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9 Luglio 2024
21:00

Gatto polidattile: ecco perché il tuo micio ha un dito in più

Alcuni mici hanno numero maggiore di dita rispetto al consueto. Si chiamano gatti polidattili o "gatti Hemingway" e la causa di questa anomalia è una mutazione genetica.

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La polidattilia nei gatti è una condizione genetica che si manifesta con la presenza di un numero maggiore di dita rispetto al consueto. Nei felini domestici, questa particolarità non è così rara e può interessare una o più zampe. I gatti polidattili sono chiamati anche "gatti Hemingway" per la passione che il grande scrittore statunitense nutriva nei loro confronti.

Per molti pet mate scoprire di avere in casa un cucciolo con un dito in più può essere fonte di preoccupazione, e in alcune case potrebbe addirittura scoraggiare l'adozione, ma questa caratteristica non compromette l'aspettativa di vita e il benessere del felino. Vediamo quindi in cosa consiste e se dobbiamo avere particolari accorgimenti.

Cosa significa che il mio gatto è polidattile?

La polidattilia è una mutazione genetica che provoca la formazione di una o più dita in eccesso, di solito uno o due per zampa, ma in alcuni casi possono essere anche di più. Questo fenomeno è più comune nei gatti che vivono in regioni costiere del Regno Unito e del Nord America. Proprio degli Stati Uniti è originaria una razza in cui la polidattilia è tanto diffusa da rientrare addirittura nello standard di razza, si tratta del Pixiebob, selezionato originariamente per ricordare una lince.

Anche se alcuni ceppi familiari hanno una maggiore predisposizione genetica la mutazione può manifestarsi in qualsiasi felino.

Il termine "polidattilia" deriva dal greco "poly", che significa molti, e "daktylos", che significa dita. I gatti con questa caratteristica sono noti anche come "gatti Hemingway" in onore dell'omonimo scrittore che dopo aver ricevuto un gatto polidattile aveva sviluppato una particolare predilezione nei loro confronti, tanto che ancora adesso la sua casa museo in Florida ne ospita decine.

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Gatto polidattile nella casa museo di Hemingway

Un gatto polidattile non ha particolari difficoltà motorie e non ha un'aspettativa di vita diversa. Ci sono però alcune cose a cui prestare attenzione.

Cosa comporta la polidattilia nei gatti

Dal punto di vista della salute, la polidattilia di per sé non è una condizione patologica e non comporta necessariamente rischi per la salute del gatto. Tuttavia, la presenza di dita in più può determinare alcune problematiche se non vengono curate correttamente. Ad esempio, le unghie delle dita aggiuntive potrebbero non consumarsi naturalmente come le altre rischiando quindi di incarnirsi oppure di crescere in modo anomalo, causando disagio e possibili infezioni.

In rari casi, le dita aggiuntive potrebbe essere più fragile, portando a fratture o lussazioni più frequenti rispetto al consueto. È anche possibile che la polidattilia sia associata a una predisposizione per altre anomalie genetiche, sebbene questo sia meno comune. È importante quindi monitorare regolarmente le zampe del proprio gatto per individuare tempestivamente eventuali problemi.

Come prendersi cura dei gatti polidattili

Prendersi cura di un gatto polidattile richiede poche ma fondamentali attenzioni. Innanzitutto, è molto importante mantenere le unghie delle dita in più sempre ben tagliate e controllate, per evitare che sviluppino problemi. La regolare visita dal veterinario è cruciale per assicurarsi che le zampe siano in salute e per intervenire prontamente in caso di anomalie.

Un altro aspetto importante è osservare il comportamento del gatto e la sua mobilità. Se si nota che il gatto zoppica o mostra segni di disagio, potrebbe essere necessario un controllo più approfondito. Un ambiente sicuro e stimolante aiuterà il gatto a rimanere attivo e a utilizzare le sue zampe in modo naturale, prevenendo potenziali problemi legati alla polidattilia.

Le informazioni fornite su www.kodami.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra il paziente ed il proprio veterinario.
Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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