«Siamo disperati da mesi, sappiamo che i gatti sono stati presi da qualcuno e abbiamo anche sporto delle denunce, ma ancora non sono stati riportati indietro». Così Sara Amitrano, proprietaria dell'associazione di volontariato "L'Oasi del Paradiso", un rifugio a Chieri in provincia di Torino, racconta a Kodami il terribile periodo che sta vivendo.
Molti gatti sono soliti "sparire" per poi ritornare nel giro di qualche giorno. Accade spesso soprattutto per gli animali abituati a passare parte della propria vita al di fuori delle mura domestiche. Questa "vita di strada" è complessa e fatta di una fitta di relazioni spaziali e sociali. Quello che sappiamo dei nostri gatti è una parte minima di quello che sono e che vivono ogni giorno.
Spesso sono alla ricerca di cibo, perlustrano il territorio, effettuano bagni di sole e cercano un partner per accoppiarsi. Questi comportamenti del tutto normali non appartenevano alla quotidianità dei due gatti scomparsi dal rifugio di Sara Amitrano.
«Non sono mai usciti dal nostro terreno – continua la proprietaria del rifugio – Sfortunatamente le denunce fatte alla polizia non sono servite e ora speriamo solo che vengano riportati sani e salvi a casa».
I gatti sono Tigro e Leon, due maschi bianchi e rossi spariti dal rifugio ormai un anno fa, rispettivamente il 12 luglio e il 14 novembre. Entrambi sono microchippati, registrati sul sito della anagrafe felina e vivevano all'interno dell'Oasi del Paradiso, associazione di volontariato che si occupa di salvare gli animali in difficoltà della zona.
«Abbiamo installato intanto ulteriori telecamere – conclude la donna – E gli altri gatti rimasti qui in oasi sono stati messi in un recinto a parte per maggior sicurezza».
Quando accadono eventi del genere c'è bisogno solitamente di tutto l'aiuto possibile: uno sforzo collettivo per far si che gli animali possano essere ricongiunti con i rispettivi compagni umani.
L'appello che Sara Amitrano manda tramite Kodami è chiaro:«Vorremmo solo che i gatti siano riportati al rifugio e siamo disposti persino a offrire una ricompensa per chiunque riesca a trovarli».
Nel caso qualcuno avesse delle informazioni, quindi, può contattare la proprietaria del rifugio al seguente numero: 3804937207