi appuntiti conficcati nella cavità oculare e nella bocca del povero gatto, probabilmente ucciso deliberatamente, fa pensare a possibili sevizie e torture subite dall’animale, non è chiaro però se siano state ante mortem o post mortem.

Il Partito Animalista Italiano ha etichettato questo ennesimo episodio di violenza “un altro caso Leone”, facendo riferimento al gatto scuoiato alcuni giorni fa ad Angri, in provincia di Salerno, morto tra atroci sofferenze dopo quattro giorni di agonia e di lotta per la sopravvivenza. Il caso di Leone aveva indignato cittadini e animalisti che lo hanno voluto ricordare durante la giornata del 17 dicembre con una fiaccolata per le strade di Angri.

Ora, un’altra possibile vittima di maltrattamento si aggiunge insieme a Leone ad un elenco tanto, troppo lungo di animali uccisi durante l’anno che si sta per concludere. Questi episodi sottolineano l’esigenza di intervenire con sanzioni più severe per chi uccide e tortura gli animali e soprattutto con modalità legislative che siano in grado di intercettare e prevenire reati similari.

«Un altro caso Leone, in questo 2023 drammatico. Nessuno deve restare impunito, ma stiamo lavorando ad una nuova proposta di legge per dare ai criminali la giusta pena: il carcere», ha dichiarato il Partito Animalista Italiano sulla propria pagina Facebook.

Ora su questo ennesimo caso di crudeltà contro gli animali, indagheranno le Forze dell'Ordine, per riuscire ad assicurare giustizia al povero gatto la cui morte, qualora fosse anche stata causata da eventi naturali, presenta ancora interrogativi su come un cacciavite e un ferro siano stati conficcati nel volto.

L'ipotesi di un elemento criminale dietro questa tragica vicenda è molto concreta e ora la speranza degli animalisti è che le autorità possano identificare e perseguire coloro che hanno commesso un simile atto di violenza inaudita.

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Federica Gennaro
Volontaria
Dottoressa in giurisprudenza all'Università degli studi di Palermo e volontaria animalista siciliana, sono operativa sul territorio nella gestione del fenomeno del randagismo. La scrittura e l'amore per gli animali sono da sempre le mie più grandi passioni e grazie a Kodami ho la possibilità di esprimerle al meglio.
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