Un gattino è stato avvistato con la testa incastrata dentro una bottiglia di plastica chiusa, in evidente difficoltà respiratoria. L’intervento immediato dei volontari Oipa e dei Vigili del Fuoco a Trapani si è rivelato decisivo durante i momenti concitati della cattura.
«Lunedì i cittadini e i referenti della colonia di cui è membro il gattino, ci hanno segnalato questa situazione assurda e molto pericolosa per l’animale – spiega a Kodami Baldo Ferlito, delegato della sezione Trapani dell’Organizzazione Internazionale Protezione Animali – già in giornata la nostra squadra di volontari era sul posto, ma purtroppo il gatto, un semi selvatico e vissuto da sempre in libertà, non si faceva avvicinare in nessun modo».
Complicate, dunque, si sono rivelate le operazioni di salvataggio per un gattino che, già in evidente difficoltà perché bloccato all’interno di una bottiglia di plastica, si mostrava diffidente nei confronti degli umani perché abituato da sempre a vivere in libertà.
I volontari Oipa, attrezzati di gabbia trappola e di tutti gli strumenti necessari, sono rimasti in zona anche durante la notte, a stretto contatto con i cittadini ma purtroppo, ogni volta che sembravano essere vicini alla cattura, l'animale riusciva a sgattaiolare via, nascondendosi sotto le auto o addirittura raggiungendo i tetti più alti.
Fino al giorno successivo, quando è stato richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che, in collaborazione con le volontarie Maria Chiara e Annalisa, sono riusciti a bloccare il gattino, tagliare nell’immediato parte della bottiglia per permettergli di respirare e poi l’animale è stato affidato ad una clinica veterinaria della zona per i dovuti accertamenti sul suo stato di salute. I veterinari, lo hanno dapprima liberato completamente dall’involucro di plastica che lo ha tenuto prigioniero per troppo tempo e poi lo hanno alimentato, idratato e medicato.
«E’ stato un grande lottatore perché nonostante sia rimasto chissà per quanti giorni intrappolato senza potere neppure bere, ha resistito e continuato a respirare per quel che poteva – spiegano le volontarie Annalisa e Maria Chiara – aveva la testa un po’ gonfia a causa della pressione esercitata dalla bottiglia, ma per il resto sta bene».
Una brutta avventura per questo giovane gatto che presto però potrà tornare in libertà, reimmesso nella sua zona di riferimento; un insegnamento per gli esseri umani che troppo spesso, incivilmente, abbandonano rifiuti di ogni genere dappertutto, causando incidenti del genere che potrebbero rivelarsi fatali per gli altri esseri viventi e senzienti che abitano sul nostro territorio.
«Invitiamo la gente ad essere più attenta non solo al benessere dei nostri amici animali ma anche e soprattutto della nostra Madre Terra. Quella bottiglia, chiusa con tappo, era un’arma potenzialmente pericolosa dentro la quale il nostro gatto avrebbe potuto trovare la morte – conclude il delegato Ferlito – ringraziamo tutti i cittadini e i referenti della colonia per la loro preziosa collaborazione e i nostri Vigili del Fuoco per il tempestivo intervento».