«Nonostante il Tar non ci permetta di abbattere l'animale, siamo autorizzati a procedere con la ricerca e la cattura di JJ4. Ed è così che faremo». Questa la posizione del Presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, durante la conferenza stampa indetta in serata per rispondere pubblicamente al pronunciamento del Tar. Il Tribunale regionale amministrativo, infatti, ha accolto le motivazioni presentate dalla Lega antivivisezione (Lav) e ha sospeso (fino all'11 maggio) l'ordinanza di abbattimento dell'orsa responsabile dell'aggressione mortale ai danni di Andrea Papi, nella notte tra il 5 e il 6 aprile del 2023.
Il Presidente della Provincia Autonoma ha anche aggiunto che, a suo parere, il rallentamento causato da questo ordinamento del Tar complicherà le operazioni in atto in questi giorni in Val di Sole. «Quello che abbiamo ricevuto è un decreto a dir poco sorprendente che rende più complessi e pericolosi i lavori – afferma Fugatti – Ci hanno chiesto di aggiungere ulteriori documentazioni, e lo faremo entro lunedì. Per quanto riguarda l'abbattimento, invece, avevamo pianificato di poter intervenire anche con l'uccisione diretta ma, a causa dell'impedimento, dovremo catturare l'orsa con una trappola a tubo. Questo restringe la nostra libertà d'azione e allunga i tempi. Potremmo trovarci in difficoltà e andare incontro a rischi per le persone che operano sul territorio».
Torna poi a fare accenno alla proposta della Lav di sostituire l'abbattimento dell'animale con il trasferimento all'interno di un rifugio che si è già reso disponibile ad accoglierla: «Per quanto ci riguarda, se le autorità competenti lo renderanno possibile, noi procederemo con l'abbattimento – e conclude – Abbiamo bisogno di un'offerta per 70 orsi, non ne basta certo uno. Intanto per questi tre arrangiamo noi. Per tutti i prossimi, siamo disposti a discutere».
La storia di JJ4
L'orsa JJ4, soprannominata Gaia, ha 17 anni e già prima di questa vicenda figurava nell'elenco degli individui "problematici" presenti in Provincia di Trento. Gli uomini della forestale della Provincia Autonoma di Trento, in questi giorni, stanno incrociando i dati delle fototrappole posizionate nella zona, nell'intento di comprendere se durante l'aggressione che ha causato la tragica morte di Andrea Papi, l'orsa avesse con sé la prole.
Nel 2020, infatti, era stata protagonista del ferimento di due cacciatori, padre e figlio, sempre sulle pendici del Monte Peller e anche in quel caso, aveva con sé i cuccioli. In seguito alla vicenda, venne dotata di radiocollare, ma rimase a lungo la protagonista di una battaglia legale tra la Giunta di Fugatti e le associazioni animaliste.
Joze e Jurka, i genitori di JJ4, facevano parte dei primi 10 soggetti trasferiti in Trentino nell'ambito del Progetto LifeUrsus e, mentre Joze è scomparso, Jurka è ancora viva, ma si trova all'interno di un parco faunistico in Germania.
Tra i suoi figli, Bruno, alias JJ1, diventò famoso perché arrivò fino in Baviera, dove venne abbattuto nel 2004. JJ3, invece, venne dichiarato pericoloso dalle autorità svizzere e abbattuto dai forestali del Canton Grigioni nel 2008. JJ2, infine, sparì senza lasciare traccia, dopo essersi reso riconoscibile nello stesso periodo in Svizzera ed aver conquistato il soprannome di Lumpaz.