Era la mascotte del quartiere, è stato sottratto a chi gli voleva bene da tutta una vita. Ignoti hanno rubato nella notte tra mercoledì e giovedì un pappagallo Ara di 20 anni. Rudy, questo il suo nome, si trovava nel locale dei suoi pet mate, i titolari del negozio di articoli per animali di Molfetta, nell’Area Metropolitana di Bari. I malviventi che si sono impossessati del pappagallo hanno fatto irruzione aprendosi un varco con un flessibile nella serranda del negozio e portando via soldi, un computer, alcuni prodotti parafarmaceutici e, come detto, l’animale.
«Purtroppo non abbiamo alcun tipo di novità – hanno spiegato a Kodami dal negozio – questa mattina abbiamo sentito i Carabinieri perché sui social qualcuno aveva ipotizzato che potessero averlo ucciso o che si potesse essere sentito male. Ma si tratta di voci senza alcun tipo di fondamento. Non si tratta di un pappagallo con un valore di mercato. Certo, è molto bello, ma un animale di questo tipo può essere vendibile solo se è piccolino. Le uniche possibilità sono che qualcuno possa essersi fissato, dato che l’animale non era in vendita, o che i ladri non si siano resi conto della sua età avanzata».
Del resto in negozio erano presente altri animali ma Rudy, proprio per la sua natura di animale esotico, era l’unico che potesse destare una certa attenzione ad occhi poco esperti. Va detto, peraltro, che negli ultimi mesi a Molfetta si sono ripetuti episodi di questo tipo: furti notturni in piccole attività commerciali alla ricerca perlopiù di contanti e di piccoli oggetti. In tutti i casi si è trattato di irruzioni di pochi minuti che hanno provocato più danni di quanto possano aver fruttato agli autori dei reati.
«Rudy è ben voluto da tutto il quartiere – hanno continuato a spiegarci – spesso stava anche fuori, davanti all’ingresso del negozio. In molti entravano anche solo per vederlo o per dargli una mandorla. Soprattutti i bambini. Non per accarezzarlo perché è molto diffidente. Non ha segni di riconoscimento particolari, l’unica cosa è che può rispondere se lo si chiama per nome». L’animale è peraltro regolarmente registrato secondo le regole CITES.
Sull’episodio si è espresso anche l’ENPA di Molfetta: «L'incubo peggiore per chi possiede un animale è quello che qualcuno gli faccia del male o che lo sottragga all'affetto della sua famiglia – è stato l’appello lanciato dai volontari – Un furto è sempre una violenza ma, quando oggetto del reato è un animale, allora è un dolore grande per la famiglia e per l'animale stesso. Rudy è stato sottratto alla sua casa, durante il furto nel negozio a Molfetta dove viveva da anni accudito e amato dai proprietari dell’attività e dai clienti e, non meno, dai passanti che non mancavano di salutarlo al loro passaggio e in risposta al suo immancabile "Ciao". Facciamo girare l'appello affinché possa essere ritrovato e restituito. Finché c'è vita c'è speranza e noi speriamo che qualcuno, anche anonimamente, lo faccia ritrovare. Restituite Rudy!»