Ha vissuto ore di agonia prima di essere soccorso: è successo a Campobasso, dove un gatto è stato investito da una macchina in via San Giovanni.
Qui il micio è rimasto per ore in attesa dei soccorsi, come racconta a Kodami Gincarlo Calvanese, responsabile operativo della sezione provinciale di Noetaa: «Siamo arrivati sul posto attraverso la segnalazione di un cittadino, il gatto era in gravi condizioni e quindi abbiamo abbiamo prontamente attivato le procedure di soccorso per gli animali feriti. Tuttavia come era già avvenuto in passato abbiamo riscontrato gravi carenze dovute ai lunghi tempi di intervento».
L'ambulanza è giunta sul posto dopo un'ora la chiamata, racconta la guardia zoofila: «Il veterinario è intervenuto subito sul posto, ma la ditta convenzionata con l'Asl per il trasporto d'emergenza degli animali ha impiegato troppo tempo, inoltre per arrivare alla struttura di Isernia ha impiegato un'altra ora e mezza circa».
Si tratta di tempi eccessivi per animali che necessitano di un soccorso urgente, un problema che si verifica in molte regioni d'Italia. È il caso del cane investito sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria morto in attesa dell’ambulanza solo pochi mesi fa.
Per fare fronte al problema, però, almeno in Molise il Noetaa ha proposto una soluzione alla direzione dell'Asrem, Azienda sanitaria regionale: «Centinaia di cani e gatti vengono investiti e sono proprio questi numeri a farci capire che è necessario un implementazione dei servizi d'emergenza – spiega Calvanese – Inoltre, la nostra regione è l'unica a non avere mai avuto un ambulatorio pubblico degno di questo nome, e la presenza di una sola struttura convenzionata non può essere sufficiente. Per questi motivi abbiamo inviato una comunicazione ufficiale al direttore generale Asrem».
Al centro dell'esposto nei confronti del direttore generale della sanità molisana, Oreste Florenzano, c'è il capitolato d'appalto, giudicato troppo basso dal Noeeta: «Una gara da 100mila euro per i servizi veterinari è davvero troppo bassa considerate le spese necessarie per fare funzionare anche il sistema d'emergenza. È insostenibile, e a farne le spese sono i più innocenti: gli animali».
Ora il gatto protagonista della vicenda sta bene e sta recuperando le forze, in attesa di essere poi messo in adozione e trovare una nuova casa.