«Per favore, aiuta questo gatto. Non per colpa sua, non posso più prendermi cura di lui. È un gatto da casa che è stato molto amato. Mi dispiace così tanto. Il mio amore è spezzato per lasciarlo con te». Un bigliettino e una banconota da 50 euro, questo il corredo di un gatto lasciato nel trasportino di fronte all’ingresso del Rifugio San Francesco a Presina di Piazzola sul Brenta a Padova.
Il micio bianco e nero è stato preso subito in cura da Giovanni Tonelotto responsabile del canile e presidente della Lega nazionale per difesa del cane sezione Alta Padovana che gli sta cercando una famiglia. «Per fortuna chi lo ha abbandonato non se ne è disfatto in modi peggiori ma non possiamo comunque scusare un comportamento simile – spiega a Kodami Tonelotto – qui abbiamo 150 cani e circa 6 mila ne sono passati in 20 anni, ormai la fonte maggiore di abbandono sono quelli che noi definiamo i casi sociali: chi finisce in ospedale, chi si separa, chi non ha più i soldi per mantenerlo; noi cerchiamo di fare il nostro meglio ma il canile rimane comunque una prigione e noi facciamo di tutto per trovare degli adottanti».
Come per questo micio abbandonato all'ingresso che è stato portato dal veterinario e per fortuna sta bene: «Chi lo ha abbandonato si è comunque comportato vilmente – continua Tonelotto – ci siamo trovati con un gatto senza avere informazioni utili per accudirlo, l'umano avrebbe potuto chiamare e dirci il suo nome, se ha problemi di salute, noi assicuriamo sempre la massima riservatezza. I cinquanta euro? Lo abbiamo portato dal veterinario per una visita generale e così la somma donata è già stata spesa».
Anche secondo la legge lasciare degli animali davanti ai rifugi è reato di abbandono. Lo conferma una recente sentenza della Cassazione, la numero 49471/2022, con cui un uomo è stato così condannato per abbandonato sei cuccioli davanti a una struttura di Lucera, in provincia di Foggia. Per i giudici: «indipendentemente dal luogo in cui avviene, la condotta dell'abbandono si sostanzia nel distacco volontario dell'animale domestico che, essendo, nel caso del cane, per la sua stessa natura capace di affezione all'uomo e al contempo bisognevole di accudimento specie se in tenera età, viene improvvisamente a trovarsi in condizioni che ne mettono a repentaglio la sua stessa possibilità di sopravvivenza».
Per chi fosse interessato all'adozione può contattare Giovanni Tonelotto, responsabile della struttura, al numero: 338 4981981