La gravidanza del gatto dura in media dai 63 ai 65 giorni, ovvero circa due mesi. I principali sintomi che ci permettono di capire se la gatta è incinta sono la perdita di peso, la sonnolenza, la ricerca di più affetto, l'irrequietezza e, dalla quarta settimana in poi, la pancia gonfia, i capezzoli ingrossati e più rosa del solito che si riempiranno di latte. Infine, rigonfiamento dell'addome e la tolettatura eccessiva della zona perineale e delle mammelle, in modo da preparare il tutto al parto.
Le modifiche nel comportamento della gatta durante il periodo di calore sono facilmente identificabili e si evidenziano attraverso un aumento dell'irrequietezza, una maggiore affettuosità, frequenti sfregamenti vicino a oggetti o verso altri animali domestici. Inoltre, si verificano spesso vocalizzazioni notturne e un appetito ridotto. La gatta tende anche a mostrare i genitali muovendo la coda e sollevando la parte posteriore del corpo. Altri sintomi potrebbero indicare invece dei problemi durante la gravidanza ed è il caso di recarsi d'urgenza dal veterinario: perdite di sangue, diarrea, vomito, malessere, svenimento, stanchezza eccessiva.
Quanto dura la gravidanza della gatta?
Nel gatto la durata della gravidanza può variare a seconda dell'individuo. È possibile che una gatta abbia una gravidanza di 58 giorni, di 60, di 65 ma non esiste un numero di giorni uguale per tutte le gatte. Il periodo massimo a cui si fa riferimento è comunque quello di due mesi circa. Quello che si sa per certo è che la gatta ovula entro le 24 ore dopo l'accoppiamento, perché appartiene a una specie a ovulazione indotta.
Per avere una data del parto precisa (magari per programmare un cesareo) bisogna chiedere aiuto al veterinario, che eseguirà un'ecografia addominale. L'esame si può fare già a 20 giorni dall’accoppiamento, in modo da vedere la presenza dei feti.
Le fasi della gravidanza del gatto
Spesso, la gravidanza delle femmine non sterilizzate può passare inosservata, specialmente nelle fasi iniziali, e diventa evidente solo verso la fine della gestazione. L'unico segno, sebbene abbastanza generico, è un aumento anomalo del peso, soprattutto nell'area addominale.
Attraverso l'ecografia, i veterinari possono visualizzare i feti già a partire dal 14º o 15º giorno, mentre il battito cardiaco dei cuccioli di gatto può essere rilevato a partire dal 22º giorno. Lo scheletro del gattino diventa visibile ai raggi X dal 43º giorno, anche se questa procedura diagnostica è sconsigliata perché espone inutilmente i feti e la gatta alle radiazioni.
Nei giorni conclusivi della gestazione, la gatta inizia a cercare un luogo adatto per il parto, preferibilmente tranquillo e isolato, dove possa sentirsi al sicuro e protetta.
Le gatte manifestano un ciclo riproduttivo dotato di molte peculiarità: sono in grado di completare diverse gestazioni nella medesima fase riproduttiva, posizionandosi tra le specie più prolifiche insieme ai conigli. In ogni cucciolata possono nascere da 3 agli 8 cuccioli in media e ciò significa che ogni anno una gatta randagia potrebbe averne 36 e in una vita 400 o più gattini, per questo e per i motivi di salute che vanno legati a questa condizione è molto consigliabile sterilizzarle. Inoltre la femmina di gatto può andare incontro a un fenomeno detto di "super fecondazione", può cioè accoppiarsi con più maschi e avere cuccioli da padri diversi durante la stessa gravidanza.
Quando la gatta diventa fertile
Nelle regioni a noi più vicine (nell'emisfero settentrionale), solitamente il periodo fertile delle gatte inizia tra gennaio e febbraio, subito dopo il solstizio d'inverno quando le giornate iniziano ad allungarsi. Il periodo si estende fino a settembre, ma in alcune circostanze può protrarsi fino a novembre, registrando un picco nei mesi primaverili. Questo ciclo si ripete ogni due settimane, a meno che la gatta non rimanga incinta.
Ogni quanto va in calore la gatta?
Se la gatta attraversa il periodo di ovulazione senza concepire, solitamente passano da 30 a 50 giorni prima che manifesti un nuovo ciclo di calore. Nel caso in cui non si verifichi l'ovulazione, dopo alcuni giorni di attività sessuale intensa, segue una pausa che può durare da 1 a 3 settimane prima del successivo periodo di calore.
Quando la gatta può rimanere incinta?
Per concepire, una gatta deve entrare nella fase di maturità sessuale. In genere, questo stadio si raggiunge intorno al quinto o sesto mese di vita, anche se è importante notare che alcune gattine possono sperimentare il primo periodo di calore già a 3-4 mesi di età.
I sintomi della gravidanza nel gatto
Le alterazioni nel comportamento e nel corpo della gatta durante i primi due terzi della gestazione potrebbero essere sottili ma rilevabili. Possibili segni includono:
- capezzoli gonfi e con una colorazione rosata;
- un comportamento più docile e affettuoso;
- aumento dell'irrequietezza;
- frequenti sfregamenti contro gli oggetti;
- un aumento localizzato al solo addome che sarà pendulo
- a tolettatura della zona perineale e delle mammelle diviene eccessiva, continua.
Come capire se la gatta è incinta
La conferma definitiva della gravidanza di una gatta può essere ottenuta solo attraverso un'ecografia addominale, ed è consigliato eseguirla dopo almeno 20 giorni dall'accoppiamento. Non esistono test di gravidanza da fare in casa ma solo accertamenti clinici da fare con un il veterinario.
Come capire se la gatta sta per partorire
Se la gatta incinta si distende su un fianco, inizia a miagolare, mostra un respiro affannoso e il suo addome si contrae, è giunto il momento del travaglio. Inizialmente, le contrazioni saranno più distanziate, ma progressivamente si avvicineranno fino alla rottura delle membrane amniotiche. Una volta rotte le acque, la gatta darà alla luce il primo gattino, seguito dagli altri nel giro di 20-30 minuti. Tra un'espulsione e l'altra, può trascorrere anche mezz'ora o più. La durata del parto, in base al numero dei gattini, solitamente varia dalle 2 alle 4 ore, a meno che non si verifichino complicazioni.
La gravidanza isterica della gatta
La gravidanza isterica del gatto è una condizione che si presenta alla fine dell'estro, per cui la gatta crede di essere incinta. I sintomi sono simili a quelli di una vera gravidanza, ma è importante riconoscerla per intervenire al più presto. La falsa gravidanza non è molto frequente nei felini domestici ed è causata da alcuni cambiamenti nell’assetto ormonale, che fanno credere alla gatta non gravida di essere in attesa di cuccioli.
La pseudogravidanza assomiglia in tutto e per tutto a una vera gravidanza, con la sola differenza che la gatta non ha avuto un accoppiamento fertile e non porta dei cuccioli in grembo. In alcuni individui le modificazioni sono più evidenti rispetto ad altre, i sintomi più frequenti sono:
- il gonfiore e la dilatazione addominale;
- l'aumento di volume delle mammelle e dei capezzoli;
- la fuoriuscita di siero dai capezzoli;
- la produzione di latte.
Spesso, la gravidanza isterica si risolve autonomamente senza la necessità di farmaci. Durante questo periodo, è consigliabile evitare di toccare le mammelle dell'animale per prevenire la stimolazione della produzione di latte. È utile distogliere l'attenzione dell'animale attraverso il gioco e facendolo uscire regolarmente.
L'alimentazione della gatta in gravidanza
Durante la gravidanza della gatta, l'aumento dei fabbisogni di nutrienti essenziali come l'acido arachidonico e la taurina è cruciale. È fondamentale fornire alimenti che contengano quantità superiori di questi nutrienti rispetto a una dieta normale. La mancanza o carenza di taurina può portare al riassorbimento fetale. Integrare gli acidi grassi essenziali Omega-3 e Omega-6 è consigliato fin dall'inizio della gravidanza. Durante questo periodo, la gatta richiede un apporto significativo di proteine e grassi per sostenere il suo metabolismo, mentre i carboidrati, soprattutto sotto forma di cereali e patate, sono considerati superflui e potrebbero essere evitati, dando preferenza agli alimenti di origine animale.
La dieta della gatta incinta dovrebbe essere preferibilmente ricca di taurina e prodotti di origine animale, se alimentata con cibo fresco. Nel caso di cibo industriale, è consigliabile passare a un'alimentazione per gattini dalle settimane successive all'accoppiamento. Questo periodo richiede un aumento dell'apporto calorico e proteico rispetto alla dieta normale per gatti adulti, con leggeri aumenti nei fabbisogni di calcio e fosforo. Utilizzare un alimento per gattini è spesso la soluzione più comoda. Tuttavia, è importante evitare integrazioni di calcio non necessarie, poiché possono causare problemi seri durante l'allattamento, come l'ipocalcemia.
Gravidanza del gatto: cosa fare e non fare
Proprio come per gli esseri umani, è cruciale comprendere che una gatta incinta non è affetta da malattia e quindi non dovrebbe essere trattata come tale. Stravolgere completamente le sue abitudini nel tentativo di preservare la sua salute è un errore. Al contrario, è utile migliorare la qualità della sua vita durante e dopo la gestazione adottando accorgimenti utili, come fornirle una cuccia adeguata o assisterla nella sua igiene. Alcune modifiche riguarderanno la dieta, che dovrebbe garantire alla felina di casa un apporto di nutrienti più concentrato e specifico. Durante la gestazione dei gatti, il ruolo del veterinario è cruciale, non solo per le visite mediche di routine, ma anche per offrire consigli e chiarimenti che possano aiutarti nella gestione di questo periodo.
I veterinari consigliano di somministrare ai gatti tutti i vaccini raccomandati in modo standard. Nel caso delle gatte fertili, le vaccinazioni aiutano a prevenire difetti congeniti e il rischio di aborto spontaneo in caso di gravidanza, dovuto a malattie infettive. È possibile considerare le vaccinazioni durante la gravidanza, a condizione che siano vaccini inattivati e non vivi; tuttavia, la decisione spetta al veterinario. Per quanto riguarda la protezione contro i parassiti nelle gatte in gravidanza, i prodotti ben noti sono generalmente accettati anche durante questo periodo. Tuttavia, è sempre consigliabile consultare il veterinario di fiducia prima di scegliere un prodotto specifico.
È importante menzionare la questione dei vermi, poiché questi parassiti possono essere trasmessi dalla madre ai gattini. Esistono vermifughi adatti al trattamento dei vermi durante la gravidanza, ma la scelta di tali preparati dovrebbe essere discussa con il veterinario di fiducia.