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26 Febbraio 2023
9:39

Gacek il gatto in sovrappeso più “visitato” dai turisti a Stettino in Polonia

Il gatto bianco e nero vive in un cartone in una via del centro di Stettino in Polonia e ha conquistato una tale celebrità da diventare l' "attrazione locale" più apprezzata dai visitatori della città, superando persino i monumenti storici.

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Non si conosce Parigi se non si è andati a vedere la Gioconda e non si conosce New York se non si è andati a vedere Times Square. Ma non si conosce Stettino, in Polonia, se non si è incontrato Gacek, un micio che è stato inserito addirittura tre le “Cose da fare” indicate da Google Maps.

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Il gatto ha conquistato una tale celebrità da diventare l'attrazione locale più apprezzata dai visitatori della città, superando persino i monumenti storici e i luoghi di interesse come il Castello dei duchi di Pomerania e la cattedrale di San Giacomo Apostolo, valutati online con meno stelle.

Il gatto bianco e nero vive in un cartone in una via del centro. Il suo stile è assolutamente unico e la caratteristica che lo ha reso celebre è proprio la sua capacità di non interessarsi minimamente a quello che gli accade intorno. Si accuccia sul marciapiede che considera casa e non si sposta per niente o nessuno.

La sua notorietà ha inizio nel 2020, dopo la pubblicazione di un video che lo vedeva protagonista. E da allora in poi ha conquistato moltissimi follower che hanno confessato sui social di aver fatto una tappa a Stettino solo per fare un selfie con lui.

Gacek non ha pet mate, nasce e vive libero. Ma è seguito dalla Szczecin Society for the Care of Animal, la Società per la cura degli animali di Stettino perché la sua obesità rischia di creargli dei grossi problemi di salute.

I passanti e i turisti cercano tutti di fare foto con lui e Gacek difficilmente rifiuta, anche perché la sua flemma gli garantisce numerosi spuntini durante la giornata, in particolare salsicce di cui è ghiotto.

Ed è per questo che a fianco alla sua cuccia, l’associazione ha messo un cartello che invita i turisti a non dargli da mangiare, ma di lasciare che siano i volontari a gestire la sua dieta. Del resto, visto che è diventato alla stregua di un'attrazione turistica, a maggior ragione che si parla di un essere vivente merita di essere protetto e tutelato.   

Anche se in questo caso il richiamo è stato fatto per questioni di salute, in generale, almeno in Italia, dare da mangiare ai gatti “che vivono in libertà” non è reato.

Nelle città i gruppi di gatti più o meno numerosi che vivono in libertà vengono organizzati in colonie feline che non sono altro che aree frequentate dai mici di strada che si trovano in quella zona, abitualmente gestita da enti e associazioni d’intesa con le ASL, per assicurare loro il nutrimento e la cura della salute.

Un modo per tenere sotto controllo la presenza degli animali sul territorio e anche le nascite, evitando così di incrementare il fenomeno del randagismo.

I gatti appartenenti alle colonie feline vengono censiti e sono sterilizzati dalla Autorità Sanitaria Locale, l'ASL che provvede, in seguito, al loro reinserimento nella colonia di appartenenza.

La colonia felina è per definizione stanziale: significa che non può essere rimossa, quindi non può essere spostata. Gli unici motivi per cui si può fare sono ragioni di sanità pubblica, motivi di carattere igienico-sanitario o in casi di epidemie che mettano a repentaglio la salute dell’uomo e degli animali.

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Simona Sirianni
Giornalista
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