Trenta sacchi da 20kg di crocchette. Un centinaio di scatolette di umido. Sarebbe questo il bottino del furto avvenuto lo scorso lunedì al Canile Municipale di Foggia. Ignoti si sono introdotti nella struttura, aggirando l’ingresso, per impossessarsi del cibo destinato agli 80 cani che sono ospitati all'interno. A denunciare l’accaduto è stata l’Associazione “A Largo Raggio”, che gestisce la struttura per conto del Comune: «Hanno tolto da mangiare a delle vite già sfortunate», scrivevano su Facebook all’indomani dell’episodio.
La sottrazione del cibo avrebbe peraltro un precedente: già a fine marzo si verificò un furto analogo che costrinse volontari e amici degli animali a fare gli straordinari. «Quello che è successo è molto grave – ha spiegato a Kodami la Vice Presidente di “A Largo Raggio” Alessandra Pieretti – c’è da sottolineare comunque qualcosa di buono, la solidarietà di tanti cittadini e adottanti del Nord Italia che si sono mobilitati con degli aiuti. C’è stato tanto bene».
Questa vicenda ha però riportato l’attenzione su un annoso problema che affligge la città di Foggia, ossia l’assenza di una struttura comunale adeguata per ospitare gli animali della città. «Siamo da anni in attesa di un nuovo canile – ha spiegato la Pieretti – quello di Via Manfredonia è inagibile. Ci è stato chiesto come mai non installiamo delle telecamere o un antifurto ma il problema è che dobbiamo già pensare al rischio che ci cada un calcinaccio in testa. Abbiamo provato a proporre delle strutture private, ma il Comune ha rifiutato perché ovviamente bisognerebbe pagare un affitto. Non ci dobbiamo dimenticare che Foggia è stata commissariata dopo lo scioglimento per mafia – prosegue – i cani in questo contesto diventano l’ultimo dei problemi».
Dopo il furto è stata presentata denuncia contro ignoti: «La nostra speranza è che il Comune risolva al più presto questa situazione – ha concluso la Pieretti – non vediamo perché i cani non possano meritarsi una soluzione adeguata».