Gabbiano catturato “per gioco” in spiaggia: la denuncia del deputato Borrelli

Nuovo episodio di crudeltà contro gli animali da parte di giovanissimi. Un ragazzo si è ripreso mentre intrappola un gabbiano e poi lo libera.

17 Agosto 2024
11:00
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Nuovo episodio di crudeltà contro gli animali da parte di giovanissimi, ancora una volta immortalato in un video destinato ai social. Le immagini, diffuse dal deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, mostrano un giovane sulla spiaggia che attira un gabbiano reale con del cibo per poi intrappolarlo brutalmente sotto un telo mare.

Le immagini, che hanno rapidamente fatto il giro del web, come prevedibile hanno scatenato un'ondata di indignazione, con numerose persone che hanno condannato il gesto come un atto di violenza gratuita contro un essere indifeso. Il gabbiano, fortunatamente, è stato liberato poco dopo, ma è impossibile calcolare il danno che ha subito. Questi atti non solo mettono in pericolo la vita degli animali coinvolti, ma evidenziano anche una mancanza di rispetto per la natura da parte dei ragazzi più giovani.

E purtroppo, non è la prima volta che accadono episodi di questo tipo. Recentemente, un caso simile si è verificato nel golfo di Napoli, dove alcuni ragazzi hanno attirato e ferito diversi gabbiani, tra cui anche anche un raro esemplare di gabbiano corso, una specie protetta. La serie di atteggiamenti riflettono una generalizzata mancanza di sensibilità verso la fauna selvatica. Lo stesso gesto di imprigionare un gabbiano sotto un telo mare può sembrare un atto isolato, ma è indicativo di una più ampia tendenza a vedere gli animali come meri oggetti di divertimento, piuttosto che come esseri viventi degni di rispetto e protezione.

La diffusione di questo video ha scatenato una reazione immediata sui social media, con molti utenti che hanno espresso la loro rabbia e il loro sconcerto. Per questo Borrelli, da sempre attivo nella difesa degli animali e dell'ambiente, ha denunciato pubblicamente l'accaduto.

Ma è necessaria un'azione più incisiva da parte delle autorità competenti in modo che i giovani protagonisti di questi atti non reiterino il crimine, magari con maggiore efferatezza. È evidente che occorre un maggiore impegno nell'educazione al rispetto degli animali e nella promozione di una cultura della convivenza pacifica tra esseri umani e fauna selvatica, un obiettivo che il Parlamento ha provato a perseguire con la legge per inasprire le pene per chi maltratta animali. Tuttavia, la norma da ormai diversi mesi è sparita dai calendari di lavoro, finendo così nel dimenticatoio.

A fare le spese di questo vuoto legislativo sono cani, gatti, gabbiani, ma anche gli stessi ragazzi. In un mondo sempre più interconnesso e digitalizzato, le immagini di violenza non sono percepite come tali ma come strumenti per ottenere attenzioni e like. Questo apre a preoccupanti processi di emulazione e per questo è giusto contestualizzare e condannare chi compie gesti che altrimenti non verrebbero percepiti neanche come crudeli.

Giornalista per formazione e attivista per indole. Lavoro da sempre nella comunicazione digitale con incursioni nel mondo della carta stampata, dove mi sono occupata regolarmente di salute ambientale e innovazione. Leggo molto, possibilmente all’aria aperta, e appena posso mi cimento in percorsi di trekking nella natura. Nella filosofia di Kodami ho ritrovato i miei valori e un approccio consapevole ma agile ai problemi del mondo.
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