Il medico italiano Luigi Ferrari è stato arrestato in Sri Lanka per il furto di centinaia di farfalle, insetti strettamente protetti nel paese. Entro la fine di settembre dovrà pagare una salatissima multa da 180 mila euro per poter evitare una condanna a due anni di carcere.
L'uomo, un 68enne originario di Sassuolo è stato fermato insieme al figlio lo scorso 9 maggio quando sono stati accusati di aver prelevato all'interno del Parco nazionale di Yala, un'area protetta tra le più importanti dello Sri Lanka. È stato proprio il controllo delle autorità locali a portare alla scoperta di numerosi barattoli e contenitori con gli insetti nascosti nei loro zaini.
A seguito di quell'episodio padre e figlio sono stati arrestati e posti agli arresti domiciliari, ora perché la loro disavventura possa finire sono costretti a pagare la multa più alta mai comminata per il furto e il contrabbando di specie protette dalla pretura di Thissamaharama. Reati che il medico però respinge, giustificando il suo gesto con la semplice passione per l'entomologia.
Simili pene sono comuni in tutto il mondo, secondo l'Interpol il traffico illecito di animali selvatici cresce tra il 5 e il 7% all'anno, ed è il quarto business criminale più redditizio al mondo dopo il narcotraffico. Ma non serve scomodare organizzazioni malavitose perché il fenomeno arrivi a interessare le forze di polizia internazionali: secondo l'analisi fornita nel 2022 da Ismaël-Alexandre Costa, capo tecnico del Servizio di polizia giudiziaria dell'Ufficio francese della Biodiversità, sarebbe proprio la mancanza di educazione al rispetto della natura a creare "trafficanti inconsapevoli".
Un problema che preoccupa lo Sri Lanka in ragione della fragilità dei suoi ecosistemi: qui si trovano più di 245 specie di farfalle, di cui 76 ritenute a rischio di estinzione. Questa straordinaria ricchezza di flora e fauna è evidente guardando alle 23 farfalle appartenenti a specie endemiche, cioè impossibili da trovare in altre luoghi del mondo, tra queste c'è la Ceylon Rose (Atrophaneura jophon) che l'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) definisce come «la farfalla macaone più minacciata al mondo». La conservazione di questi animali però è molto complessa e la loro sopravvivenza è costantemente minacciata sia dalla perdita di habitat che dal commercio illecito.