C’è grande apprensione a Ventimiglia, in provincia di Imperia, per le sorti di Marley, il gatto investito dal furgone di un corriere espresso. L’incidente sarebbe avvenuto per un banale errore di distrazione da parte del guidatore che ha travolto il micio procurandogli fratture multiple al bacino.
Marley, molto dolorante e in evidente stato di shock per l’accaduto, è stato subito soccorso dai volontari dell’ambulanza veterinaria Emergenza Val Nervia e trasferito alla più vicina clinica veterinaria per essere curato. Le sue condizioni sono gravi ed è stato necessario l’intervento chirurgico per curare le diverse fratture. L’incidente, inoltre, graverà non poco sulle casse della famiglia di Marley. A Ventimiglia, infatti, non c’è una convenzione per il servizio di primo soccorso e trasporto in emergenza degli animali non liberi. Motivo per il quale gli umani di riferimento di Marley saranno chiamati a contribuire per sostenere le spese di soccorso.
Ventimiglia ha già fatto i conti qualche mese fa, il 27 maggio, con il dramma di un animale investito in pieno centro. In quel caso la sfortunata sorte capitò alla cagnolina Pupetta, travolta da un’auto nel centro storico della città di confine. Anche lei aveva riportato diverse fratture al bacino che, nonostante la rapida corsa al poliambulatorio veterinario di Taggia dopo un primo soccorso alla clinica veterinaria di Ventimiglia, le costarono la vita.
L’incidente di Marley a Ventimiglia deve servire da monito, specie nelle zone d’Italia ad alta vocazione turistica che nei mesi estivi vivono un notevole incremento della popolazione e, di conseguenza, del traffico. Nei piccoli borghi che, durante l’inverno, sono abituati a ritmi ben più tranquilli, non è raro che i gatti amino passeggiare indisturbati per le vie. Circostanza che, con l’aumento estivo dei mezzi in strada, può diventare fonte di grande pericolo con conseguenze potenzialmente tragiche, come nel caso di Pupetta.
Importante, quindi, rinnovare l’appello che Enpa Genova aveva lanciato qualche settimana fa quando sulle alture del capoluogo ligure una femmina di istrice era stata investita e abbandonata sull’asfalto. Un consiglio tanto semplice quanto cruciale: «Andate piano».